CAPITOLO XVIII: Lothlòrien…

Un Elfo gli si fece improvvisamente incontro…

" Principe Legolas…! " disse stupito, " ma cosa… "

" Haldir… portami da Celeborn e Dama Galadriel, presto… "

Legolas venne condotto al cospetto dei due sovrani e raccontò loro tutto quello che era accaduto alla Compagnia e… a lui… da quando si erano congedati salutando dalle barche gli Elfi di Lothlòrien…

Celeborn ascoltò attentamente il racconto, e quando l’Elfo ebbe finito fece un cenno alla guardia al suo fianco, poi si rivolse a lui…

" Sia come vuoi, principe di Bosco Atro, le mie truppe saranno pronte a marciare verso Minas Tirith molto presto… "

" Grazie per aver ascoltato le mie parole sire… " rispose Legolas inginocchiandosi con rispetto.

Galadriel si fece inaspettatamente avanti ed aiutò Legolas a tirarsi su.

" Alzati, principe… dovremmo essere noi ad inginocchiarci di fronte al tuo coraggio e alla tua forza, non tu… "

" Dama Galadriel, io… "

" Ed è così triste per il mio cuore sapere che non potrai essere al nostro fianco nella battaglia contro il Male… " continuò, " ma ora, lascia che ti accompagni dove potrai rinfrescarti e riposare, devi essere molto stanco, e poi potrei medicare la tua ferita… "

" Sono desolato mia Signora… " rispose Legolas, " ma anche se il richiamo per la dorata Lothlòrien è più forte che mai nel mio cuore, sono costretto a continuare il mio viaggio verso Gran Burrone; non posso fermarmi… "

" Ordinerò ad alcuni miei soldati di scortarti da re Elrond… " intervenne Celeborn, " e mentre essi si preparano, accetta il nostro invito ti prego… Purtroppo nessuno può nulla contro il Nettare Nero, ma viaggerete più veloci se tu ti sarai riposato e se Galadriel ti avrà medicato la ferita… "

" Io… come posso ringraziarvi, sire…? " sussurrò Legolas con un cenno del capo.

" Sono io che ringrazio te, Legolas figlio di Thranduil… Sarà anche grazie al tuo coraggio che il regno di Sauron avrà finalmente fine… "

Con queste parole, Celeborn si allontanò, e Galadriel condusse Legolas in un piccolo giardino rotondo, invaso dal delicato profumo dei fiori che vi crescevano.

Lo fece sedere su una panca di pietra, si sedette dietro di lui e, sollevandogli la casacca, poté tristemente constatare l’effetto del veleno: la pelle dell’Elfo intorno al taglio causato dalla freccia dell’Uruk-hai, non aveva più quel limpido colore chiaro… né quella vellutata morbidezza… Aveva invece iniziato a macchiarsi di un orribile grigio, mentre alcune squame verdastre avevano iniziato la loro inarrestabile crescita…

" Ascolta le mie parole Legolas… " disse Galadriel mostrandogli una coppa di cristallo piena di un liquido chiaro.

" Ti ascolto mia Signora… " rispose l’Elfo.

" Questa limpida acqua che adesso ti verso sulla ferita, riuscirà ad alleviare le tue sofferenze per un po’ di tempo, ma non per molto purtroppo… poiché il veleno ha quasi completato il suo corso… "

" Ti ringrazio… " mormorò Legolas sentendo quella fresca acqua scorrergli sulle spalle ed entrargli inebriante fin nel profondo dell’anima, donandogli una nuova energia.

" Muoviamoci ora, Celeborn ci starà aspettando… "

Le vaste truppe del Signore di Lothlòrien erano schierate e pronte a partire.

Celeborn si avvicinò a Legolas, mentre la sua sfavillante armatura riluceva sotto il sole e l’oro di quegli alberi, ed indicò un gruppetto di quattro soldati.

" Saranno loro ad accompagnarti da re Elrond… " dichiarò, " mentre altri miei guerrieri sono partiti per andare ad avvisare il popolo degli Uomini, e quello dei Nani. Il tuo messaggio sarà sulle loro labbra… "

" Grazie sire, io mi dirigerò verso Gran Burrone, e poi da mio padre… "

" Non è necessario che tu raggiunga Bosco Atro, mi hanno informato che tuo padre si è già messo in viaggio con una piccola scorta per raggiungere Gran Burrone e chiedere a re Elrond notizie di te e del resto della Compagnia. Intanto, ho già inviato il mio messaggero più veloce nella tua terra, affinché riferisca anche all’esercito di tuo padre che tutti i popoli della Terra di Mezzo si stanno riunendo a Minas Tirith, per combattere e distruggere Sauron… "

Legolas guardò Celeborn con occhi raggianti… tutto stava andando meglio di come aveva previsto…

Anche se indirettamente, sarebbe riuscito a salvare la vita dei suoi amici… come aveva detto Nillaith…

" Il mio cuore è colmo di gratitudine nei vostri confronti, mirabili sovrani della dorata Lothlòrien… " disse Legolas, " non potrò mai sdebitarmi… "

" Grazie a te impediremo che le forze del male ci divorino Legolas… " rispose Galadriel, " io credo che tu possa ritenerti sciolto da qualsiasi obbligo… "

" Ti ringrazio mia Signora… " mormorò l’Elfo.

" C’è una sola macchia scura tuttavia che adombra il mio cuore… " intervenne Celeborn,

" Uomini, Nani, Elfi, saranno in molti a perdere la vita durante questa guerra… e tu, figlio di Thranduil, sarai la prima di queste vittime… e mi addolora molto sapere che non potrai scendere al nostro fianco sul campo di battaglia… "

Celeborn poggiò una mano sulla spalla dell’Elfo e lo fissò con occhi colmi di orgoglio.

" Io non temo la morte… " rispose Legolas ricambiando quello sguardo, " e poi… io sarò con voi… sul campo di battaglia… "

Galadriel e Celeborn non capirono cosa l’Elfo volesse intendere, ma non fecero domande… perché nel profondo dei suoi occhi, poterono leggere entrambi la verità di quelle parole…

Legolas montò sul cavallo che gli era stato assegnato e scomparve alla vista dei due sovrani insieme agli altri quattro guerrieri, mentre Celeborn, alla testa del suo esercito, si preparava a raggiungere Minas Tirith.