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Autore: iam_theinsecure    20/03/2012    1 recensioni
Ciao a tutti, mi chiamo Annalisa e faccio parte della grande famiglia delle Directioners da ben troppo poco tempo.
Cinque ragazzi magnifici dalle voci magnetiche e da brividi: sono riuscita ad entrarmi in testa, poi nel cuore per finirmi nell'anima.
Beh.. questa FF è il frutto dei giganteschi filmoni che mi faccio quando non ho niente da fare (amo scrivere ciò che è nella mia testa) quindi.. spero di farvi sognare solo leggendo e che a qualcuno piaccia come scrivo: sono traguardi importanti per me.
Un bacione.. :*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[ LO SO. AVREI DOVUTO FARMI SENTIRE, AVREI DOVUTO CHIAMARTI OGNI GIORNO, MA CREDIMI SE TI DICO CHE SE AVESSI FATTO COME IL MIO CUORE MI DICEVA SAREBBE STATO PEGGIO, PER ENTRAMBI. FORSE NON L’HO FATTO PER IL POCO TEMPO A DISPOSIZIONE: NON MI SAREBBERO MAI BASTATI CINQUE MISERI MINUTI AL TELEFONO CON TE. FORSE È ANCHE QUESTO IL PROBLEMA: NON MI BASTA STARE AL TELEFONO E SENTIRE LA TUA VOCE E NON CHIAMARTI PER NIENTE MI AIUTAVA A STARE MEGLIO. A CERCARE ALMENO DI NON PENSARTI, NONOSTANTE LO ABBIA FATTO OGNI SECONDO, NOTTE E GIORNO. MI MANCHI, TI AMO, PIÙ DI QUANTO TU POSSA IMMAGINARE E NON POTERTELO DIMOSTRARE OGNI GIORNO… MI UCCIDE. HO AVUTO UN COLLASSO: LA SCORSA SERA, MENTRE STAVO PARLANDO CON LOU, IN ALBERGO, SONO SVENUTO. E TI HO VISTA. STAI MALE COME IMMAGINO VERO? L’HO VISTO. MENTRE ERO INCONSCIENTE. È FOLLE, MA TI HO VISTA PIANGERE E HO VISTO CHE FINE HAI FATTO FARE A QUEL FOGLIO DI CARTA. NON RIESCO NEMMENO A CHIEDERTI DI AVERE SPERANZA: LA STO PERDENDO ANCHE IO. L’UNICA COSA DI CUI SONO CERTO È CHE TI AMO, CHE NON VOGLIO CHE FINISCA QUALCOSA CHE NON ABBIAMO NEMMENO FATTO COMINCIARE. TI AMO, NON RIESCO A FARE ALTRO. PERDONAMI. ]
 
Aggrappata a quel messaggio come la pianta rampicante spende tutte le sue forze per crescere lungo una ringhiera, l’aveva riletto cinque volte quel messaggio e continuava a piangere.
Voleva riuscire a scrivergli un messaggio, voleva riuscire a tranquillizzarlo con qualche parola, ma non voleva mentirgli: lui era l’unico a cui non avrebbe mai negato la verità. Non meritava di non sapere.
 
[ SI, STO MALE. PIANGO, LE LACRIME RIEMPIONO IL MIO STOMACO, VUOTO ORMAI DA SETTIMANE. SI, SONO ANORESSICA, E SI, SONO CADUTA NEL BUCO NERO DELLA DEPRESSIONE, E ANCORA SI, NON NE VADO PER NIENTE FIERA. IL MONDO SI È PRESO IL MIO SORRISO E, INSIEME A QUELLO, LA MIA SPERANZA. TI AVEVO SCRITTO UNA LETTERA: GIÀ. QUEL FOGLIO DI CARTA ERA UNA LETTERA, ERA UNO SFOGO CHE FORSE NON TI FARÒ MAI LEGGERE. SE POSSO EVITARE CHE TU STIA MALE ULTERIORMENTE… BEH, SAREI DISPOSTA ANCHE A TENERMI TUTTO DENTRO. TI AMO. È L’UNICA COSA CHE MI È RIMASTA. ]
 
E poi… quando stava per premere ‘ invio ’ , cancellò tutto.
Questa volta niente attacco isterico del cellulare a farla innervosire: questa volta quel messaggio era sparito. Quelle parole non sarebbero mai arrivate ad Harry: solo voi ne siete a conoscenza.
Avrebbe scaricato una parte di quel peso ad Harry, l’avrebbe fatto stare male.
Lasciò il telefono sul comodino della sua camera e involtinata in una coperta che la faceva sembrare meno magra, era andata in salotto, a guardare un po’ di tv ora che i suoi erano entrambi a lavoro.
 
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«Amico, ma che ti prende?? Sei strano e questo non mi piace »disse Zayn.
«Scusa. Voglio restare solo »
Lo schermo dell’iPhone in mano acceso sulla schermata dei messaggi.
Un papiro. E il nome di quella cartella di messaggi a farne capire il destinatario: “ Mum ”.
- Gli mancherà la madre. In fondo, da quando i suoi hanno divorziato, è diventato molto protettivo e dolce nei suoi confronti. Zayn, capiscilo. Oggi è anche la giornata della mamma – aveva pensato il pakistano.
«Ehi. Pure tu di cattivo umore? »
«Si… mi unisco ad Harry »disse Niall con un musone che arrivava a terra.
«Ma… che gli è preso anche a lui? »Zayn mimò le parole a Louis e Liam che sui divanetti avevano da fare con i loro cellulari, di sicuro con Twitter.
«Le fans… se così si possono chiamare »disse Louis, prestandogli attenzione anche se per pochi secondi.
«Come?!?! DI NUOVO?!?! »disse esasperato.
Si voltò verso la stanza in cui quei due si erano chiusi e vide, appena in tempo, Niall chiudere la porta, tristissimo.
Nemmeno Zayn sapeva cosa fare.
Confuso non sapeva se deprimersi o se giocherellare e svagarsi, magari su Twitter a far sclerare milioni di ragazze che sicuro, per un suo RT, avrebbero pagato oro.
Odiava quel non poter accontentarle tutte, per questo stava poco e niente su quel social network, a differenza dei suoi due amici.
Piuttosto preferiva andare su Youtube dove poteva immergersi nei bellissimi video che quelle tante fans facevano per lui, per loro.
Ed ecco che gli arrivò un messaggio.
 
[ NON TI SEI FATTO SENTIRE, NON CE L’HO CON TE PER QUESTO. TI VOGLIO BENE, SEI MIO FRATELLO. E MI MANCHI, SOLO QUESTO. TI VOGLIO BENE. ]
 
Anne.
E davanti a quel messaggio il suo cuore si riempì di felicità.
Anche lei gli mancava.
Più di qualsiasi altra persona al mondo, avrebbe voluto condividere anche con lei quelle bellissime meraviglie che l’America stava riservando loro.
Quella neve del primo giorno, quel bellissimo sole arrivato poi.
Avrebbe voluto condividere tutto quello con Anne e… con Sophie, la ragazza a cui aveva donato il cuore.
Ce l’aveva ancora lei.
 
[ ANCHE TU MI MANCHI, TROPPO. VORREI AVERV… EMH, AVERTI QUI, CON ME. TI VOGLIO BENE, TROPPO. ]
 
E poi si chiuse nella sua camera d’albergo.
Chris Brown come sottofondo e poi crollò nel sonno più assoluto, un sonno che vinse sulla noia e l’indecisione su cosa fare.
 
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E così… come se niente fosse, le settimane stanno passando amore mio e io miglioro.
Forse ho di nuovo trovato la forza per andare avanti, per abbattere questo muro che mi ero costruita attorno, per non cadere più in basso, per rialzarmi.
E si, è ancora merito tuo. Lo è sempre in fondo.
Mi aggrappo a quei video bellissimi che Sophie mi fa vedere tutti i pomeriggi: ci stiamo le ore a guardarvi.
Ridiamo e piangiamo: si… sono diventata una tua fan, ora che quel buco nero si è risucchiato via anche quel poco che ricordavo di Londra, di me, di te, di noi, della nostra prima volta, dell’Italia insieme.
Sono una Directioner. Lo avresti mai detto?
So ogni vostra canzone: le ascolto tutti i giorni.
La tua voce mi aiuta a cominciare la giornata. Adesso la comincio sorridendo.
La vostra musica mi ha salvata e tutt’ora mi sta ancora aiutando a guarire e non vi ringrazierò mai abbastanza.
Ti amo. E voglio bene ad ognuno degli altri quattro ragazzi.
E no… questa lettera non te la spedirò.
Voglio che tu la legga mentre io ti guardo arrossire, sorridere e forse piangere, di felicità però.
Te la darò di persona. E la farai leggere agli altri perché in queste parole c’è un enorme ringraziamento anche a loro che sono i miei fratelli ormai, che sento far parte della mia famiglia.
Ragazzi, vi voglio bene.
Niall adoro la tua risata che è la più bella del mondo: non smettere mai di farlo.
Louis adoro i tuoi occhi che sono lo specchio del tuo animo solare e limpido.
Liam adoro i tuoi abbracci, i più rassicuranti del mondo.
Zayn, il mio migliore amico, il fratello che ho sempre voluto avere. Ti voglio bene, non dimenticarlo mai.
E poi tu Harry, la persona che più amo al mondo, la persona che non dimenticherò mai. Un giorno avrò la fortuna di trovarti sempre al mio fianco, fin da quando mi sveglierò la mattina a quando andrò a letto la sera.
Ti amo. Non smetterò mai di ripetertelo.
Ciao a tutti.
 
                                                                                                                                                                                                   La vostra Anne, una delle tante Directioners.
 
P.S. Zayn qui c’è qualcuno che non si è dimenticato nemmeno per un secondo di te, che ti pensa, sempre. E che ti aspetterà, dovessero passare mesi.
  
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