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Autore: sakura_tan    21/03/2012    1 recensioni
Mafia russa, monete d'oro, rapimenti e tanto amore. Una classica hurt/comfort con finale slash (Neal/Peter)
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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WHITE LIE 7
"Out of all the people in my life, 
Mozzie, even Kate, you know...
you're the only one"
"Sei di mia proprietà per quattro anni"


"Se ho ragione e dietro tutto questo c'è Neal, lui è finito. E lo sono anch'io"
"Se c'è qualcuno al mondo che può trovarmi, allora è proprio lui"

Neal: Mozzie wanted to leave New York. I didn't.
Peter: why not?
Neal: you...


Neal: non vuole usare i canali ufficiali.
Mozzie: perchè?
Neal: per proteggermi.

"Tu e Peter...goditelo finchè puoi"


"Io ho qualcosa di meglio: io ho te"



"Ma col senno di poi, se avessi continuato a giocare
 mi sarei distrutto un braccio
 e non sarei mai riuscito a superare i test fisici dell'FBI.
E non avrei mai preso te"


"Forse l'hai rincorso per così tanto tempo che non riesci più a fermarti"



"Peter, la mia porta è sempre aperta"


Elizabeth: amore, vorresti andare a giocare insieme a Neal?
Peter: sì *-*

Peter: guardami. Sto sorridendo di nuovo.
Neal: mi piace.


Peter: You said good-bye to everyone but me. Why?
Neal: I don't know.
Peter: Yeah, you do. Tell me.
Neal: I don't know, Peter.
Peter: Why?
Neal: You know why!
Peter: Tell me!
Neal: Because you're the only one that could change my mind!

"You make the difference"



"C'è stato un momento, appena prima che esplodesse l'aereo...Neal si era allontanato da me. Si è fermato, si è girato e stava per dire una cosa. Poi..."




Neal:  ehi, Peter...se dovesse andare male...
Peter:  sì...anch'io.









CAPITOLO 7: HUNTER GREEN

"I really wanna start over again
I know you wanna be my salvation
The one that I can always depend

I’ll try to be strong, believe me
I’m trying to move on
It’s complicated but understand me

Yeah, have a little patience, yeah
’cause these scars run so deep
It’s been hard, but I have to believe in me*"


"Credevo che dopo la delusione con Keller non ti saresti mai più innamorato di un uomo"
"Con Matt era diverso, e non mi va di parlarne. Comunque lo sai che ho sempre pensato che Peter fosse sexy"
Mozzie alzò le mani al cielo in segno di resa: "okay, ho capito. Ma non ti consiglio di buttarti di nuovo in una storia senza futuro. Lui ama sua moglie!"
"Mi ha baciato Moz!!"
Il piccoletto si tolse gli occhiali e strizzò le palpebre: "Neal..."
"Lo so, lo so. Non voglio rovinare il loro matrimonio. E' solo che...non ce la faccio più a controllare questa cosa. Non dopo quel bacio, non dopo che ho visto la sua faccia mentre cercava di trovare una scusa!" si fermò a causa di una fitta al torace. Mozzie gli mise una mano sulla spalla, preoccupato: "stai bene?"
L'altro gli scostò la mano: "NO! NON STO BENE! Perchè deve essere sempre tutto così...complicato! Voglio un amore semplice!"
A sentire quel desiderio, espresso con così tanta sofferenza, l'amico sorrise un poco, sperando che lui non lo notasse: "l'amore non è mai semplice"
"Dovrebbe esserlo"

****
Non era stato facile aprire la porta di casa sua e trovarsi davanti quella che ormai sembrava una realtà sull'orlo del baratro: Satchmo, Elizabeth, l'odore famigliare che giungeva dalla cucina, il ronzio del condizionatore sotto la finestra, le certezze che quelle mura gli avevano sempre trasmesso, i ricordi che gli sfioravano la pelle con malinconia.
Improvvisamente tutto gli sembrò intangibile, fumoso.
In qualche modo sfuggevole.
Prese un lungo e profondo repiro, come un campione di apnea prima di scendere sotto la superficie fredda dell'acqua. Schiuse le labbra e cercò gli occhi di sua moglie.
Non doveva affogare.
Doveva resistere.
Doveva sperare che l'ossigeno gli bastasse.
Aveva il bisogno imperioso di non far sprofondare la sua vita tra gli abissi.
"El, ho baciato Neal"
Fu esattamente come la sensazione che si prova dopo un terremoto. Tutto sembra continuare a tremare anche quando la scossa è finita e il cuore batte inaspettatamente forte. Così si sentì Peter, sospeso in quella dimensione surreale per un tempo che gli sembrò infinito.
Sua moglie scosse la testa leggermente: "in che senso?"
Gli occhi del marito iniziarono a riempirsi di lacrime: "ero sconvolto. E stanco. Non ho idea di cosa mi sia passato per la testa. Lo sai che ti amo"
La sua voce era strozzata, ma era sincero. E lei lo sapeva.
Suo marito, l'agente speciale Peter Burke, era sicuramente l'uomo più onesto e buono che lei avesse mai conosciuto. Le era sempre stato fedele, le aveva sempre dimostrato il suo amore, giorno dopo giorno, senza chiedere niente in cambio. Era un uomo serio, intelligente e dolce, senza vizi particolari. A parte, ovviamente, il suo lavoro.
Poi era arrivato Neal.
Neal Caffrey.
La sua ossessione.
Aveva iniziato a non mangiare, a passare i pomeriggi chiuso nel suo ufficio con quei fascicoli tra le mani, a non dormire. Doveva necessariamente conoscere ogni più piccolo particolare di quel ragazzo, compresi i suoi gusti, i suoi segni particolari.
I suoi pensieri più intimi.
Se lo ricordava ancora, quando era tornato a casa sorridente, annunciando di averlo finalmente catturato.
Eppure, lei l'aveva capito, non era felice.
Forse fiero di sè, sollevato, ma non felice.
Era rimasto irrequieto e annoiato per una settimana, come se gli mancasse qualcosa.
E quel 'qualcosa' era Lui: il ragazzo che aveva suonato il campanello di casa sua, che si era seduto sul suo divano, che era entrato a far parte della sua vita, come una presenza costante.
Lei lo sapeva.
Gli sorrise debolmente: "lo so che mi ami" fece una pausa: "ma so che ami anche lui"
In fondo, l'aveva sempre saputo.
"No, no, no...Io non-"
"Tesoro, ti conosco da troppo tempo e troppo bene per non saperlo"
"Non ho intenzione di continuare questa cosa. Devo fermarla prima che sia troppo tardi"
Elizabeth gli prese le mani: "tesoro, io ti amo. Ed è per questo che non vorrei mai che tu reprimessi un sentimento tanto importante come l'amore solo per farmi felice"
"Ma io-"
"Lasciami parlare. Voglio che tu ci rifletta seriamente e prenda la giusta decisione. Non voglio che tu abbia rimpianti. Io voglio che la tua vita sia completa. Ti meriti che lo sia"
Peter si alzò dal divano: "ora salirò sulla mia Taurus e guiderò fino all'appartamento di June e dirò a Neal che quello che è successo non accadrà mai più, perchè esiste una sola persona che posso amare, una sola persona che mi completa. E quella persona sei tu"
Sua moglie gli si avvicinò, prendendogli il volto tra le mani: "non avere paura della conseguenze" gli sussurrò: "io per te ci sarò sempre"
L'uomo la baciò dolcemente sulle labbra, prima di prendere le chiavi della macchina e uscire.


****

Le forme dissolte del quadro lo trascinavano in un mondo parallelo.
L'equilibrio e il ritmo di quei colori lo tranquillizzavano.
Era felice che la sua mano non tremasse più.
Tuttavia era da più di due ore che stava dipingendo quel Monet e iniziava a sentirsi veramente stanco.
Mentre posava il pennello qualcuno bussò alla porta.
Peter.
L'uomo rimase per qualche momento in silenzio, addolorato dalla vista delle ferite sul corpo perfetto dell'amico, che si intravedevano da sotto la canottiera bianca: "scusami per averti lasciato solo ieri"
"Non c'è problema" rispose, facendolo entrare.
Si guardarono per infiniti secondi, cercando di intrevedere nell'altro una risposta alle proprie domande, in modo che non fosse necessario parlare.
In modo che non facesse troppo male.
Ma che cosa avrebbe mai potuto vedere Peter, in quel momento, mentre veniva intrappolato nella trama incantata dell'azzurro vitreo dei suoi occhi? Che cosa avrebbe potuto capire, o pensare?
Riusciva solo a perdersi,
 inevitabilmente,
 inspiegabilmente,
 in Lui.
"Vuoi qualcosa da bere?" chiese il ragazzo.
"Voglio parlare" rispose l'uomo, tornando in sè.
"Sediamoci"
"No, sarò breve. Devo tornare a casa"
"Da Elizabeth?"
"Da Elizabeth"
Neal abbassò lo sguardo e a Peter si spezzò il cuore. Riuscì quasi a sentirne il rumore. Avrebbe voluto abbracciarlo, rimpire quel vuoto. 
"Sei venuto a dirmi questo?"
"Sono venuto a dirti che io ci tengo a te. Ci tengo veramente. Tuttavia non possiamo pretendere più di quello che abbiamo"
"Se ti dicessi che ti amo come non ho mai amato nessuno?"
"Non dirmelo"
Neal lo guardò con aria di sfida.
Ci aveva pensato tutto il giorno, ed era giunto a quella conclusione: Peter sarebbe stato suo.
Non perchè fosse stato mosso da quel suo malato romanticismo, o da qualche altro nobile sentimento. Semplicemente lui era un truffatore, un ladro, e avrebbe rubato il cuore di Peter ad ogni costo.
Così aveva studiato quel colpo nei minimi dettagli. Aveva ripetuto dentro di sè ogni piccola parola, immaginando le sue espressioni.
Ipotizzando le sue risposte sfuggenti.
E così scoprì le sue carte.
"Non chiedermi come sia successo, nè perchè, ma ti amo"

Dentro Peter qualcosà si sciolse, lasciando spazio ad una spirale di emozioni palpitanti.



Vista.

Le sue labbra erano bellissime.

Olfatto.

Percepì il suo profumo.

Udito.

Pronunciò il suo nome.

Desiderio.


Bruciava.
Cercò di pensare ad altro, ma al suo cervello arrivavano solo deboli messaggi confusi. Fece appello ad ogni sua forza per rimanere saldo e fermo sulle ginocchia. Provò fino all'ultimo a tenere a bada l'istinto carnale che gli scorreva nelle vene. Ma tutto il suo corpo era troppo caldo.
Terribilmente caldo.
Lo baciò di nuovo.
Fu un bacio infantile, pieno di paura, tremante.
Quando le loro labbra si staccarono, Neal pose le sue mani sul petto dell'altro, per poi farle salire fino al collo. Intanto le loro bocche si incontrarono nuovamente, studiandosi a vicenda. Peter fece sciovalare le dita sulla schiena del ragazzo, stando attento a non fargli del male. Gli baciò la pelle bianca e profumata del mento e, per un attimo, chiuse gli occhi e si fermò per inalare il suo respiro.
Neal iniziò a slacciargli i bottoni della camicia, mettendo il quel gesto tutta la sua maestria.
Quando l'uomo fu a petto nudo, iniziò a sua volta a togliere la canottiera al ragazzo davanti a lui. Poi iniziò a baciargli una per una tutte le ferite, accompagnato dai gemiti mai sentiti dell'altro.
Era strano vederlo così sottomesso, con quell'espressione estatica e le guance leggermente arrossate.
 Il ragazzo lo allontanò dal proprio bacino e gli morse dolcemente le labbra, mentre gli slacciava piano i pantaloni. Peter lo alzò da terra e quello gli attorcigliò le gambe intorno alla vita. Liberatosi dai pantaloni, che ormai giacevano sul pavimento, si avviò verso il letto, mentre l'altro non smetteva un attimo di leccare ogni angolo della sua pelle.
Fece per stenderlo sulle costose coperte, ma l'ex truffatore non volle sciogliere quel morboso abbraccio e trascinò con sè il corpo pesante dell'uomo.
Per un attimo si fermarono, guardandosi intensamente negli occhi.
Ma ormai era troppo tardi per qualsiasi ripensamento.
Peter gli tolse i pantaloni e non trovò affatto strano vedere il rigonfiamento sotto i suoi boxer: gli sembrò di essere sempre stato pronto.
Così glieli sfilò, e Neal si aggrappò al suo petto, ansimante e bollente; poi fece scivolare una mano lungo il suo ventre e constrinse anche lui a spogliarsi completamente.
Si trovarono nudi e vogliosi, pelle contro pelle, fuggitivi dal mondo, profughi in quella inenarrabile passione.
Peter stese il ragazzo sotto di lui, prono, e incatenò le proprie dita alle sue: "non voglio farti del male", gli sussurrò nell'orecchio.
"Ti voglio dentro di me" disse l'altro, con voce spasimante.
E così fece.
Prima lentamente, poi mettendoci sempre più foga, per non far smettere nemmeno un secondo le grida di piacere dell'altro.
Nessuno dei due aveva mai provato niente del genere. Era qualcosa di animalesco, ma al tempo stesso di romantico e ascetico.

Qualcosa di indispensabile.

Necessario.



"I could stay awake
just to hear you breathing

Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure

Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Cose I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Cose even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing

Laying close to you
Feeling your heart beating
And I'm wondering what you're dreaming
Wondering if it's me you're seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we're together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever

I don't wanna miss one smile
I don't wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment
 for all the rest of time*"









NOTE:
*Patience, Take That
*I don't wanna miss a thing, Aerosmith

Finalmente questa scena è arrivata. Sinceramente non riesco a crederci nemmeno io.


P.S. che cosa? Neal ha avuto una relazione con Keller? Davvero?"






  
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