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Autore: _Willenna_    21/03/2012    4 recensioni
“Lilo, guarda la telecamera!” – “Tesoro di papà?! Sorridi!” – “Guarda che bella la mamma”- “Avanti Liam, leva quella cosa. E’ stressante già vederla a lavoro, figuriamoci a casa!” – “Che brontolona.”
Questa è l’ultima cosa dolce che disse Liam ad Alexadra, prima del divorzio.
Lei è Alexandra Potter, regista che ama il suo lavoro e madra di Lilo, sua figlia di cinque anni.
Il suo ex Marito è Liam Payne, uno dei cinque componenti dei One Direction.
L'ha lasciata lui per un’altra, un’altra che a quanto pare è una sua ex: Danielle.
Ma se arrivasse lui? Se arrivasse e la salvasse da tutto ciò che è reale?
Lui, il riccio spensierato e donnaiolo non è altro che un dolce ragazzo dagli occhi verdi.
Leggete se volete scoprire di più :D
#Titolo preso dalla colonna sonora di "Madagascar 2", capolavoro del compositore Hans Zimmer e Will I.Am.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo lo dedico a Rossella, amica di scuola e grandissima fan del gruppo. In più, 1/3 degli #thescenarytube, il nostro gruppo :) 
La mattina  il profumo di Harry  invadeva tutta la stanza.
Alex si svegliò a causa del bussare incessantemente alla porta, così con un balzo scattò fuori da quelle calde e profumate coperte e girò la maniglia; ad aspettarla, una Lilo scocciata per via dell’attesa. “Maaaaaamma! Ciao! Cos’hai fatto ieri? Cosa-cosa-cosa???” –“Niente di che, tesoro” – rispose spicciola, la madre, per poi aggiungere-“Bene, amore! Chi ti ha riportato?” – “Papà! Ma è dovuto collele via! Ha aspettato che entlassi, però! “–“Va bene, piccola!” –rispose la ragazza, prima di darle un buffetto e di guardarla correre verso la camera. Appena realizò dove stesse andando, la bimba si era già catapultata dentro. La madre non ci pensò due minuti, prima di scattare e di seguirla a ruota. Dentro, Harry era intento a fare il solletico al piccolo scricciolo, che si dimenava ridendo. “Che ci fa qui zio Harry, mamma?” – chiese tentando di trattenere una risatina- “Zio Harry…già. Che ci fa qui zio Harry?!”- “Zio Harry ha passato la serata a fare le coccole alla mamma, ma tu non lo devi dire a nessuno. E’…è un segreto!” –La salvò lui, mordendosi il labbro. “Le coccole? Come i fidanzati?” – “No”- “Si” – Dissero all’unisono, i due giovani. “Si, o no?” – chiese lei, impaziente –“La mamma e zio Harry sono…molto amici, ma tu non lo devi dire a nessuno!” – “Siete molto belli” –aggiunse prima di accoccolarsi tra le braccia di Harry, che guardandomi si fece quasi scendere una lacrima. “Lilo?” –la richiamò, lui- “Si?” – rispose lei, con voce piccola-piccola- “ Ti piacerebbe se…io e la mamma, continuassimo ad uscire insieme, che so…per altro tempo?!” – “Si! Mi piacerebbe tanto! Ma, io dovrei comunque non dirlo a nessuno?” – “Eh si! Devi fare giurin-giurello” –“ Va bene” – e subito dopo incrociò le dita. “Brava, piccola!” –dissie Alex, mentre la piccola balzava giù dal letto, gridando “ Starò buona, ma sta iniziando Grey’s Anatomy” .
“Hai visto?” – disse Harry, sorridendole – “Cosa?” – rispose lei, mentre si ‘appallottolava’ in braccio a lui –“ Tua figlia, mi adora!” – “E’ una grande attrice” – “Si, certo! Tutte le donne, mi adorano” – “E’ la convinzione che ti fotte. Io no.” – gli rispose, beffardamente, quasi ghignando, la mora dai capelli in disordine–“COSA?” – esclamò lui, spalancando quei grandi occhi verdi- “Hai capito bene” –aggiunse lei, ad un centimetro di distanza dal suo viso –“ Neanche se facessi, questo?” – domandò, prima di stamparle un bacio –“Mmmm, no” – “ e Adesso?” – Richiese, mentre faceva la stessa cosa. –“Direi, ancora di no” – Allora lei non mi lascia scelta, signorina. Dovrò…farle il solletico finché non ammetterà che sono il migliore!” – e subito dopo si buttò sopra di Alex, facendole il solletico da tutte le parti. “Harry, b-basta, DAI!” – “non smetterò finché non ammeterai che sono irresistibile” – “Okkey, okkey…sei irresistibile!” – in quel momento, Harry si placò. Come se fosse appena stato sedato. “Che succede?” – chiese lei,  guardandolo –“Niente…spero solo…solo che non sia una sbaglio”- “Credi che lo sia?” –“Si”-rispose lui prima di guardarla negli occhi; non quelli della sera, no.
Erano marroni, tendenti al verde scuro.
Erano veri. - “Il miglior sbaglio di tutta la mia vita”- e dopo quella frase, il giovane le diede uno di quei baci che non si scordano nemmeno nei sogni…uno di quei baci che senti essere dedicato a te e solo a te. Farfalle, grilli, arcobaleni…la ragazza si sforzava di paragonare le sue emozioni a qualcosa di reale ma quello che stava succedendo, non era assolutamente paragonabile.
Tutto e niente.
Ed anche la mattinata passò così, tra baci e carezze.

Il pomeriggio il lavoro attendeva Alex che lasciò Lilo con Mary, una ragazza di appena 16 anni, nonché sua babysitter.
Mentre, sul set, si girava per la milionesima volta la quarta scena, del terzo ‘atto’, la mora si spazientì e ne urlò di tutti i colori ai tecnici del suono che avevano mandato più volte il microfono ‘ volante’ all’interno della scena. Alla fine del sesto tentativo, liquidò tutti con un: -“D’accordo, riprendiamo domani. Fatevi una dormita, chiaro James ed Eric?!” – e subito dopo, staccò le cuffie, acchiappò la borsa e firmando qualche scartoffia si diresse alla macchina. Mentre cercava le chiavi nella sua enorme ed incasinata borsa, due mani le coprirono gli occhi. “Ma che succede?” – Urlò lei, dimenandosi . –“ Shhhh. Volevo solo vedere come lavoravi” – in quel momento solo la voce di una persona le veniva in mente: Harry. Sorrise e girandosi lentamente verso di lui, levò le mani da sopra il suo volto. “Ciao, Styles” – “Mi sei mancata.” – subito dopo, la schiacciò alla macchina e la baciò con una passione talmente forte, che se sarebbe passato qualcuno avrebbe pensato di poterli denunciare per atti osceni in luogo pubblico. Le loro lingue si intrecciavano quasi stessero facendo una strana danza. Una danza travolgente e mai esasperante. “Harry…As-puetta!” – sibilò lei, mentre tentava di liberarsi dalla presa del ragazzo –“Io  ci lavoro, qui!” –aggiunse, appena ci riuscii. “Che c’è? Ti licenziano perché mi baci?” –“N-no, ma..”-“Ma, niente. Adesso, voglio che tu venga a casa mia per-“ Ma i ragazzi?” – chiese Alex, interrompendolo- “I Ragazzi sono usciti.”- “Non posso, Harry. Lilo è ancora con la Babysitter. Non posso lasciarla sola” –“ Ma devi cominciare a pensare a te stessa. Sei un donna. Sei la MIA donna, per la miseria!” –“ Harry, frena. Io…non credo di poterla lasciare sola..” – “Hai detto che c’è la Babysitter!” – “Si, però…” –“Alex, avanti. Sei un’ottima madre e io adoro Lilo, ma devi concederti anche del tempo per noi…cioè per te stessa!” – “Uffa…” – “Alex…” – disse lui, mentre le baciava il collo- “Non attacca con me, Harry” –“Dai…ti prego” –“ Sei una lagna. Mamma mia, va bene! Vengo!” – farfugliò mentre cercava il telefono per scrivere un messaggio a Mary. “Passeremo una bellissima not- cioè…serata!” – “Harry, levatelo dalla testa” –sussurrò lei, prima di sbuffare.

Arrivati davanti a quella casa, un miliardo di ricordi vennero di nuovo in mente alla ragazza. Era tanto che non entrava e non era cambiata una virgola. “Allora, che ti va di fare?” –domandò lei mentre posava la giacca, sull’attaccapanni- “Quello che vuole lei, milady” –La ragazza tirò un sospiro e lui le si avvinghiò intorno. Non fecero in tempo neanche ad avvicinare le loro labbra che furono interrotti dal rumore della porta che si apriva velocemente e dalle grida dei ragazzi e quelle di alcune ragazze. ‘Sono fottuta’ pensò, Alexandra.  Harry la guardò, sgranando gli occhi e senza pensarci due volte, la prese in braccio e corse come un razzo in camera sua, evitando di farsi vedere. “Ti prego, scusami…” – e subito dopo, la chiuse in camera senza darle il tempo neanche di parlare. 

Si distese sul letto: rimase in quella stanza più di tre ore e si stupiva del fatto che nessuno se ne fosse ancora andato, così afferrò la giacca, la borsa e scese giù.
Appena entrata in salotto, la faccia di Harry  appariva al quanto preoccupata e tutti gli altri la guardavano straniti, comprese le tre ragazze sedute in salotto. “Ciao…” – dissi Alex, nervosa. “Che ci fai tu qui?”- chiese Liam, stranito. “Ero venuta a prendere una bambola di Lilo che si era dimenticata ieri” - “e quando sei entrata?” – domandò Zayn, fissandola negli occhi. “Prima, non l’hai visto?” – “ehm… no, veramente no.”- “Mi ha aperto Harry!”- “Si le ho aperto io!” – disse lui il più credibilmente possibile. “Devo scappare!” – esclamò, dileguandosi e dirigendosi verso la porta, seguita da Harry, che si giustificò con un: “La  accompagno!”.  Entrarono in macchina ed Harry tirò su i finestrini oscurati, iniziando a sparare a raffica scuse di ogni tipo. “Mi dispiace… non volevo che… insomma” – “Harry, fa niente” –disse, stoppandolo, Alex. “Ma è tutta colpa mia… sei rimasta chiusa in quella camera per ore senza nessuno…  senza di me”. Sul volto della ragazza si dipinse un sorriso spontaneo, che piano piano si aprì: “Domani ho una giornata libera perché la truccatrice sta male quindi se ti va potremmo fare qualche cosa insieme, solo io e te”- “Mi sembra un’ottima idea, ma Lilo?” –chiese lui, preoccupato. “Lei va da una sua amica per tutto il giorno… l’hanno invitata, quindi sono liberissima” – “fino a che ora?” – “Penso fino alle otto circa.” – rispose, la regista sorridendo. Lui ammiccò per poi esclamare: “Allora abbiamo tanto tempo per stare insieme”.
Arrivarono davanti agli studi dov’era parcheggiata la rossa e fiammeggiante macchina della mora. Harry scese, le aprì lo sportello e porgendole  la mano, la aiutò a scendere.  “Allora ci vediamo domani” – disse lui, ma non fece in tempo a finire che le mani della ragazza lo afferrarono prontamente  per i lembi della giacca e lo attirarono a sé. Gli diede un lungo bacio con tanto di lingua, da farlo rimanere impietrito per alcuni secondi.  “Ah..Harry?!”- lo richiamò lei, entrando in macchina e abbassando il finestrino- “D-dimmi” -rispose lui, scuotendo la testa –“ Non fare tardi, questa volta” – “Assolutamente” – disse , sorridendo dolcemente.

#Tadà. Insomma, spero vi piaccia a che mi facciate felice, recensendo. Spolliciate, sù! Fate fare ginnastica a quei ditozzi!
Grazie mille a tutte :D

  
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