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Autore: Melody Potter    22/03/2012    6 recensioni
Sono trascorsi, cent'anni dal disastroso compleanno di Bella. Edward, non è mai tornato a Forks, Bella, non si è mai getteta dalla scogliera. I due si rincontreranno cent'anni dopo a Forks. Cos'è diventata Bella? Come reagiranno i Cullen, ma sopratutto Edward quando si incontreranno? Che segreto unisce Bella e le sue tre sorelle e chi sono le tre bambine, di cui Bella e le sue sorelle si occuopano?
Genere: Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon, Più libri/film
Capitoli:
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Capitolo sette




Impossibile


 
 
 
Pov Edward



Sono trascorsi quindici giorni: da quando ho rincontrato Bella.
Quindici giorni: da quando Charlotte, ha rivisto quelle tre sirene.
Quindici giorni: da quando tutti noi, abbiamo convinto Charlotte, nel frequentare la riserva indiana.
Da quindici giorni, con la  mia famiglia: abbiamo deciso di provare ad avvicinarci a Bella.
Ma lei, non ci rende le cose facile.
Le abbiamo provate tutte: abbiamo tentato di aspettarla alla fine delle lezioni  che abbiamo in comune.
Abbiamo provato ad aspettarla, vicino al suo armadietto.
Abbiamo tentato di fermarla, prima dell’inizio delle lezioni. Ma niente! Lei non ci da il tempo di avvicinarci abbastanza: che ci evita di proposito.
Oggi Alice, ha tentato di avvicinarla nella sala mensa. Ma non appena Bella, si è accorta delle intenzioni del folletto: è uscita di corsa seguita dalle sue sorelle.
Sussurrando, la solita frase in tono freddo:
“sta lontana da me! State tutti, lontani da me!” 
  Inutile dire: che il folletto, ci è rimasta male.
E non solo lei, tutti noi!
Inizio a pensare realmente che Bella: è sposata con Black, o con qualcun altro...
In quel caso, la lascerò in pace. Ma prima, voglio scoprire se è come penso: spero solo di sbagliarmi. Adesso sono a casa, come succede da  quindici giorni  non appena rientriamo, Esme ci chiede in tono premuroso:
“allora? Siete riusciti, a parlare con la nostra Bella?”
“No! Esme, trova sempre un modo… per evitarci!” esclama delusa Alice.
“prima  o poi, riusciremo a chiarire!”  la rassicura Jasper.
“volete che provi io ad avvicinarla?” propone all’improvviso, Charlotte.
“E come, farai con le altre ?” chiede Esme e continua:
“avevi detto… che non volevi avvicinarti a loro!”
“lo so mamma! Ma per una volta posso fare un eccezione. Dopo tutto non devo parlare: con Emma, Rikky e Cleo ma con Bella, no?” risponde mia sorella.
“no, Charlotte! Almeno per il momento…” dico
“ma Edward, le avete provate tutte. Fate provare me… almeno posso provare a convincerla ad ascoltarvi!”non è male come idea penso.
“perché invece, non andiamo ha trovarla, a casa sua?” chiede all’improvviso Rosalie.
“Giusto!” interviene Emmett e continua:
“per lo meno così, avremo modo di parlarle! Non potrà evitarci!”
“a meno che: non ci chiude la porta… in faccia!” ci fa notare Alice.
Così eccoci qui, tutti quanti: ad eccezione di Charlotte, lei è in spiaggia in questo momento. Non è stato difficile, intercettare le  scie di Bella e delle sue sorelle.
-Devo ammetterlo- pensa Alice e continua:
-è molto bella la loro casa, hanno buon gusto!- ci avviciniamo alla porta, Esme suona il campanello.
Nessuno di noi, immagina cosa stiamo per scoprire.
 
 
Pov. Alice



Sono trascorsi quindici giorni, da quando: abbiamo rincontrato Bella!
 Da quindici giorni,  con i miei fratelli: tentiamo in tutti i modi di parlare con la mia sorellina!
Quindici giorni, che lei ci ignora.
Le abbiamo tentate tutte, ma lei: fa finta di non conoscerci, ci evita molto abilmente.
E per di più sta sempre insieme, alle sue sorelle. Non si staccano mai. Ma perché fa così… noi vogliamo soltanto scusarci, e se possiamo rimediare in qualche modo, ma lei non c’è lo permette.
Adesso, siamo in sala mensa.
Bella, è sempre seduta con le sue sorelle: al solito tavolo.
Hanno appena, finito di pranzare. Rimangono ancora: cinque minuti, prima dell’inizio delle lezioni. Così decisa: mi alzo e mi dirigo verso il tavolo della persona, che un tempo, e ancora   fino ad oggi considero mia sorella.
Sento i miei fratelli che mi bisbigliano di tornare indietro, ma non gli do ascolto. Sono a metà tragitto, Bella si accorge di me.  Non appena capisce le mie intenzioni: si alza dal suo tavolo, seguita a ruota dalle sue sorelle. Insieme, si dirigono dalla parte opposta rispetto dove mi trovo io. Mentre si dirige verso l’uscita della mensa, la sento sussurrare:
“sta lontana da me! state tutti lontani da me!”  è sempre così! Come facciamo a chiederle scusa, se lei continua a rifiutarsi di parlare con noi!
“tranquilla Alice! Prima o poi riusciremo a parlarle!” esclama Edward, mentre guarda il punto in cui Bella è sparita.
“si, tranquilla folletto! Non può ignorarci in eterno!” mi rassicura  Emmett.
 
Adesso siamo appena tornati a casa. Abbiamo raccontato tutto: a Esme e a Carlisle. Infine Rosalie, propone di affrontare Bella direttamente a casa sua. Così senza pensarci su due volte, ad eccezione di charlotte siamo davanti a una bellissima villetta a quattro piani.
-hanno buon gusto-penso. Seguiamo Esme e Carlisle fino alla parta, Esme suona il campanello è..
Nessuno di noi immagina, cosa stiamo per scoprire.
 
 
Pov Charlotte
 
Sono trascorsi quindici giorni, da quanto ho incontrato: Emma, Rikky e Cleo! Quindici giorni, da quando la mia famiglia: mi ha convinto a frequentare normalmente la spiaggia di La Push.
Devo ammetterlo, ho fatto bene a dare retta alla mia famiglia! Non ho mai incontrato, le Gilbert durante le mie nuotate: in qualunque fascia oraria.
Chissà perché?
Forse perché: i loro orari, non coincidono ai miei?
Comunque chi se ne frega, l’importante è non incontrarle! 
A scuola mi ignorano, anzi a scuola ci ignoriamo reciprocamente! Fino ad ora, non ho avuto problemi.
Gli unici, che al momento hanno dei problemi: sono i miei fratelli! Da quando i miei fratelli in particolar modo: Alice e Edward, hanno rivisto Bella, hanno fatto di tutto per tentare di riavvicinarla ma lei… gli ignora.
Gli evita prontamente! Chissà il perché? Che sia spinta: da quelle tre antipatiche ha comportarsi così, nei confronti dei mie fratelli? O forse come dicono i miei fratelli: è solo furiosa e delusa, dal loro comportamento di un secolo fa! Adesso siamo tutti a casa, mamma come sempre chiede se la situazione con Bella è cambiata; ma i miei fratelli danno sempre la stessa risposta! Così propongo ai miei fratelli di fare provare me:
“per lo meno, posso provare a convincerla di ascoltarvi!”
“e come farai con le altre ?” mi fa notare mamma e continua:
“avevi detto, che non volevi avvicinarti a loro!” giusto! avvicinarmi a Bella vuol dire avvicinarsi a quelle tre, e sono certa che per allontanarmi c’è il rischio che decidono di usare contro di me: i loro poteri.
Ma infine, non importa io non lo faccio per me, ma per la mia famiglia infine rispondo:
“lo so mamma! Ma per una volta posso fare un eccezione, dopo tutto non devo parlare con: Emma, Rikky e Cleo ma con Bella, no?” rispondo.
“no, Charlotte! Almeno per il momento…” dice Edward, forse ha ascoltato i miei pensieri. Infine, il tutto si risolve con la proposta di rosalie: cioè di affrontare Bella a casa sua. Tutti sono d’accordo. 
“tu non vieni cara?” mi chiede mamma.
“No! Di sicuro, se vengo io, non vi faranno nemmeno entrare! Preferisco andare in spiaggia!” dico
“d’accordo cara! Sta attenta e torna per cena!” mi raccomanda mamma.
“ok! Ci vediamo più tardi!” dico
“prendi la mia Jeep!” dice Emmett, mentre mi lancia le sue chiavi.
 esco di casa e scendo in garage, salgo sul fuori strada di Emmett e mi dirigo verso La Push!


Pov. Bella


Sono trascorsi quindici giorni, dal primo giorno di scuola.
Quindici giorni, da quando ho rivisto i Cullen.
Quindici giorni, da quando con Eva e Jake, abbiamo convinto: Cleo, Emma e Rikky, a restare qui.
A quanto pare, io Eva abbiamo ragione sull’argomento: Charlotte.
Infatti  quella sirena, almeno fino adesso non ci ha dato alcun fastidio a scuola; ciò significa che per lo meno è cambiata. Meglio così, una preoccupazione in meno.
L’unica cosa, in cui io e Eva non siamo riuscite: è nel convincere le mie sorelle, in particolar modo Cleo, nel frequentare la spiaggia di La Push. La mia sorellina, si rifiuta categoricamente di entrare in spiaggia. Questo ci porta a usare il potere di Emma, quindi ogni volta per nuotare: che sia mattina, pomeriggio o sera; Emma è costretta a teletrasportarci tutte quante sull’isola di Mako.
Per quanto riguarda me, bè le cose non vanno poi così tanto bene.
La mia situazione, è tutt’altra  che diversa. Come ho previsto, i Cullen tentano in ogni modo di avvicinarsi a me. Ma fino ad ora, non ci sono riusciti.
Come questa mattina. E già, Alice ha tentato senza successo di avvicinarmi, all’ora di pranzo. Si è alzata dal suo tavolo: con un sorriso abbastanza fiducioso. Che le si è spento, non appena io e le mie sorelle, mentre  lei veniva verso di noi, ci siamo alzate e siamo uscite dalla sala mensa.
Prima di uscire le ho sussurrato, come sempre la stessa frase:
“sta lontana da me! state tutti lontani da me!”.
Ancora non capisco: perché si comportano così. Che diamine vogliono? Sono spariti tutti quanti un secolo fa, così nel nulla. Mi hanno ignorata fino a quindici giorni fa,  e adesso? Che vogliono? Se credono che gli permetta,  di entrare nuovamente nella mia vita: si sbagliano e anche di grosso! Non riusciranno ad illudermi di nuovo… non sono più una ragazzina, e non mi farò più prendere in giro! Adesso ho delle responsabilità, e cosa più importante: anche se sono vedova sono pur sempre sposata!
 Adesso sono a casa, Emma e Cleo sono al locale. Io e Rikky, siamo a casa con le bambine con noi, ci sono Eva con Jenny e Sarah.
Sono le quattro di pomeriggio. Con Eva abbiamo appena finito di preparare la torta al cioccolato; mentre Rikky tenta di tenere un po’ occupate le bambine in soggiorno, al meno ci prova: perché all’improvviso tutte quante, ci raggiungono in cucina, seguite da una Rikky a dir poco esasperata.
“mamma, è pronta la torta?” chiede Sarah impaziente,
“si, su sedetevi!”  le risponde sua madre.
“finalmente!” esclamano tutte quante.
“finalmente, dovrei dirlo io! Mi hanno fatto impazzire di là, sei sicura che si comportano bene quando noi non ci siamo?” chiede mia sorella sospettosa a Eva.
“certo che si comportano bene!” le risponde in tono ovvio, nostra sorella.
“noi siamo brave, con gli zii mamma!” esclama in tono offeso Christy, mentre va in braccio a Rikky che le risponde:
“io ho dei seri dubbi!” e continua:
“voi state buone: solo quando dormite… se siamo fortunate!”
“Non è vero!” dice la mia Sophie, anche lei viene imbraccio a me. nel frattempo Eva divide la torta e esclama:
“su bambine venite a sedervi! E non ascoltate zia Rikky, lei dice così perché vuole giocare  con voi!”
“ e vero zia?” chiede Amanda.
“certo! Quando non mi fate impazzire però…” dice lei.  Nessuna delle bambine ribatte all’ultima affermazione di Rikky, sono tutte  e sei occupate a divorare la torta al cioccolato. Nel frattempo suonano, alla porta. Eva fa per alzarsi, ma visto che io ho già finito la mia porzione e lei no, le dico:
“lascia Eva, vado io!” metto Sophie sulla sedia, visto che sta imbraccio a me esco dalla cucina.  Raggiungo la porta. La apro, è resto un po’ stupita nel vedere chi è. Impossibile, ma che diamine ci fanno qui! Ma non hanno, nulla di meglio da fare  oltre che infastidirmi? Davanti alla porta, ci sono i Cullen, al completo.   I più vicini a me sono Esme e Carlisle. Coloro, che un secolo fa consideravo i miei: genitori.
Rimango: impalata davanti alla porta, ad osservare il viso dolce di Esme.  Mi guarda con aria compressiva. Sembra quasi combattuta: non sa se avvicinarsi a me… oppure no.
Per quanto riguarda me, una mia parte mi dice di abbracciarla, di abbracciarli tutti; ma l’altra parte di me: mi dice di cacciarli via. Visto che non parlo…  è Esme ha prendere in mano la situazione:
“Bella, cara…” inizia la vampira in tono dolce. Si avvina a me,  allarga le braccia. Capisco subito, che vuol fare: vuole abbracciarmi, ma non gli e lo permetto mi allontano, lei resta.. delusa dal mio gesto.
“ma che ti prende?” chiede Alice, impaziente e continua mentre si avvicina:
“siamo noi! perché fai così?” non rispondo
“alice!” la riprende Carlisle con aria bonaria, e poi si rivolge a me:
“Bella, non sai quanto siamo felici piccola di rivederti!” non so che fare. Ma finalmente, all’improvviso arriva Rikky! Evidentemente, mia sorella: ha sentito i miei pensieri agitati così esclama:
“ma non vi arrendete mai… vero?”
 
Pov. Rikky


Sono trascorsi quindici giorni, dal primo giorno di scuola.
Le previsioni di Eva e Bella,  nei confronti di Charlotte si sono avverate. Fino ad ora Charlotte, non si è minimamente avvicinata  a noi. Almeno, fino a oggi.
Non so… forse le nostre sorelle hanno ragione, o forse Charlotte sta architettando qualcosa alle nostre spalle. Comunque, per il momento Charlotte sembra inoffensiva, e spero che non ci dia problemi. Al momento: gli unici che ci stanno dando dei fastidi sono i Cullen.
Mi domando: cosa hanno in mente. Da quindici giorni, non fanno altro che girarci intorno.
Credo che tentano in tutti i modi: di riavvicinare Bella. Ma mia sorella… ha dimostrato, che non vuole avere niente a che fare con loro. Ma a quanto pare o non capiscono, o fanno finta di non capire, oppure hanno deciso di irritare  Bella. Non so come mia sorella, può sopportare tutto ciò… se io sarei stata al suo posto: dubito che sarei stata capace di evitarli così abilmente, più tosto gli avrei inceneriti da un bel pezzo; ma Bella dice che ignorandoli prima o poi   la pianteranno di tentare di riavvicinarla.
Lo spero proprio.
 Per il bene di Bella, anche perché mia sorella sembra calma ma in realtà so che non lo è. Adesso sono a casa: con Bella, Eva, la mia Christy  e tutte le mie nipotine. Siamo in cucina, a fare merenda: con la torta al cioccolato, preparata da Eva e Bella.
 È tutto tranquillo, fino a quanto qualcuno suona alla porta. Bella va ad aprire. Grazie al mio potere, sento i pensieri di Bella: un po’ troppo confusi. Così mi alzo e la raggiungo. Eva mi guarda confusa. Mentalmente mi chiede, che succede. Le dico, di stare tranquilla e di tenere buone le bambine. Raggiungo Bella, e ciò che vedo non mi piace affatto. Fuori dalla parta, ci sono i fratelli Cullen, accompagnati da altri due vampiri. Credo di sapere chi sono, Bella ci ha parlato anche di questi due. Una danna, alta slanciata con capelli color caramello e viso estremamente dolce:  deve essere Esme Cullen. Affianco a lei, vi è un uomo alto biondo,  credo che sia Carlisle il capo clan o meglio il capo famiglia. Però, questa volta  i fratelli Cullen, hanno  portato rinforzi. Anche se… non capisco proprio perché venire a casa.  Infrangono il patto in questo modo, è Jacob conoscendolo li caccerà. Rimango in silenzio e mentalmente, dico a mia sorella se vuole aiuto lei dice di no, così rimango in disparte.
“Bella, cara…” inizia la vampira in tono dolce, mentre si avvina a mia sorella: e allarga le braccia.  Mia sorella capisce subito che vuol fare:
-vuole abbracciarmi,- pensa, e continua sempre mentalmente rivolta a me:
- ma non gli e lo permetto- Bella fa un passo indietro, e si  allontana dalla vampira, quest’ultima  resta.. delusa dal gesto di mia sorella.
“ma che ti prende?” chiede Alice impaziente, una vampira minuta con capelli corvina sparati in aria: sembra quasi un folletto, e continua mentre si avvicina a Bells:
“siamo noi! perché fai così?” mia sorella non risponde.
“alice!” la riprende il Capo famiglia  con aria bonaria, e poi si rivolge a Bella:
“Bella, non sai quanto siamo felici piccola di rivederti!”  Bella  non sa più che fare, così decido di intervenire e esclamo:
“ma non vi arrendete mai… vero?”
“Ciao” Esclama amichevole Esme e continua:
“piacere di conoscerti, io Sono Esme, lui è mio marito Carlisle e loro sono…” la interrompo bruscamente e esclamo:
“so perfettamente chi siete!” continuo:
“Sappiamo, tutto di voi! E non capisco che ci fate qui…”
“siamo qui per Bella!” esclama convinta Alice e continua:
“lei è la mia migliore amica, è nostra sorella!”
“vorremmo… che tu entri nuovamente a far parte delle nostre vite!” esclama…  il vampiro robusto, credo che sia  Emmett.
“bella perché ci ignori a scuola?” chiede Alice e continua:
“abbiamo provato in mille, modi per parlarti e tu ci hai evitato volontariamente… perché?”
“forse perché, non vuole avere a che fare con voi?” chiedo sarcastica.   Dopo di che Bella si riprende, non so forse a causa della domanda del folletto, o forse grazie alla mia la presenza. Comunque, Bells riprende la situazione in mano, e interviene in tono freddo:
 “ quale parte della frase: lasciatemi in pace e state lontani da me… non capite?” e continua:
“che volete da me?”
“sei parte della famiglia, sei mie sorella e la mia migliore…” inizia Alice che faccia tosta, penso.
“parte della famiglia?” chiede nuovamente  in tono freddo  mia sorella, e continua a voce alta:
“tu, anzi voi mi considerate parte della famiglia?”
“si certo!” esclama in tono ovvio Alice.
“e da quando, la famiglia abbandona così di punto in bianco un suo membro?”tutti i Cullen, rimangono impietriti dalla  domanda posta a loro da mia sorella. Evidentemente, non si aspettavano una reazione di questo tipo, da parte sua. Nel frattempo i pensieri di mia sorella sono questi:
- Ma che si aspettavano: che gli avrei accolti a braccia aperte, dopo la loro brusca  partenza di un secolo fa?- bene, si è ripresa dallo shock.
“Bella…”inizia all’improvviso Edward Cullen.
“NO, non  tu, non osare parlarmi e chiamarmi Bella! Sbaglio o un secolo fa avevi detto: non sei la persona giusta per me Bella? Che diamine vuoi adesso? Che diamine volete tutti quanti dopo un secolo?” domanda furiosa.
“ Bella… ci di spiace tanto!” esclama Esme che viene interrotta da Bells bruscamente:
“anche a me! ma siete andati via senza degnarmi di un saluto, siete spariti così… nel nulla! E adesso dopo un secolo, riapparite così magicamente e pretendete che vi permetta di rientrare nella mia vita, così come se niente fosse?”
“bella, loro non centrano niente. Sono stato io a volerlo! Gli ho obbligati io!” esclama Edward e continua:
“se cento anni fa, ti ho detto quelle cose è stato per il tuo bene, per proteggerti! Non è vero che non ti amavo, se ti ho allontanata è stato per il tuo bene! Hai rischiato molte volte la tua vita stando accanto a noi!”
“avresti dovuto pensarci prima!” intervengo  e continuo:,
“non dopo un secolo!”
“hai ragione ad avercela con noi! ma…” interviene la vampira Bionda, Rosalie, lei è stata l’unica che non ha mai accettato: mia sorella nella sua famiglia. Bella interrompe anche lei, è esclama rivolto a Edward:
“ Cosa credi di ottenere, con quello che mi hai rivelato?”
“la tua amicizia…!”  propone Emmett poco convinto.
 Bella non risponde,  ma sento i suoi pensieri:
-loro mi rivogliono nella loro famiglia, Edward mi ha appena rivelato che ancora mi ama e mi ha lascito per proteggermi, quel gesto gli si addice proprio.-
A quel punto mentalmente, le chiedo:
-non vorrai mica perdonarli vero?- non mi risponde, è confusa molto confusa. Evidentemente, non si aspettava la dichiarazione del  vampiro cioè: che  l’ama e  l’ ha sempre amata e se l’ha mollata cento anni fa l’ha fatto per proteggerla.
 A distoglierla dai suoi pensieri, e dai suoi dubbi: è la piccola Sophie, che come un uragano si fionda fra le braccia della madre  e esclama:
“mammina, mammina!” mia sorella si  volta all’improvviso, si abbassa e prende la piccola  Sophie imbraccio:
“mamma andiamo dalle zie? Vogliamo andare a nuotare!” dice la piccola peste. Nel frattempo Eva ci raggiunge e esclama:
“scusami Bells, non sono riuscita a trattenerla!”
“Non fa niente Eva!” e poi si rivolge ai Cullen, che sembrano sconvolti nel vedere Sophie,
-forse adesso mi  lasceranno in pace- pensa Bella, infine con sicurezza esclama rivolta ai vampiri:
“mi di spiace, ma non farò mai parte della vostra famiglia! Mi avete illusa e mentito una volta, non riaccadrà più! Andate via, e lasciatemi vivere l’eternità in pace!”
I vampiri, non se lo fanno ripetere due volte. Osservano Bella che stringe a se Sophie. Dopo di che senza, aggiungere una parola si voltano e iniziano a correre veloci.  Eva compressiva si avvicina a nostra sorella, e in tono dolce le chiede:
“Bells, sorellina stai bene?”
“Si!” dice lei
“sei sicura?” chiedo io
“vuoi che chiami Jacob?” interviene  Eva.
“no…” dice lei
“Bells, credo che forse sia meglio riferire a Jacob…” inizio ma lei mi interrompe:
“No, più tosto… ho voglia di andare via per qualche giorno…!”
“cosa? E la scuola? E tutto il resto?” chiedo io
“Rikky non ho intenzione di rinunciare ai nostri piani… voglio solo trascorrere qualche giorno con mia figlia… a Mako o alla laguna! Lontana da loro…”
“ho capito hai bisogno di riflettere…”esclamo.
 
Spero che vi piaccia!
A presto Melody Potter. 

  
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