ALLORA!
BENTORNATI A QUESTA FIC!!!! Avevamo lasciato Ginevra e Blaise
chiusi nell’aula della McGranit perché la rossa
doveva scontare la punizione con Blaise come
supervisoreJ scoprirete un Blaise un po’ più profondo di tutte le Serpi in questo
capitolo J spero vi
piaccia J
I due si
avvicinarono alla cattedra, ove la professoressa si era seduta nel suo solito
comportamento glaciale e seppur efficiente
- allora
signorina Weasley…la punizione consisterà nel
risistemare lo sgabuzzino di quest’aula assieme al qui presente Gazza. Le sarà
vietata l’uso della magia. Quindi consegni pure la bacchetta al signor Zabini
- cosa??! Non ci
penso neanche!
- Signorina Weasley…le assicuro che poi le sarà restituita – confermò
la donna
Seppur con
grandi incertezze, la rossa diede la bacchetta a Blaise,
sotto lo sguardo della professoressa.
- Bene. Ora la
lascio alla sua punizione-
Ginevra, Blaise e Gazza furono lasciati soli.
La ragazza si
mise subito al lavoro, mentre gli altri due si guardavano in cagnesco.
Gazza non aveva
dimenticato lo scherzo del moro, quando due mesi prima aveva messo assieme ai
suoi compagni di Casa, una decina di bottiglie di Whisky Incendiario negli
archivi del suo ufficio per poi accendere un rogo con una candela.
- stupidi
ragazzini - mormorò il custode andando alla porta
Lasciò i due
ragazzi soli.
Blaise si sedette
comodamente sulla cattedra, lasciando penzolare le lunghe gambe coperte da
pantaloni di seta nera.
Si spostò un
ciuffo di capelli dalla fronte e osservò i movimenti della ragazza.
- Ginevra…abbiamo un discorso in sospeso
- non vedo dove
vuoi arrivare. Sono in punizione
- e io sono il
tuo supervisore. Se non hai presente cosa fa un supervisore ti illumino subito.
Deve riferire se la persona in punizione ha svolto correttamente il lavoro
assegnatole. Nessuno controllerà se le informazioni sono corrette o meno
Ginny si girò piena
di rabbia:
- intendi dire
che diresti alla professoressa che non ho svolto il mio compito?!!
Si avvicinò
pericolosamente alla cattedra, dove il bel moro era seduto.
- esattamente
- come osi dirmi
questo?! Come osi parlare così?! – si infuriò ancora di più Ginny
Vedendo che le sue parole sembravano vuote
alle orecchie del moro, i suoi occhi divennero scintillavano di indignazione.
- sei bellissima
quando ti arrabbi – mormorò il moro avvicinandosi alla rossa.
- non cambiare
discorso! – mormorò Ginny, un po’ impaurita
Le intenzioni
non erano chiare a nessuno dei due…
- cos’è questa
attrazione che provo per lei?? Sembra di avere un filo che mi attragga verso di
lei; verso la sua anima e verso il suo corpo; verso quegli occhi azzurri
scintillanti; verso quella bocca da baciare -pensò Blaise
La ragazza si
ritrovò ben presto la cattedra come ostacolo.
- non puoi più
fuggire ora.
Ginny lo guardava con
due occhi spaventati.
Non aveva
dimenticato la durezza dello sguardo del moro quando l’argomento era andato a
puntare sulla differenza dei loro due mondi,sul fatto dei Mangiamorte
e dell’ Ordine..
- non devi avere
paura di me, Ginevra
- come faccio a
non avercela?! Io…tu…
- cosa?- chiese Blaise piano, mentre le accarezzava i capelli lentamente.
Lei sbuffò,
scostandosi quasi immediatamente.
Blaise la guardò,
indeciso su che comportamento assumere:
- come devo
essere con lei? Dolce?oppure arrogante?
Ancora indeciso
si avvicinò nuovamente alla rossa, che nel frattempo aveva girato lui le
spalle.
- ah ah
Ginevra.. mai insegnato che non si volta le spalle a chi ti parla?soprattutto
se si tratta di una serpe??
La ragazza
osservava, cercando di rimanere calma, la pergamena posta sopra la cattedra.
- Non avevamo
bisogno di difenderci da delle serpi se non a parole, almeno fino a poco tempo
fa.
- Era un
passatempo molto divertente prendere in giro tutti i Grifoni, devo ammetterlo –
ridacchiò Blaise – ma ora è diverso
- Non lo è poi
molto. La scuola è sempre la stessa con i medesimi comportamenti tra Case. Solo
il mondo esterno è cambiato
- è come se Hogwarts fosse un mondo apparte –
confessò Blaise
- esatto. Qui
dentro sentiamo solo degli sprazzi dei disastri e della sofferenza che si vive
fuori, nel vero mondo
- Io credo che
anche questo sia il vero mondo – disse Blaise
indicando a braccia aperte, i muri di pietra della stanza – anche qui è reale,
è tutto vero, Ginevra
Appoggiò una mano
sulla vita della rossa.
- Lo senti il
calore della mia mano? – disse lui al suo orecchio
- si – mormorò lei
Blaise con l’altra
mano prese il lato del collo della rossa e avvicinò la testa alla sua in modo
che le fronti si toccassero.
- Le senti le
nostri fronti che si toccano? è tutto molto reale – e detto questo la baciò.