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Autore: Nami_Loves_Ruki    22/03/2012    3 recensioni
A me, come sempre, nessuno ha chiesto il parere. Non che io sia contrario, anzi, però gradirei avere voce in capitolo, dato che la casa è anche la mia e Takanori non è esattamente quello che si può definire un tranquillo e docile inquilino. Ma credo che dopo aver sopportato Aoi per ogni singolo giorno degli ultimi quattro anni, sarei pronto a tutto. Anche ad avere un petulante Ruki che scodinzola per casa.
Genere: Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Uruha-

[observe]

 

Sento che Ruki oggi è diverso, finalmente. Lo vedo deciso, sicuro di se, pronto ad affrontare Reita e a dirgli tutto in faccia, senza alcun ripensamento. Il suo viso è rilassato, quello tipico della sua quiete prima della tempesta, quello che, onestamente, non vorrei mai fosse per causa mia. È lo sguardo delle grandi, rare, occasioni in cui deve darci un taglio con qualcosa per sistemare questioni importanti. Non vorrei, perché la sua determinazione è sempre spiazzante, esplode all’improvviso e ti entra nelle ossa, io non potrei reggerla.

<< Kou, stasera me ne vado >> esordisce inaspettatamente, continuando a fissare la tv << Vado a fare le valigie >>

E così si alza dal divano, con la fretta di chi non vede l’ora di incominciare per finire presto. Va in camera e non lo vedo più, ma, lo so, di sicuro si sta guardando in giro, per decidere da dove cominciare.

Afferro il telefono di casa << Yuu >> chiamo il suo nome, dall’altro capo del telefono sento una risatina sommessa.

<< Lo so, è ora, vero? >> mi risponde, calmo.

<< Già. Fai le valigie e ritorna da me >>

 

-Ruki-

[no doubt]

 

Oramai è tutto chiaro. Nella mia testa ogni cosa è al suo posto e mi sento tranquillo, perché so che stasera andrà tutto al meglio. La paura di stamattina se n’è andata da un pezzo. Rimane solo un po’ di rammarico per aver stressato i miei migliori amici per un mio capriccio -uno dei tanti-, sicuramente il più azzardato di tutti.

Esco dalla doccia e afferro l’asciugamano. La radio del bagno, accesa su una stazione a caso, mi offre l’ascolto di “The LOVE SONG” degli LM.C, probabilmente perfetta in questo momento. Sorrido. Poi guardo l’orologio: sono le sette e mezza, non riuscirò mai ad essere pronto per le otto. Sorrido di nuovo. Ryo, tanto, lo sa.

Difatti, sono pronto per lasciare il bagno alle otto e un quarto. Raggiungo il salotto dopo aver raccattato le mie valigie in camera e trovo Reita ad aspettarmi in salotto, comodo, comodo, sulla poltrona << Sono arrivato puntuale alle otto, nonostante sapessi che non saresti stato pronto per uscire. Ne ho approfittato per fare un paio di chiacchiere con Uruha… >>

Probabilmente si riferisce anche a quel fatto << Ah >> rispondo, soltanto.

<< Il mio nano preferito ha fatto un po’ di casini, a quanto pare! >> mi sorride, e io faccio lo stesso.

<< Andiamo, bassista dei miei stivali! Ho fame >> poi continuo << Ah, e aiutami a portare fuori le mie cose, se no non ce ne andiamo più >>

Ce ne andiamo dopo aver salutato di fretta Kou, tanto lo rivedremo domani alle prove.

Il ristorante è sempre il solito e ci accomodiamo nel solito tavolo appartato, lontano dagli altri clienti e possibili fans.

Veniamo serviti quasi immediatamente e penso sia giunto il momento di chiarire la faccenda. Non sono agitato, né angosciato, le mie mani non tremano e il mio respiro è regolare. È tutto apposto.

<< Beh, io sono agitato, sai? >> comincia Reita. Non pensavo potesse rivelare una cosa del genere << Tu non lo sei, si vede chiaramente, ed è proprio per questo che io lo sono >>

<< Perdonami, non ho motivo di esserlo. E non dovresti neanche tu >>

<< Invece sì. Potresti dirmi di tutto in questo momento. Potresti dirmi “Ehi, Ryo, ti amo!” e io non saprei cosa fare, cosa risponderti. Ma, probabilmente, anche se dicessi “Ehi, Ryo, ti odio” sarebbe lo stesso >> sputa tutto così, evidentemente in ansia.

<< Allora proviamo >> gli dico.

<< A fare che? >>

<< Beh, io ti dico una cosa e vediamo che cosa mi rispondi, ok? >> non ricevo risposta << Ok, lo faccio >> è preoccupato e non voglio tenerlo sulle spine oltre << Però non mi interrompere >>

<< Ok… >>

<< Ti amo >> annuncio, sotto i suoi occhi smarriti << Ma non ti preoccupare. So che una cosa come questa non è possibile… Infondo, anche Aoi e Uruha ci hanno rinunciato, nonostante per loro un sentimento come questo sia reciproco. L’hanno fatto per la band e intendo farlo anch’io. Non voglio creare problemi, non più >>

È rimasto impietrito, ma è normale, lo sarebbe chiunque. Io sono talmente convinto che non ho avuto difficoltà a dire quello che ho detto, anche se ora mi sento un po’ vuoto. Era una cosa che mi riempiva l’anima ed essermene liberato così in fretta mi ha lasciato uno spazio enorme da dover colmare con la sua risposta. Che, come previsto, non arriva << Non devi rispondermi per forza, vorrei che non ci pensassi >>

Alza di scatto gli occhi dal suo piatto di sashimi perfettamente integro << Come potrei non pensarci, Taka? Non dire stupidaggini. Però, ora non ho niente da dire >>

Annuisco e gli sorrido << Direi che possiamo cominciare la nostra cena >>

<< Sono d’accordo. Buon appetito, nanetto >>

Per tutto il resto della serata passata al ristorante, ho cercato di intrattenere discorsi del tutto fuori tema dall’argomento principale. Anche se penso che sia stato al centro dei pensieri di entrambi << Andiamo a casa, Reikun? >> gli chiedo, quando il pasto giunge al termine.

Fuori dal ristorante, un vento freddo mi investe facendomi rabbrividire << Peccato… >> sussurra il mio bassista, senza andare oltre.

<< Cosa? >>

<< Peccato che faccia questo freddo, volevo portarti in un posto… >>

<< Va bene, sai? Guarda che non muoio mica per qualche grado in meno della norma! >>

<< Non ne sarei tanto sicuro! >> sogghigna. Vuole sempre farmi arrabbiare, ma stasera sono immune << Dai, andiamo >>

Le luci della città mano a mano si fanno meno invadenti. Il centro è ormai lontano da un pezzo. Mi pare di conoscere questa parte di Tokyo << Reita, ma qui… >>

<< Sì. Allora di qualcosa ogni tanto ti ricordi! >> intanto, parcheggia l’auto.

<< Non fare lo scemo! Come potrei dimenticarmene! >> questa, comunque, non me l’aspettavo.

Mi sta portando nel parco in cui usavamo trovarci con la nostra vecchia band, prima di andare alle prove. Prendevamo una bibita fresca al chiosco e ce la gustavamo in riva al laghetto, tra un discorso idiota e l’altro.

<< Mi piace questo posto. Mi è dispiaciuto non venirci più… >> senza neanche pensarci, percorriamo insieme la stessa strada di un tempo, quella per raggiungere la panchina più solitaria di tutte.

<< Chissà perché avevamo deciso di starcene sempre qui… >> pronuncio, mentre mi accomodo sul legno malconcio.

<< Sicuramente, sarà stato un tuo capriccio >>

La quiete di questo posto mi affascina. Non pensavo potesse essere tanto rilassante stare qui di sera, ad osservare il cielo notturno illuminato da tutte quelle stelle… L’acqua immobile restituisce un riflesso perfetto della volta celeste. E, anche se questa parte di parco non è illuminata artificialmente, riesco a scorgere perfettamente il viso di Reita, sereno, in contemplazione anch’esso di questo angolo di tranquillità.

Si volta è incrocia il mio sguardo << Che hai? >> fatico un po’ a trovare il motivo di tale domanda.

Qualche lacrima mi bagna il volto e le asciugo in fretta << Non lo so, sarà che mi sono emozionato… >>

… O che la sua espressione così distesa mi abbia colpito a tal punto.

<< Penso che ti meriti una risposta come si vede >> sentenzia << e penso anche di volerti baciare >>

<< Ora mi sento un po’ triste… >> abbasso gli occhi sulle mie mani. Non ci voleva, adesso sto tremando e spero sia il freddo pungente.

<< Perché? >>

Sospiro profondamente e punto lo sguardo dritto davanti a me << Perché ora che lo so, non ci penserò due volte a baciarti. Però, non so bene il perché, farei meglio a non farlo >>

<< Taka, io la penso così: credo che l’impulso debba prevalere su tutto il resto. Non voglio avere addosso il peso di qualcosa che non ho fatto o detto >>

E le nostre labbra sono strette in un bacio passionale. Non avrei avuto un motivo valido per non lasciarmi andare. Un bacio contribuirà a renderci più vicini, non potrà farmi star male, di certo. Un bacio è sufficiente, non c’è bisogno d’altro, un bacio così non necessita di spiegazioni, un bacio che è fatto da sentimenti puri, non ha un secondo fine, non è l’inizio di niente, la fine di nient’altro, un bacio che non è un attimo, che non è interminabile, che non è troppo o troppo poco, che non è malinconico, non è lussurioso, è un bacio e basta. È perfetto.

Stringo forte la sua mano posata sulla mia guancia accaldata. Un bacio e basta, però sono arrossito, il cuore mi batte forte, la mia mano trema ancora, la mia bocca non vuole più staccarsi da quella di Ryo, il mio corpo vorrebbe spingersi oltre… io dico che così è come voglio che sia. Non mi sento deluso quando i nostri visi si allontanano, senza dir niente, ci guardiamo per un po’, sorridiamo.

Un lasso di tempo troppo breve per capire tutto quello che ho provato. Ma non importa.

Ce ne andiamo da quel luogo, che rimarrà tacito conoscitore del nostro gesto.

Ryo mi prende per mano, come a dirmi che per me ci sarà sempre.

Adesso è davvero tutto apposto.

 

 

***************************

Note dell’autrice:

due aggiornamenti in un giorno, quasi mi viene da piangere.

È stato un parto, avevo in mente una cosa e ho dovuto scriverla. Spero abbiate apprezzato.

L’unica precisazione che voglio fare è sul bacio tra i due. I pensieri confusi di Takanori ho cercato di renderli mettendo in un’unica, lunghissima, frase tutto quello che gli passava per la testa (o che passava per la testa a me xD). Quindi, niente punti, solo virgole che non fanno ben intendere il tutto, ma è fatto volutamente. Volevo che entraste nella sua testa e non nel momento fisico.

Beh, ditemi se ho reso l’idea!

Ringrazio Ninni_Chan e la mia Denki Garl per aver recensito il chap precedente.
Ringrazio anche irtechi, j Gates, LADY_youkai, Ninni_Chan, Sasha22, Sebas__chan, shadowhuntersNihal, sicklymess , StrixOfNebula per aver messo la mia fic tra i preferiti, un bacione a tutti voi che seguite la storia!

Consiglio l'ascolto di "The LOVE SONG" degli ellemmeccì. È tra le mie preferite.

^^Nami loves u^^

   
 
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