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Autore: sheneedsthem    22/03/2012    34 recensioni
SOSPESA
Se c’è una cosa che amo di Londra, è la pioggia.
Quelle piccole gocce d’acqua che cadono imperterrite sull’asfalto, sembrerà strano, ma mi rilassano. Il loro rumore è musica per le mie orecchie. Ed amo l’odore che si cela dietro alla tempesta, della quale nessuno riesce a percepire la bellezza.
E’ fantastico starsene al riparo, magari con una cioccolata calda, e vedere la gente che corre da una parte all’altra cercando di coprirsi sotto i cornicioni dei negozi o dei palazzi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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Sophie.

Mi trovavo in una delle situazioni più imbarazzanti che mi fossero mai capitate in tutta la vita. Ero accanto ad un ragazzo esteticamente perfetto, con dei capelli ricci e castani, riuscivo perfino a perdermi nei suoi meravigliosi occhi azzurri che avrei fissato per ore ed ore senza mai stancarmi, un sorriso da mozzare il fiato; e caratterialmente dolcissimo, almeno con me. Ed io? La solita ragazza reputata, all’apparenza, ‘figa’ da una botta e via, ma nessuno si era mai preoccupato di fare un discorso serio o anche solamente scambiare due chiacchere con me, senza saltarmi addosso alla prima uscita. Ma lui, non l’aveva fatto.
- Bene bene, cosa vedo qui? Tomlinson e la sua nuova conquista. – uscì dal bancone per raggiungerli ed io rimasi da sola a servire i clienti.
- Tecnicamente mi ha già “conquistato” – fece il segno delle virgolette, era suo solito accompagnare le parole ai gesti per rafforzare il concetto, - tanti anni fa. Ci conosciamo da quando avevamo due mesi, eravamo compagni di pannolini. – spiegò lei, ridendo.
- Non c’è bisogno di dare questi dettagli. – disse il ragazzo, imbarazzato.
- E vi siete rincontrati adesso? Proprio qua? – continuò Harry, con un’espressione felice e curiosa.
Mi piegai due secondi per mettere tre libri in una busta e finire di servire una ragazza, quando mi rialzai e mi trovai davanti un signore più grande di un armadio, così mi sporsi un po’ per continuare a vedere cosa stessero facendo gli altri.
- Enchanteé. – si piegò appena per riuscire ad afferrarle la mano e baciarla.
- No! – mi venne spontaneo urlare, ma lievemente per cercare di non farmi sentire, anche se con la giusta carica emotiva.
- Cos’è successo? Ti serve una mano? – chiese Eleanor, alzandosi leggermente dal braccio del divano, ma fu fermata dalla mano del ragazzo accanto a lei ed il mio rifiuto.
- No niente, non preoccuparti. Tra… - mi girai a guardare l’orologio sopra lo scaffale dietro di me, - dieci minuti stacco e andiamo a casa. -
Piegai la testa facendo l’indifferente, per poi tornare a lavorare.
- Di già? Se dopo non avete niente da fare, possiamo uscire tutti insieme, giusto per fare qualcosa dai. – piagnucolò l’amico di Harry, che avevo sicuramente già visto, ma non ricordavo dove, né tantomeno il nome.
- Per me va bene, a te? – Eleanor si girò verso di me in cerca di un cenno d’approvazione, ma ero esausta e non ce la facevo affatto.
- Non lo so, non me la sento, sono stanchissima. Magari un altro giorno. - cercai di comunicarle la mia risposta, mentre altri clienti davanti a me lo impedivano, facendo slalom con la testa.
- Non ho sentito. Allora, è un ‘sì’? -
- Sì sì, va benissimo. - 
Avrei voluto ucciderla.

- Quattro biglietti per… ehm, che vediamo? – mi girai verso gli altri per una risposta.
- Quello lì è comico, poi ce ne sono due horror e boh, gli altri non so di cosa parlino. – disse Harry, lasciando gli occhi incollati allo schermo dietro la cassiera.
- Che ne dite di ‘Titanic’, in 3D? Dovrebbe essere ancora più bello. – propose Eleanor entusiasta, divenuta triste a causa delle nostre tre occhiatacce mortali. – Okay, escludiamolo. Ma solo perché ci siete voi due, altrimenti sarei andata da sola e vi avrei lasciati qua. -
- Oh ma che cara questa ragazza. Non ci vuole abbandonare come cani randagi. – esclamò il ragazzo con una faccia da ebete alquanto divertente che non potè impedirmi di ridere, e avvolgendo il braccio intorno a Eleanor, quasi per stritolarla.
- Comunque io sono Sophie, non ci siamo mai presentati. – non gli porsi la mano per rendere la cosa meno formale, mi limitai ad un sorriso accennato.
- Louis Tomlinson al suo servizio. – schioccò con il piede sul pavimento stile tip tap e si portò la mano alla nuca, come fosse un militare.
- Non ci far caso, è sempre così stupido. – mi sussurrò Harry all’orecchio, facendomi un lieve solletico sulla pelle. In genere non lo sopportavo, mi portava a ridere ad alta voce rendendomi ridicola davanti a chi mi stesse vicino, ma il suo era piacevole. Lo avrei subito altre migliaia di volte, cercando di riuscire a sentire il suo magnifico profumo, di nuovo.
Non riuscii a dire una parola, così mi limitai a sorridere, mentre lui si distaccò per tornare come prima. – Allora, che avete deciso? Quale film vediamo? -
- Per me vanno bene tutti, basta che mangiamo i popcorn. – disse Louis imbronciato, molto simile ad un bambino piccolo.
- Lei che ci consiglia? – mi girai verso la cassiera, sorridendole per addolcirla un po’. Il suo nervoso, a causa nostra che sostavamo lì davanti paralizzando l’intera fila senza sapere cosa guardare, si poteva notare da minimo due chilometri.
Dopo la sua ‘illuminazione’ su cosa vedere, pagai e ci dirigemmo verso l’entrata della sala 3, dove c’era una ragazza con poca voglia di lavorare a quanto sembrava.
Le porsi i biglietti e, con la testa piegata e l’aria stanca, li strappò in due e ci diede la parte che sarebbe rimasta a noi.
- Aspetta un attimo. – mi girai, credendo stesse chiamando me, ma vidi che prese il mento di quella ragazza acida e, con uno sguardo felice, un sorriso gli si stampò in faccia. – Ashley? Ashley Miller? – disse con voce titubante.
- Non ci credo, Harry! – lei, magicamente, sorrise insieme a lui e gli si catapultò addosso, abbracciandolo.
Scusa, ma queste confidenze? pensai.
Credevo fosse una sua cugina di un lontanissimo grado e quindi ricordava a malapena il cognome, oppure erano stati in classe insieme al liceo. Magari anche fidanzati in un’altra vita, o forse ero solo io che immaginavo subito il peggio, giungendo a conclusioni affrettate.
- Ragazzi, lei è… - si fermò un attimo continuandola a guardare e sorridere come un imbecille. – Ashley, una mia ex ragazza, ma siamo ancora ottimi amici. -
- Quanto sarà passato? Due anni? E’ incredibile. – esclamò lei.
Continuavano a guardarsi negli occhi e potevo nettamente percepire la loro felicità, senza che dicessero nulla.
Io rimasi pietrificata dietro di lei, fissandoli stupita. Era molto simile a me come fisionomia, ma la trovavo mille volte più stupenda. Perché dopo di lei, o forse altre decine di ragazze meravigliose, si comportava così gentilmente con me e mi faceva capire che sarebbe potuto nascere qualcosa tra di noi? Perché non mi aveva liquidato subito? Perché continuavo a farmi queste cazzo di domande inutili?
- Vi lasciamo un po’ da soli, noi andiamo… - Louis si girò per cercare una scusa, poi accompagnò le parole con un gesto del braccio, esattamente come era solito di Eleanor, - a prendere i posti. -
Loro due entrarono in sala, mentre io rimasi là, ancora impalata come una stupida; poi qualcuno tornò indietro e mi prese di colpo il braccio, non lasciandomi nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo. Mi ritrovai dentro la sala, inciampando tra un ammasso di pop corn e l’altro e bibite appiccicose rimaste a terra.
- E’ presto, devono ancora finire di pulire. Usciamo, per favore. – lanciai un’occhiataccia ad Eleanor, che voleva chiaramente rimanere con Louis, ma non le diedi molta importanza.
- Scusaci un attimo, cose da donna. – gli sorrise, poi mi spinse velocemente verso la porta, senza uscire. - Vorresti dirmi che preferiresti tornare da quei due a guardare come flirtano?! – fu secca, dritta al punto, dritta al mio cuore.
- Sì… cioè, no no. Solo per… vedere. – risposi titubante, aggrappandomi agli specchi. In realtà, avrei solo voluto sapere cosa si sarebbero detti o se fossero stati in imbarazzo davanti a me. Volevo spiarli, insomma.
- Vedere esattamente cosa?! Tu che stai male per un deficiente come lui? – alzò la voce e notai Louis che si girò di scatto, senza capire a cosa ci stessimo riferendo.
- Cosa dovrei fare? Andare lì e portarglielo via senza un motivo? -
- No, potresti baciarlo direttamente. -
- Ti sei completamente impazzita, forse è quel tipo che ti fa un brutto effetto. – lo indicai, senza farmi notare, con un accenno del mento.
- ‘Se vuoi una cosa, prendila’ era scritto sul tuo oroscopo. -
- E sentiamo: da quando leggi l’oroscopo? Il mio, poi. -
- Ti vorrei ricordare che siamo dello stesso segno e due più due fa quattro. -
- Non ti seguo. -
- Non importa. Vai lì e fatti valere, donna. – mi spinse, di nuovo, facendomi uscire definitivamente dalla sala.
Visto che Harry e la-ragazza-di-cui-non-ricordavo-il-nome-e-nemmeno-m’interessava si trovavano proprio sulla porta, smisero di parlare e feci una delle mie solite figuracce.
- Ti serve qualcosa? – chiese lei, con aria scorbutica. Se non fosse stato per lui e le altre trenta persone in quella sala, giuro che le avrei spaccato quella faccia da cazzo che si ritrovava.
La ignorai e mi girai verso di lui. – Volevo solo dirti che… sì, beh, che siamo alla fila 11. Ti aspetto lì. – rimasi lì ancora per qualche secondo, fissando a terra dall’imbarazzo e dalla vergogna. Poi m’incamminai per rientrare in sala.
- Non è un tantino appiccicosa? Siete fidanzati? Perché davvero non capisco cosa ci trovi in lei. – la sentii blaterare alle mie spalle, letteralmente. Ma chi si credeva di essere quella bambolina ossigenata da quattro soldi? La Madonna scesa in terra? Avevo sopportato abbastanza, troppo per i miei gusti.
Tornai indietro e, con molta nonchalance, baciai Harry.



my space:
I'M ALIVE! e.e
ci ho messo tanto anche per questo capitolo e vi chiedo umilmente scusa, anche perché ormai uno fa più schifo dell'altro. çwç vorrei comunque ringraziarvi di cuore per tutti i complimenti e le magnifiche recensioni lkdxgjnfxdklfj. *-*
ah, potreste passare a leggere e magari recensire questa storia? 
You should let me love you (ho incorporato il link, basta cliccare sopra) è della mia migliore amica, sono solo tre capitoli daaai. *occhioni dolci* vi sarò ancora più grata se lo farete. 
  
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