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Autore: Caster_Gamer    22/03/2012    3 recensioni
Cosa accadrebbe se nella vecchia casa della Darling abitasse un'altra famiglia? E se questa famiglia fosse attuale? E se una componente è una ragazza di 14 anni che non crede più nelle favole? Peter la verrebbe a prendere per dimostrargli la sua esistenza?
Anche Capitan Uncino avrà avuto una famiglia che è continuata nonostante la sua assenza...e se il suo pro-pro-pro nipote verrebbe a reclamare qualcosa che il Capitano ha?
E i Bimbi Sperduti devono essere per forza tutti "bimbi"?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incomprensioni.

Lui le afferrò le spalle non resistendo più. Teneva tutto dentro ormai da troppo tempo e finalmente aveva ammesso a se stesso che era innamorato...Sì, lui amava Alexandra Jessica Watson.

E sicuro le dette un bacio.

Lo ammetto...sono geloso.”

La lasciò di sorpresa, non si aspettava una mossa simile.

Stava in punta di piedi tremante, come se stesse per cadere, ma lui la teneva ed Alex sapeva di essere al sicuro...

Rimasero in quella posizione per molto tempo fino a quando lei non sgranò gli occhi e preparò la mano per schiaffeggiarlo ma lui la fermò facendola così spostare

<< ...Perché l'hai fatto?! >> gridò con tutta la voce che aveva in gola

<< Perché sono innamorato. >> rispose tranquillo. La ragazza indietreggiò portando la mano alla bocca. Udirono un tuono, ma entrambi non ci fecero troppo caso.

<< Non...non può essere! Tu mi odi! >>

<< Io? Forse tu odi me! Anzi...è certo... >> guardò il terreno abbattuto

<< Ma... >> strinse i pugni abbassando la testa << Non è vero che ti odio. >> mormorò sotto voce

<< Davvero? >> chiese stupito guardandola nuovamente in viso

<< Beh...non troppo diciamo... >>

<< So che non provi i sentimenti che provo io ma dovevo! Dovevo farlo prima di scoppiare! Non potevo più prendermi in giro. >> spiegò avvicinandosi a lei

<< Cosa vuoi dire? >>

<< Che è da troppo tempo che mi ripeto di non essere innamorato di te ma...in fondo so che è vero. So che quando sei con Peter in me scaturisce qualcosa che...che non so spiegare bene! >>

<< Sei geloso? >>

<< Sì! Odio quel Pan e questo posto! >>

Sei dolcemente geloso.”

<< Sai anche a me è capitato di far finta di nulla davanti a dei sentimenti forse più grandi di me che non ero riuscita a comprendere...però forse adesso ci sono! So qual'è la risposta alla grande domanda che da tempo mi ponevo! >> disse felice e sollevata

<< Cioè parlare a Pan di ciò che provi? >> chiese a denti stretti

<< No idiota! >> si avvicinò a lui dandogli un bacio sulla guancia << La domanda che mi pongo è se troverò mai il vero amore ormai raro...e la risposta sei tu. >> lo abbracciò stringendolo forte ma lui l'allontanò

<< Dici così solo perché hai provato il brivido del primo bacio! Se ne daresti uno a Pan quello sarebbe il più bello per te! >>

<< No invece non sarebbe uguale o migliore...ma peggiore! Quello che ho provato l'ho provato perché... >> si fermò di colpo ed abbassò la testa << perché ti amo... >> .

Lui sobbalzò e sorrise, poi però ricurvò le labbra scuotendo la testa

<< Vorrei tanto che fosse così ma so che non lo è...quindi per favore, dimentica tutto. >>

<< Come puoi chiedermi di dimenticare?! >>

<< … >> non le disse niente scrollando solo le spalle.

<< Sai, hai ragione. >> mormorò stringendo i pugni << Io non ti amo, io ti odio Mark. TI ODIO! >> e urlandogli quelle ultime parole scappò via senza ascoltare nessuna scusa o ragione da lui.

 

Corse fino a quando non cadde a terra piangendo. Il terreno era bagnato, infatti non si era accorta della pioggia che aveva cominciato a cadere rapida e tagliente.

Tuoni e lampi si facevano sentire e lei non aveva mai passato una bufera in una foresta...ed era sola in quel momento. Abbandonata a se stessa perché agli altri non importava di lei, l'avevano solo usata a loro piacimento per quali scopi poi?

Si riparò sotto ad un albero ed appoggiando la schiena al tronco portò le gambe al petto senza smettere di piangere.

Goccia dopo goccia, come la pioggia...o forse scendevano più rapide.

Poi lo sentì.

<< ATTENTA! >> una voce maschile piuttosto familiare ma che in pochi secondi le fu difficile riconoscere. Udì un tuono e poi vide il fulmine posarsi sull'albero tagliandolo a metà.

Si accovacciò a terra ma dopo neanche il tempo di farlo venne trascinata via ritrovandosi così caduta sopra a qualcuno.

<< Bisogna stare sempre attenti con te... >> ansimò quel qualcuno << eh? >> continuò poi facendo un ultimo respiro divertito prima di distendere la testa.

Alex si aiutò ad alzarsi con le mani e vide che sotto a lei stava sdraiato un ragazzo dai fradici capelli neri ed il braccio con un enorme taglio

<< Ryan! >> urlò preoccupata scuotendolo. Poco dopo lui si mise seduto e la guardò

<< Stai bene? >> le chiese

<< Grazie a te! E tu? Tutto apposto? >>

<< Sì figurati...Ahi! >> si toccò la lunga ferita che aveva al braccio

<< Ti fa male? >>

<< Nulla di grave, è solo un po' di bruciore che >>

<< Solo un bruciore?! >> lo interruppe << Adesso non fare l'eroe e lascia che mi occupi del tuo braccio... >> si guardò attorno vedendo la fascia bianca che aveva attorno al dito del piede e slegandola la legò al contrario al braccio di Ryan

<< Non mi copre molto... >>

<< Lo so ma è tutto quello che avevo! Comunque devi curartela...tuo zio saprà sicuramente come guarirti la ferita no? >>

<< Beh sì...vuoi venire con me? >>

<< ...Eh? >> fece indietreggiando con le mani

<< Ti ho chiesto se vuoi >>

<< Ho sentito la tua domanda! E la risposta è no! >> urlò balzando in piedi

<< Ma non hai dove andare! >>

<< Cosa? Ma che dici io... >> si fermò ricordando cos'era successo precedentemente

<< Dormirò nella foresta, che sarà mai una notte al fresco? >>

<< Una notte di bufera al fresco? Te lo dico io, una bella polmonite e dato che non sai come curarla qui diventerà febbre alta e infine morirai. >>

<< Iettatore! >> si voltò dall'altra parte mettendosi a braccia conserte << Io me ne vado. >> disse infine facendo per andarsene ma lui le afferra il braccio e trascinandola a se la prende in braccio

<< Invece vieni con me. >> le disse andando verso la nave

<< Cosa?! No te lo scordi! >> cominciò a dimenarsi fino a farlo urlare dal dolore

<< Il braccio! Ma sei scema?! >>

<< Scusa...ma tu mi rapisci! >>

<< Che... >> cominciò a ridere sonoramente quasi piangendo << Ma come? Io ti porto al caldo con me e tu ti lamenti? >>

<< Al caldo? Con te? >> Alex arrossì coprendosi poi il viso con le mani << Non voglio stare al caldo con te! >> urlò riprendendo a dimenarsi

<< Io però sì... >> mormorò lui senza cedere al dolore della ferita del braccio e portandola così fino alla nave dello zio Giacomo.

 

Una volta tornato a bordo si diresse con lei in braccio fino alla stanza dello zio ignorando i fischi che i pirati lanciavano alla ragazza facendola vergognare come mai le era accaduto.

Entrando vide lo zio con la testa sul tavolo e l'uncino infilzato ad esso

<< Abbiamo ospiti zio. >> disse attirando l'attenzione del riccio

<< Di chi parli? >> chiese stupito ed alzando la testa la vide. Si alzò e avvicinandosi a lei fece un breve inchino col busto

<< Buonasera signorina, ho sentito parlare di voi ma non credevo che sareste arrivata fino alla mia...nave! >> esclamò con estrema gentilezza

<< In effetti neanch'io... >> guardò storto Ryan che la lasciò scendere

<< Volete qualcosa da mangiare? >> chiese porgendole un vassoio con sopra del cibo avariato che sembrava tanto essere pesce

<< ...Sono apposto grazie. >> rispose tappandosi il naso

<< Capisco che questo posto non è adatto a voi ma potete restare quanto volete! >>

<< Che gentile... >> si passò una mano sulla nuca facendo un sorriso visibilmente forzato

<< Come mai siete tutta bagnata? Ryan prendi una tovaglia per asciugare questa povera e bella signorina! >>

<< Torno tra un minuto. >> rispose di malavoglia uscendo dalla stanza.

Capitan Uncino la fece sedere su una sedia di legno accanto al pianoforte che stava di fronte a lui

<< Potrei sapere come mai voi vi trovavate tra le braccia di mio nipote? >>

<< ...Non sono stata certo io a chiederglielo e poi...beh stavo piangendo sotto un albero quando mi ha salvato dal suo crollo... >>

<< E perché questi bei occhi piangevano? >> chiese cominciando a suonare

<< Ecco...Mark...Peter... >>

<< Peter?! Parlate forse di Pan? >>

<< ...Sì ma...non era per lui che piangevo...in realtà se solo lui non fosse venuto quella notte adesso starei a casa davanti al camino tranquilla... >>

<< Come sarebbe a dire? >>

<< Beh... >>

Non farti ingannare, sai com'è in realtà e non puoi cadere nel suo tranello!”

ma non ascoltò quel suo pensiero e raccontò ogni cosa ad Uncino che con la musica di sottofondo ascoltava attentamente per sapere qualche informazione essenziale.

 

 

 

 

 

Nota dell'autrice: Salve! Scusatemi per il ritardo ma sono stata un intero giorno senza occhiali perché dovevano essere aggiustati e (si purtroppo li porto) ho avuto il corso di matematica (del tutto noioso). L'importante è che adesso ho aggiornato! Anzi...l'importante è il vostro giudizio quindi fate presto a recensire!!

  
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