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Autore: chiupetta    23/03/2012    9 recensioni
Scrutai il mare nero centinaia e centinaia di volte al secondo, pur di trovare quella stella, quella stella tanto birbante da far capolinea nell’atmosfera terrestre.
Tanto stupida da voler consumarsi nell’impercettibile.
E finalmente arrivò.
Chiusi gli occhi e…
“Desidero che la mia vita cambi totalmente, desidero di poter essere un’altra ragazza, una qualunque, che non sia io.”
..Ma in quel preciso attimo, solo un’altra ragazza stava esprimendo lo stesso medesimo desiderio..
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scelta di un domani.

Cap.12

 

 

 

 

 

Eley's chapter.

 

Mi guardavo attorno.
La stanza era illuminata solo da una fioca luce bianca, che impercettibilmente mi offuscava la vista.
Accanto a me due lettini vuoti, precisamente identici al mio.
Aprì gli occhi.
Ero pronta, l'avrei fatto.
Sei pronta?” mi disse Mandy, mia madre, o meglio dire la madre di Selena.
Pattie invece stava silenziosa su una poltrona a contemplare il cellulare.
Che avesse avvisato Justin? Probabile ma me ne sarei fatta una ragione, più che buona aggiungerei.
Credo di sì.” annuì abbattuta.
Devo farlo.” continuai fissando un punto indefinito.
No che non devi.” parlò questa volta Pattie, avvicinandosi e accarezzandomi la mano, come segno d'affetto.
Aveva ragione: non ero costretta.
Ma se per qualche segno del fato, io e Selena ci fossimo riappropriate dei nostri corpi, questo sarebbe stato l'errore più grande della sua vita.
E per quanto non mi interessasse, non sarei mai stata capace di farle un simile gesto.
Cosa avrebbero detto i suoi fans? E quelli di Justin? Sarebbe successo il cataclisma, e non potevo di certo permetterlo.
Non farlo.” aggiunse Mandy guardandomi serena.
Scossi la testa increspando le labbra.
Come vuoi tu.” rispose così al mio gesto.
Guardai per l'ultima volta la finestra, fuori pioveva e il cielo era scuro, quasi pumbleo, lo dominavano solo grandi ed imponenti nuvole color grigio cenere.
Infine il dottore spuntò dalla porta, appoggiando la schiena allo stipite, dando un rapido sguardo alle persone presenti, per poi soffermarsi sulla sottoscritta.
E' ora.” accennò un segno d'incoraggiamento.
Guardai per l'ultima volta le due donne dinanzi a me.
Cercai di rassicurarle con piccoli sorrisi, prima uno, poi l'altro, ma non bastavano, soffrivano come se fossero al mio posto.
Probabilmente l'unico loro desiderio era di riportarmi a casa, e farmi vivere una vita più che felice, senza Justin.
Senza Justin.” ripetei combattuta tra me e me.
Sentì poi il lettino spostarsi e muoversi verso la porta, in direzione della sala operatoria.
Arrivati in corridoio udì parlottare, mi sporsi leggermente, discutevano silenziosamente sul da farsi.
Questo tipo di operazione è sempre un rischio. Può comportare infezioni, quindi ci metteremo tutto il tempo necessario, stia tranquilla.” di rimandò dei singhiozzi tagliarono l'aria.
Facendomi coraggio chiusi gli occhi, intravedendo quel buio semi piacevole.
Percepì per la seconda volta il lettino rullare sul pavimento, -calcolando che i metri da percorrere fossero pochi- poi fermarsi, e un rumore secco di una porta penetrò nelle orecchie.
Selena ora ti faremo la nestesia.” una voce femminile mi cullò, subito dopo avermi penetrata con la siringa.
Dopo pochi minuti avvertì le braccia stringersi, avvicinarsi al corpo, costrette da varie cinghie, e lo stesso per le gambe.
Quando poi rilevai le vene atrofizzarsi, come se si stessero spegnendo, mi lasciai andare, dando alle tenebre tutto lo spazio che pretendevano.

 

*

 

Justin's chapter.

 

Non può abortire è ridicolo!” urlavo da svariate ora la stessa identica frase, aggiungendo di tanto in tanto qualche auto considerazione, in fondo sapevo che la colpa era mia.
Solo e soltanto mia.
Mi alzai per l'ennesima volta, percorrendo in tondo uno spazio tra la sedia e le valige, che accuratamente Kenny aveva sistemato per trattenermi seduto.
Smettila di lamentarti o sarò costretto ad ucciderti.” sbottò massaggiandosi le tempie.
Siamo bloccati in aeroporto da quasi tre ore, come pensi che riuscirò ad arrivare in ospedale in tempo?” lo guardai convincente, cercando di riportarlo alla realtà.
E chi ha detto che tu debba arrivare in tempo?” come previsto mi diede poco conto, davvero di conforto, e pensare che di bodyguard migliori di lui ne potrei avere a palate, se solo lo volessi.
Kenny ma tu non capisci! Lei non può abor-” mi interruppe schioccando la lingua al palato, quasi come cenno di disapprovazione.
Vuoi che ti sentano i paparazzi?! Guarda lì -mi indicò puntando il dito- è pieno zeppo di tizi armati di Reflex, ora vuoi smetterla prima che ti prenda a calci?” mi guardò serio.
Ripresi a camminare in tondo, creando passo dopo passo dei cerchi immaginari, cercando di prestare la massima attenzione ai voli.
Stupidi, stupidissimi voli del cazzo.
Sarei dovuto essere ad Atlanta già due ore fa e invece sono bloccato qui, a Los Angeles, con i paparazzi e le fans che sbraitano a poche decine di metri.
Di male in peggio direi.
E come se non bastasse, urtai accidentalmente la valigia, che fece cadere di rimando le altre posizionate su di essa a mo' di pila, e così fui esposto anche dall'altro capo dell'aeroporto, dove provenivano maggiormente le urla.
E furono proprio quest'ultime a darmi l'ennesima conferma.
La barriera è andata, grandioso!” imprecai contro le valigie sparse ormai per tutto il pavimento.
Justin! Oh mio dio è Justin Bieber!” fece il versaccio Kenny, ancora appollaiato sulla sedia d'attesa.
Risi di gusto, confrontando e asserendo che non era poi tanto diverso dalle mie fans.
I controllori, vedendo tutto quel baccano nei paraggi, e dopo aver constatato che in aeroporto fossi presente io, posizionarono delle transenne poco distanti da me e Kenny.
Ma quando poi osservai una ragazza e un uomo venire all'incirca verso la mia direzione, dopo aver sorpassato con mio grande stupore le barriere, mi spostai con il bacino, cercando di percepire su cosa vociferassero.
La ragazza e l'uomo erano in compagnia di un assistente di volo, che con aria affannata e superiore gli camminava a fianco.
Vorranno un autografo.” ammiccai a Kenny, che di rimando mi fece un 'ok' alzando il pollice.
Ma quando fui superato dai tre mi bloccai.
Hai sentito anche tu?” mi si illuminarono gli occhi.
Proprio come quando un bambino riceve la sua caramella, in segno di ricompensa.
Che cosa?” domandò Kenny perplesso.
Iniziaa camminare a passo svelto, udendo le urla amplificarsi sempre di più.
Più mi allontanavo e più le grida squarciavano l'aria, tagliandola e graffiandola come fossero artigli.
Ciao sono Justin Bieber.” misi una mano sulla spalla della ragazza, facendo voltare come da me previsto.
La sua espressione era tranquilla, pacifica.
I capelli color castano le incorniciavano il viso illuminandolo, e i grandi occhi blu sembrassero quasi parlassero al posto suo.
Rimasi secco alla vista di quest'ultimi.
Oh... e così tu saresti Bieber.” sul viso le apparve un sorriso sghembo.
Non sei mia fan.” pronunciai quelle parole con un pizzico di delusione.
Direi proprio di no, quindi ti saluto.” voltò i tacchi, riprendendo a camminare, dandomi nuovamente le spalle.
Decisi di agire dall'altro lato, o avrei perso una preziosa occasione, che difficilmente mi si sarebbe ripresentata.
Feci voltare con le stesso medesimo gesto l'uomo che le stava accanto, probabilmente il padre.
Salve sono Justin Bieber.” sorrisi carinamente.
L'uomo si fermò, ricambiando -di colpo- emozionato il sorriso.
Mi afferrò con foga la mano, stringendola e scuotendola in segno di saluto.
Ce l'avrei fatta.
Martina guarda chi c'è!” urlò alla ragazza, senza staccare un secondo il suo sguardo dal mio.
Lo so papà.” sbuffò lei, incrociando le braccia al petto.
Non fare la maleducata e saluta.”
Ciao.” finse spudoratamente un saluto amichevole.
Senza convenevoli decisi di parlare, o non sarei salito su un aereo prima di sera inoltrata.
Signore ho sentito la vostra conversazione, avete un Jet privato giusto? Andate ad Atlanta vero?” chiedi tutto d'un fiato, aspettando un 'si' come risposta.
Certo ragazzo! Hai bisogno di un passaggio?”
Io e la mia guardia del corpo abbiamo un'importante questione da sbrigare, e ci chiedevamo se potesse aiutarci.” asserii con voce persuasiva.
Certo che si! -sorrise a trentadue denti- Jhon vai a preparare l'aereo, abbiamo due passeggeri in più.” ordinò rivolgendosi all'assistente di volo.
Ma papà..” tentò di contraddirlo la ragazza.
Che palle oh, proprio ora ne dovevo incontrare una così?
Non poteva, che ne so, stare a casa a scopare con il ragazzo?
Sempre che ce l'abbia poi, anche se il contrario mi sembra parecchio improbabile, troppo bella per essere single.
Ritornai alla realtà, ripromettendomi di non perdermi in stupidi pensieri come questi.
Grazie, grazie.” feci inseguito segno a Kenny di raggiungermi.
Farai bene a scollare quel culo dalla sedia, perchè si parte.” gli sussurrai, una volta vicino a me.






-If I was your boyfriend, I’d never let you go, I’d never let you go.


Ok lo so sono sata una merda e mi odio per questo, ho pubblicato in ritardissimo -motivi a parte-.
Ma vi prego perdonatemi *w* io vi amo così tanto.
Ok , well (?)

Questo capitolo è davvero uno schifo -ed è anche corto çç- ma farà ribaltare completamente la storia.
Quindi un capitolo di merda ci voleva, daje.
E per questo vorrei vedere un po' di recensioni :3

E grazie di cuore per le 10 del capitolo precedente.
Vi prenderei a coccole (?) una ad una.
Pisello-v. 

Xoxo.
;)

   
 
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