Anime & Manga > Death Note
Segui la storia  |       
Autore: Cristy_    23/03/2012    3 recensioni
[ Quando lei si voltò lentamente, lo sorprese mozzandogli il fiato.
Era bellissima: gli occhi verdi che brillavano, il ciuffo quasi biondo che si portò dietro all' orecchio, mentre compiva il movimento che lui aveva atteso. Le labbra carnose piegate in un sorriso di sorpresa, e le guancie e il naso arrossate per il vento gelido.
La pelle candida e liscia, dandole l' aspetto di una scultura scolpita da un Dio. E a completare il tutto i suoi capelli lunghi fino al fondoschiena, aperti dal vento.
E lui la guardava ghignando soddisfatto del suo stupore!
I capelli biondi e lisci, gli occhi azzurri che emanavano felicità e la frangetta troppo lunga, che quasi li copriva disordinata, tagliata a ciuffi più corti e più lunghi.
Il suo solito taglio a caschetto, però non aveva niente a che fare con l' aria innocente che gli donava da bambino. I capelli erano scompigliati dal vento, mentre la sua espressione era ferma.
Quello che scioccò Cristy fu la ciccatrice che si estendeva dal suo occhio sinistro fino alla guancia, facendo a botte con i suoi lineamenti angelici e dandogli un' aria da dannato. ]
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Beyond Birthday, Mello, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'My beautiful...1 e 2. <3'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Finalmente gli era venuta un' idea geniale e l' aveva fermata.

Le si mise accanto e spense la moto, sicuro che questa volta non sarebbe scappata.

Lei guardava davanti a sé, senza il coraggio di voltarsi a guardarlo.

Possibile che fosse lui?

Sapeva che l' avrebbe presa così, perciò stette ad aspettare che si riprese e si voltasse a guardarlo.

Quando lei si voltò lentamente, lo sorprese mozzandogli il fiato.

Era bellissima: gli occhi verdi che brillavano, il ciuffo quasi biondo che si portò dietro all' orecchio, mentre compiva il movimento che lui aveva atteso. Le labbra carnose piegate in un sorriso di sorpresa, e le guancie e il naso arrossate per il vento gelido.

La pelle candida e liscia, dandole l' aspetto di una scultura scolpita da un Dio. E a completare il tutto i suoi capelli lunghi fino al fondoschiena, aperti dal vento.

E lo guardava, ansiosa di scoprire chi ci fosse sotto quel casco nero.

Decise di accontentarla e se lo sfilò, mantenendolo tra le mani.

La vide portarsi una mano alla bocca, tremante.

Era lui, era Mello!

E la guardava ghignando soddisfatto del suo stupore!

I capelli biondi e lisci, gli occhi azzurri che emanavano felicità e la frangetta troppo lunga, che quasi li copriva disordinata, tagliata a ciuffi più corti e più lunghi.

Il suo solito taglio a caschetto, però non aveva niente a che fare con l' aria innocente che gli donava da bambino.

I capelli erano scompigliati dal vento, mentre la sua espressione era ferma.

Quello che scioccò Cristy fu la ciccatrice che si estendeva dal suo occhio sinistro fino alla guancia, facendo a botte con i suoi lineamenti angelici e dandogli un' aria da dannato.

E i suoi denti bianchi, mostrati dal sorriso che faceva tutte le volte che riusciva a spaventarla o a prenderla in giro.

Si era proprio Mello, lo stesso che l' aveva stretta tra le sue braccia per poi sparire dalla sua vita liquidandola con poche righe e una barretta di cioccolata.

Non sapeva da dove iniziare: dagli schiaffi, dai pugni e dai calci; dagli abbracci e le lacrime di gioia, oppure dalle accuse e dalle bestemmie!

Mentre decideva la sua mano corse sul viso di lui, accarezzando la ciccatrice.

Lui aveva smesso di sorridere e l' aveva guardata sorpreso, proprio come stava facendo lei da almeno un paio di minuti.

Poi aveva portato la mano sul suo polso e l' aveva spostata, delicatamente, come se gli facesse male sentire un po' di calore in quel punto della pelle fredda e ormai morta.

C sentiva il cuore battere forte, per l' aver constatato che quello era proprio Mello.

Da quanto non vedeva l' ora di vederlo? Ah, esattamente dal momento in cui aveva letto la sua lettera. Due anni e cinque mesi precisi.

M stringeva il polso della ragazza nella mano sinistra, sospesa per aria.

Avrebbero dovuto dire qualcosa ma entrambi erano troppo sorpresi ed emozionati.

Quella era la prima volta che lui si scontrava con il suo passato, e non sarebbe potuta essere più bella.

Con l' aspetto femminile e delicato di Cristy che lo stava facendo andare nel pallone.

Si inchiodarono con i loro sguardi, giocando a chi restasse più scosso dell' altro.

Entrambi abbassarono lo sguardo, imbarazzati, e Mello lasciò il polso di lei che ritrasse subito la mano.

La cosa più sensata che poteva fare era girarsi e continuare a correre, scappare, da colui che l' aveva già ferita e poteva rifarlo tutte le volte che voleva.

Ma lui non voleva ferirla più, per questo assunse un' espressione seria e riaccese la moto.

Stava per infilarsi il casco quando la voce di lei lo fece sobbalzare, bloccandolo.

<< Resta! >>

Si voltò a guardarla, contento da quella richiesta.

Sorrise addolcito dal modo in cui sorrise lei, e spense il motore.

<< Ciao. >> disse lei, adesso sorridente e tranquilla per essere riuscita a fermarlo.

<< ..Ciao. >> rispose lui, con la voce matura, calma, completamente diversa da come lei la ricordava.

Si scrutarono ancora una volta prima di abituarsi all' idea di avere davanti la persona con cui avevano passato tutti quei bellissimi momenti e da cui il destino li aveva separati.

Erano parecchio lontani dal vicolo in cui lo stesso che li aveva separati li aveva fatti rincontrare.

Mello aveva un viso maturo, e lo stesso era per le spalle adesso larghe e coperte da un cappotto rosso, che lasciava intravedere un bustino di pelle nera e dei pantaloni altrettanto.

Cristy avrebbe voluto chiedergli tante cose, come stai, che hai fatto, ti manchiamo?, torni con noi?, ma aspettava che prendesse lui la parola, ansiosa di risentire la sua voce.

Mello si voltò a guardare indietro e a controllare che nessuno li stesse guardando, poi la guardò e le fece cenno di salire sulla moto.

<< Sali. >> La guardava in attesa di una risposta, mentre lei riviveva la cavalcata di qualche anno prima.

Era Mello, no? Poteva fidarsi.

Così si mise dietro di lui e salì sulla sua moto nera, badando che le cuffie riposte nella tasca del cappotto non cadessero.

Lui aspettò che lei poggiasse le mani sui suoi fianchi ben saldamente e mise in moto, sfrecciando non troppo velocemente tra le macchine e il traffico.

Sapeva dove portarla, dove nessuno li avrebbe disturbati, dove nessuno avrebbe potuto vedere che era con lei.

Nella mano destra poggiata sul manubrio stringeva ancora il suo elastico, per niente disposto a ridarglielo.

Per tutto il viaggio Cristy sentì il cuore in gola, emozionata di stringere tra le mani colui che aveva tanto voluto riabbracciare.

Mello guidava prestando attenzione a non schiantarsi contro le macchine, sentendosi parecchio felice di averla seduta dietro di sé, che lo stringeva.

Parcheggiò la moto sul sentiero accanto ad un albero, senza preoccuparsi che qualcuno gliela rubasse. Andava sempre lì, e nessuno pensava di andare a perdersi in un campo di fiori.

Cristy rimase estasiata da quel posto: tanti fiori di tutti i colori, tanto verde, il cielo aperto su di loro.. Sorrise. Un sorriso vero, per la prima volta non forzato.

Lui la guardava alla sua destra aspettando la sua reazione impazientemente, e quando sorrise si rasserenò.

<< Andiamo. >> le disse dolcemente, e poi prese a camminare in mezzo ai fiori attento a non calpestarli.

Lei lo guardò, aveva un corpo bellissimo. Alto, spalle larghe, magro ma muscoloso, e lo notava da come il cappotto scendeva morbido sui suoi fianchi e stringeva le sue braccia, lasciandone intravedere la corporatura.

Ma che pensava? Era Mello!

Il bambino impaurito che si rifugiava nel suo letto, che abbracciava e stritolava quando era felice.

Lo stesso bambino che adesso si era voltato a guardarla e a mostrarle lo sguardo vivo, come quando batteva qualcuno.

Cristy sorrise e si mise a seguirlo, quindi lui riprese a camminare fino a sedersi accanto ad un albero, per poi rabbrividire e mettersi le mani nelle tasche del cappotto.

Lei lo guardò e si sedette accanto a lui senza dire niente, per poi mettere una gamba sull' altra nel tentativo di non far vedere niente di intimo.

Mello prese una barretta di cioccolata dalla tasca e gliela porse.

Lei la guardò e la scoprì al latte. Sorrise e ne prese un pezzettino, per poi mangiarlo con gusto. Si ricordava ancora i suoi gusti..!

Lui la rimise in tasca e ne morse una fondente, con indifferenza.

Entrambi si misero a guardare i numerosi fiori colorati, incantati.

<< Vieni spesso qui? >> chiese lei.

<< ..Si. >> Sembravano calmi, mentre tutti e due si trattenevano dallo scoppiare a ridere per la felicità.

<< Come te la sei fatta? >> chiese lei, nonostante sapesse che come prima cosa da dire non fosse tanto carina.

<< In un incendio. >> continuò a masticare, mentre alla mente tornava il ricordo della luce che l' aveva salvato. Non gliene avrebbe parlato o l' avrebbe preso per pazzo.

Un incendio, anche lei si era trovata in una situazione del genere.. ma ne era uscita illesa.

<< Mello. >> Lui si voltò a guardarla, << Ci sei mancato tanto.. >> per poi tornare a guardare i fiori.

Lei si sentì infastidita, gli aveva appena confessato quello che provava e lui neanche le rispondeva?!?!

Prese a frugare nell' interno del cappotto e ne uscì un fogliettino, che le porse con aria indifferente.

Lei lo guardò e lo prese, curiosa. Lo aprì e riconobbe il modo infantile in cui aveva disegnato Willy Wonka e glielo aveva regalato per Natale.

<< L' hai conservato?! >> chiese, sorridendo.

<< Siete sempre stati con me. >>

Quello fece ritornare il loro rapporto vivo com' era pochi anni prima, dimostrando alla ragazza che era ancora il Mello che aveva conosciuto; quello fragile, che cercava di fare il duro.. facendole capire che non l' aveva mai dimenticata come lei credeva.

Nei primi momenti Mello era molto silenzioso, ma non aveva resistito all' entusiasmo di lei e si era lasciato andare alle risate e ai giochi.

Quella mattinata fu fantastica, a lui sembrò di tornare bambino, felice e senza problemi!

Per lei non poteva succedere cosa più bella, alla Wammy's House erano tutti in tensione da quando L se n' era andato.

E lo era anche lei, infatti appena rotolarono nell' erba e finirono con il naso nei fiori, si fermarono per riprendere aria e ne approfittò per introdurre l' argomento.

<< L se n' è andato. >>

<< ..Cosa? >>

<< R è morto, e lui l'ha sostituito. Siamo rimasti in tre.. >>

Mello si era messo a sedere e aveva assunto l' aria seria, pronto a consolarla.

Invece lei rimase immobile a fissare il cielo con le braccia buttate nei fiori, aperte.

<< Sono felice per L. >>

Cristy sorrise amaramente, sapeva che tempo prima lo avrebbe invidiato e riusciva a crederci a mala pena.

<< Sei tanto cambiato.. >> Mello notò la punta di amarezza che c'era nella sua affermazione, perciò prese a tirare i fili d'erba nervosamente.

<< Ho dovuto.. >> non voleva alzare lo sguardo perché sapeva che lei ci avrebbe letto tutta la sofferenza che aveva provato e nascosto, per paura di farla uscire e starci peggio.

<< Mello, con me puoi parlare.. >>

<< Anche tu. >> le aveva risposto veloce, senza darle il tempo di pronunciare l'ultima vocale. << Ho notato, sei cambiata anche tu. >>

Cristy si voltò a guardarlo e sorrise. << Ho dovuto.. >>

Lui sorrise, rendendosi conto di quanto fosse vero, per poi riprendere a stuzzicare l' erba e lei a perdersi con gli occhi nel cielo.

Avevano passato insieme un paio d'ore e a entrambi sembrava che il tempo si fosse bloccato, così quando Mello guardò l' ora si mostrò frettoloso e la trascinò alla moto.

<< Ti porto alla Wammy's. >>

<< Mello, aspetta! >>

Ma erano già a cavallo del mezzo e in un attimo immersi nel traffico del mezzogiorno.

Lo strinse forte, scontenta che quella bellissima giornata fosse già finita. Sarebbe tornata alla Wammy's e avrebbe rincominciato a disperarsi per il clima di tensione, come tutti gli altri giorni. Senza poter fare niente per migliorare la situazione..
Allora..si sono rincontrati finalmente!! ^^ Volevo ringraziarvi se siete arrivati a leggere fino qui dalla prima storia, o anche se avete iniziato direttamente dalla seconda. Se così avete fatto, vi consiglio di leggere anche la prima, perchè capireste molte più cose! ^^
Ed ecco un souvenir che ho tanto aspettato anch'io! Cristy e Mello versione pucciosa! :D - - > Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Cristy_