Quella sera, nel deserto di Sunakagure.
I temibili, pericolosi, fortissimi ninja della sabbia, come sempre non abbassavano
la guardia neanche un attimo. Quando calavano le tenebre, poi, si facevano ancora
più scaltri, mentre i loro sensi si tendevano come quelli dei predatori,
pronti a scattare da un momento all'altro, per balzare sull'ignara preda...
Ovvero:
Temari si stava acconciando i capelli nella sua stanza, che il codino a sud-est
aveva leggermente ceduto nelle ultime quattro ore, ed era il caso di rimetterlo
in sesto, quindi se ne stava davanti al suo specchio, con lacca, spuma, olio
vegetale, balsamo, maschera ristrutturante, gel, burro, noccioline, nutella,
marmellata, gelato alla pann- Ah, no, quella era la lista della spesa.
Comunque, nessuna aveva il coraggio di dirgli che le avesse messo due dita nella
presa della corrente elettrica, l'effetto sarebbe stato più o meno lo
stesso.
Kankuro era rintanato in camera sua, detta anche "barbi shop".
Cosa starà mai facendo il misterioso Master of Puppets? Preparando
qualche nuova, temibile tecnica segreta con le sue marionette? Espandendo il
proprio chakra tramite la meditazione? Pensando al suo triste passato e alle
sofforenze che ha patito?
Ma per chi lo avete preso, per un emo-kid?
No. Infatti, Kanky stava svolgendo un attività
da veri uomini. Mica roba per mamolette con problemi esistenziali tipo Sasuke.
Avrete sicuramente capito... Sì, esattamente. Giocava con le bambole!
Gaara, invece, se ne stava sul tetto della casa che divideva con gli altri
due sabbiosi, seduto in modo molto cool (altro che Itachi) contemplando
la desolazione del paesaggio lunare che si presentava ai suoi occhi insonni,
soffermandosi soprattutto sulla grande luna piena che stava per sorgere...
Luna Piena.
Cazzo.
Shukaku: << YATTA!! BWAHAHAHAHAHAH!! >>
Gaara: << sigh. >>
Shukaku: << Dannato marmocchio, quando mi farai divertire un po? Eh?? Voglio sangue! Sangue! Tanto sangue!! Ho fame! Faaame! Perchè non uccidi più nessuno? Eh? EH?! Cos'è questa storia?! Tu essere bambino cattivo! Molto cattivo! >>
Gaara: << ... >>
Dopo questa deliziosa parentesi sullo stato mentale del Trio della Sabbia,
torniamo ai nostri eroi.
Tobi: << Hidan, mi annoio. >>
Hidan: << Pater Noster... >>
No, non loro.
Sakura, Naruto e Shikamaru...
Sasuke: << EHI!! >>
Ahem, dicevo: Sakura, Naruto, Shikamaru e soprattutto Sasuke erano praticamente arrivati all'indirizzo fornito dal maestro Kakashi, dove si ergeva davanti a loro...
Sakura: << Tutto questo è abbastanza ridicolo. >>
Naruto: << E' incredibile, dattebayo! >>
Sasuke: << ... >>
Shikamaru: << Sembra una cosa piuttosto problematica. >>
... Un immenso castello di sabbia in stile Disneyland con un grande cartello
all'entrata, recante la scritta "Casa Del Deserto. Se avete cara la
vita, girate al largo.", e svariati giri di filo spinato che circondavano
il tutto.
Imprvvisamente, un fascio di luce intensissima colpì i quattro, mentre
una voce cavernosa scandiva un intimidatorio "Cosa volete, o forestieri?
Dite che siete, orsù!"
<< I ninja della foglia... Ci manda la Quinta Hokage... Ehm... Veniamo in pace... >>, azzardò titubante Shikamaru.
Dopo dieci lunghi secondi di pesante silenzio, durante il quale i nostri beniamini porvarono attimi di puro terrore e ansia, (eccetto Emosasu, freddo glaciale&impassibile come sempre. Insomma, trooooppo cool!!) la luce si abbassò, e un ponte levatoio si allungòsul fossato d'acqua pieno di coccodrilli assassini geneticamente modificati che circondavano la Sabaku Manor, e un'inquietante figura fece la sua comparsa...
Naruto: << Ma-ma... E' un procione!! >>
Sasuke: << Ti sbagli, povero illuso. Si tratta del demone della disperazione, che ci ha ghermiti qui, in questo luogo di solitudine e dolore, pronto a spiegare le sue ali nere su di noi, germogli inermi che hanno appena messo radici nel terreno arido e brullo della vita, e già conoscono bene il vento crudele della sofferenza, e ora-
Shikamaru: << Ah, che cosa problematica... >>
Sakura: << E' Gaara. >>
Shikamaru, Sasuke e Naruto( in coro): << GAARA?? >>
Gaara: << ... >>
Sakura: << Ahem... Ciao, Gaara...! >>
Gaara: << Vorrei tanto sapere perché la mia presenza qui vi mette in un tale stato di stupore, visto che siamo a Sunakagure e siete davanti a casa mia. Mi sembra una comparsa abbastanza ovvia, la mia, a rigor di logica. >>
Tutti stettero zitti, guardandolo perplessi.
Gaara(pensa): "Dimenticavo che sono dei completi imbecilli."
Naruto: << GAARA! E' giunto finalmente il giorno in cui ripagherai il tuo debito con me, DATTEBAYO! >>
Shikamaru: << Uh... Ehm, il maestro Kakashi ci ha detto che le informazioni relative alla nostra missione ci sarebbero state fornite qui... Di cosa si tratta? >>
Gaara:(pensa) "Se Naruto spera di riavere il
suo Charizard..." - << ....Sì, la missione. Seguitemi.
>>, mormorò freddamente, prima di fare loro strada nella sua umile
dimora.
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Intanto, altri loschi figuri che oramai conosciamo bene...
<< Deidara- incominciò Tobi.
<< Ragazzino, prova a dire un'altra volta che t'annoi, e giuro che... >>, ringhiò Kisame, apparendogli da dietro con aria molto minacciosa.
<< Ma... Per chi mi hai preso?! - Protestò lui, con grande sdegno - ... Voglio sapere tra quanto arriviamo, ecco! >>
<< Non lo so. >>, rispose asciutto Deidara.
<< Zitti, o vi ammazzo. >>, mormorò Itachi con aria assente.
<< Oggi è più emo del solito. >>, commentarono gli altri membri dell'akatsuki.
<< Chissà, forse incontreremo quello strano individuo... Miofratello! Mh mh! >>, esclamò Deidara, battendo le mani.
<< Deidara-sama, hai un fratello? >>, domando Tobi, stupito.
<< No. Non ho un fratello. Sto parlando di Miofratello. >>, rispose l'altro con ovvietà.
<< Tuo fratello? >>
<< No. Miofratello! >>
<< Tuo fratello! >>
<< Ma no! Non è così difficile! Miofratello! Non Tuofratello! >>
<< Miofratello? >>
<< Sì! proprio lui! >>
<< Ma io non ho fratelli! >>
<< Ma infatti io sto parlando di Miofratello, non di un tuo fratello. >>
<< Quindi tu hai un fratello! >>
<< No! Ma quante volte te lo devo dire? Miofratello non è mio fratello. >>
<< T-tuo fratello non è tuo fratello?! >>
<< M-i-o-f-r-a-t-e-l-l-o! Non Tuo-fratello! >>
<< Mio fratello? >>
<< Sì. >>
<< A-ah... >>
"Io... Ho un fratello! Un fratello! E nessuno mi ha mai detto nulla! E per di più questo non è mio fratello! Mio fratello non è mio fratello! Oppure era suo fratello? No! Mio fratello! Ma se era mio fratello come fa a non esserlo?!", incominciò a riflettere Tobi, shockato.
Dopo qualche secondo il suo cervello incominciò a fumare.
<< AAAAAAAARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!! >>, urò il ragazzo, incominciando a correre come un pazzo per il deserto di Suna.
<< Forse si è scottato i piedi. >>, commentò Deidara.
Dopo qualche secondo di gioia e sollazzo, durante il quale Hidan ripassava il versetto n° 45 comma a/121 del XII libro Sacro del Profeta Ihiamous, Tobi correva come un idiota qua è là, in preda al panico, e Deidara si limava le unghie, Itachi si fermò di colpo.
La sua figura ammantata di Nero, nella oscura notte desertica, era fiera ed eretta, mentre lo sguardo color sangue, che ardeva come la fiamma, e allo stesso tempo sarebbe stato in grado di sciogliere anche il ghiaccio eterno, sfidava un punto fisso davanti a sé, mentre sentiva chiaramente un richiamo che nessun emo avrebbe potuto ignorare...
...In quello stesso momento, Sasuke Uchiha, sangue del
suo sangue, DNA del suo DNA, deficienza della sua deficienza, emo della
suo emosità, Abilità Innata della sua-
Insomma, il fratello sfigato - Ecco, questo fiero
vendicatore delle tenebre, nello stesso momento - ovvero mentre
si stava per svaccare sul divano di casa Sabaku - si voltò,
lo sharingan che ardeva nei suoi occhi, guardando un punto imprecisato fuori
dalla finestra, dalla quale intravedeva la tormenta di sabbia imperversare.
Ma lui sapeva che là fuori, da qualche parte, lui era lì.
E che presto si sarebbero scontrati di nuovo, come la luce e l'oscurità,
sempre desitinate a combattere nonostante siano una parte dell'altra, in un'eterna
ed eroica lotta che perdurava dalla notte dei tempi, come l'immortale combattimento
fra giusto e sbagliato, dolore e felicità, fuoco e-
Quello che successe realmente:
Mentre tutti si facevano i cazzi proprio, marciando allegramente come una banda di coatti in mezzo al deserto, facendo una caciare degna di un gruppo di turisti italiani all'estero, Itachi si fermò come un coglione in una cacca di Lama Australiano.
Sasuke, invece, mentre stava effettivamente per svaccarsi sul divano, si accorse del vetro della finestra, che gli rimandava, seppur sbiadita e confusa, la sua perfetta e gloriosa immagine, e rimase in contemplazione dei suoi capelli color ebano profondo, della pelle di sete chiara come un'alba, gli occhi scuri come l'eclissi solare, e quel particolare attegiamento così...così...
Intelligente?
Naah.
Furbo?
Ma no!
Interessante?
Tsk.
Solare?
Ma non bestemmiamo!
Semplicemente, lui era
...emo.
* * *
Altro capitolo concluso. Alla fine ce l'ho fatta! E' scritto un
po' di fretta, e anche adesso devo scappare. Grazie a tutti, ho apprezzato davvero
molto. Soprattutto le recensioni lunghe mi fanno davvero contenta. Fatemi sapere
di nuovo il vostro parere, e ricordate che suggerimenti, richieste di comparse
di personaggi vari e cose così, sono sempre ben accette.
Nel prossimo capitolo: Il Ritorno del Lama Austrliano! Sasuke e Itachi, la grande sfida! Il potere emo della Sabbia!
Lama Australiano: << E vorrei ben dire! Tsk! >>