NightmareInsomnia
Recensore Veterano (224 recensioni)
Una ragazzina dolce e tranquilla.
È quello che sono sempre stata, ma non sono più.
Non sempre bisogna avere delle motivazioni per cambiare.
Forse io le ho avute o forse no.
Cosa mi ha davvero spinto a cambiare?
Qualcosa dentro di me, qualcosa di cui ho ignorato l’esistenza per tanto tempo, qualcosa che mai avrei immaginato sarebbe entrato nella mia vita.
Ogni tanto sparisco. Ogni tanto riappaio. Non sono mai costante.
No ho mai avuto problemi a farmi amici, ma su pochi posso fidarmi e su zero posso confidarmi.
Nessuno vuole realmente parlare del suo più grande segreto, io non l’ho detto a nessuno che conosco, ho troppa paura.
Forse qualcuno se ne accorto. Forse la mia amica a cui ho detto una cosa che in teoria pensavo fosse il segreto in se ha capito che c’è dietro qualcosa. O forse non l’ha capito nessuno.
Forse nessuno si è mai chiesto perché io sono così… strana.
Nessuno si è mai chiesto perché dalla persona più dolce al mondo mi possa trasformarmi in quella più acida.
Nessuno si è mai chiesto perché spesso mi trovo a fissare un punto impreciso chiudendo il resto del mondo fuori da me.
Nessuno si è mai chiesto perché alcune volte spalanco gli occhi sorpresa oppure spaventata senza alcun motivo.
Nessuno si è mai chiesto perché sto male forse un po’ troppo spesso.
Nessuno si è mai chiesto del motivo che spesso mi spinge a fare cose senza una ragione.
Nessuno si è mai chiesto perché parlo da sola.
Nessuno si è mai chiesto perché spesso chiudo gli occhi cercando di scacciare qualcosa dalla mia testa.
Non dò la colpa a nessuno. Sono io che non voglio che gli altri entrino in me.
Io non piango mai per il semplice fatto che nessuno mi ha mai visto farlo.
Io sono un tipo forte per il semplice fatto che mi vesto da cattiva ragazza.
Io sono un tipo fuori di testa per il semplice fatto che amo colorarmi i capelli dei colori più disparati.
Io sono viziata per il semplice fatto di non saper prendere decisioni.
Io sono una dura per il semplice fatto di sembrare forte.
Non è vero niente di tutto questo.
Come già detto io sparisco e poi riappaio.
È una cosa piuttosto metaforica.
Ho passato interi mesi a non esserci mentalmente e questo mi succede ancora adesso con una durata però molto più breve.
Se non voglio qualcuno in mezzo ai piedi farò di tutto pur di evitarlo.
Posso far dimenticare di me e poi… puff… ritornare.
Sempre diversa, sempre cambiata.
Perché questi periodi di assenza sono determinati da un qualcosa più grande di me, un qualcosa con cui combatto e cerco di modificarmi per essere più forte. Ma non lo sono. Mai.
Mi chiamano enigma.
Qualcuno si diverte anche cercando di capire cosa mi passa per la testa, ma so che non ci riuscirà mai.
I miei grandi periodi di scrittura sono proprio durante queste assenze, anche se niente di tutto ciò che pubblico su questo sito lo è.
Quello che creo nei momenti di mancanza è qualcosa che tengo per me anche se non ho ancora capito se è perché è qualcosa a cui tengo molto, è qualcosa di cui mi vergogno o è qualcosa che mi fa paura.
Forse la terza, perché è così. Io ho paura di me stessa.
Di solito la gente dice che la persona che più si ama è la propria più grande debolezza, eppure io mi odio ma sono io a rendere me stessa debole.
Se state leggendo non so se avrete capito. Una parte di me spera di sì in modo tale che riusciate a comprendermi a pieno, mentre l’altra no perché allora potreste arrivare alla soluzione dell’enigma che sono e nessuno deve arrivarci nonostante lo speri con tutto il cuore. Non solo è il mio segreto più grande, è la spiegazione del mio essere, la mia natura.
La musica e i libri sono l’unica cosa a cui mi aggrappo quando non ce la faccio, quando so che sono arrivata al culmine, quando so che sto per scomparire nuovamente.
Tutto ciò è estenuante. Non ho più la forza di farmi coraggio e andare avanti da sola ma allo stesso tempo so che nessuno avrà il coraggio di starmi accanto.
Non ce la faccio più. L’unica cosa che mi spinge a non cadere per sempre nell’oblio sono i miei idoli, i miei amori adolescenziali come li chiama mia mamma.
Ciò che ho scritto con loro protagonisti è prodotto nei momenti sereni, quindi piuttosto lineari.
Se qualcuna è arrivata fino qui in fondo e sta leggendo una mia storia che magari non è aggiornata da un po’ mi scuso, sono ricaduta. Mi farò sentire quando mi sarò rialzata.
Sally_
È quello che sono sempre stata, ma non sono più.
Non sempre bisogna avere delle motivazioni per cambiare.
Forse io le ho avute o forse no.
Cosa mi ha davvero spinto a cambiare?
Qualcosa dentro di me, qualcosa di cui ho ignorato l’esistenza per tanto tempo, qualcosa che mai avrei immaginato sarebbe entrato nella mia vita.
Ogni tanto sparisco. Ogni tanto riappaio. Non sono mai costante.
No ho mai avuto problemi a farmi amici, ma su pochi posso fidarmi e su zero posso confidarmi.
Nessuno vuole realmente parlare del suo più grande segreto, io non l’ho detto a nessuno che conosco, ho troppa paura.
Forse qualcuno se ne accorto. Forse la mia amica a cui ho detto una cosa che in teoria pensavo fosse il segreto in se ha capito che c’è dietro qualcosa. O forse non l’ha capito nessuno.
Forse nessuno si è mai chiesto perché io sono così… strana.
Nessuno si è mai chiesto perché dalla persona più dolce al mondo mi possa trasformarmi in quella più acida.
Nessuno si è mai chiesto perché spesso mi trovo a fissare un punto impreciso chiudendo il resto del mondo fuori da me.
Nessuno si è mai chiesto perché alcune volte spalanco gli occhi sorpresa oppure spaventata senza alcun motivo.
Nessuno si è mai chiesto perché sto male forse un po’ troppo spesso.
Nessuno si è mai chiesto del motivo che spesso mi spinge a fare cose senza una ragione.
Nessuno si è mai chiesto perché parlo da sola.
Nessuno si è mai chiesto perché spesso chiudo gli occhi cercando di scacciare qualcosa dalla mia testa.
Non dò la colpa a nessuno. Sono io che non voglio che gli altri entrino in me.
Io non piango mai per il semplice fatto che nessuno mi ha mai visto farlo.
Io sono un tipo forte per il semplice fatto che mi vesto da cattiva ragazza.
Io sono un tipo fuori di testa per il semplice fatto che amo colorarmi i capelli dei colori più disparati.
Io sono viziata per il semplice fatto di non saper prendere decisioni.
Io sono una dura per il semplice fatto di sembrare forte.
Non è vero niente di tutto questo.
Come già detto io sparisco e poi riappaio.
È una cosa piuttosto metaforica.
Ho passato interi mesi a non esserci mentalmente e questo mi succede ancora adesso con una durata però molto più breve.
Se non voglio qualcuno in mezzo ai piedi farò di tutto pur di evitarlo.
Posso far dimenticare di me e poi… puff… ritornare.
Sempre diversa, sempre cambiata.
Perché questi periodi di assenza sono determinati da un qualcosa più grande di me, un qualcosa con cui combatto e cerco di modificarmi per essere più forte. Ma non lo sono. Mai.
Mi chiamano enigma.
Qualcuno si diverte anche cercando di capire cosa mi passa per la testa, ma so che non ci riuscirà mai.
I miei grandi periodi di scrittura sono proprio durante queste assenze, anche se niente di tutto ciò che pubblico su questo sito lo è.
Quello che creo nei momenti di mancanza è qualcosa che tengo per me anche se non ho ancora capito se è perché è qualcosa a cui tengo molto, è qualcosa di cui mi vergogno o è qualcosa che mi fa paura.
Forse la terza, perché è così. Io ho paura di me stessa.
Di solito la gente dice che la persona che più si ama è la propria più grande debolezza, eppure io mi odio ma sono io a rendere me stessa debole.
Se state leggendo non so se avrete capito. Una parte di me spera di sì in modo tale che riusciate a comprendermi a pieno, mentre l’altra no perché allora potreste arrivare alla soluzione dell’enigma che sono e nessuno deve arrivarci nonostante lo speri con tutto il cuore. Non solo è il mio segreto più grande, è la spiegazione del mio essere, la mia natura.
La musica e i libri sono l’unica cosa a cui mi aggrappo quando non ce la faccio, quando so che sono arrivata al culmine, quando so che sto per scomparire nuovamente.
Tutto ciò è estenuante. Non ho più la forza di farmi coraggio e andare avanti da sola ma allo stesso tempo so che nessuno avrà il coraggio di starmi accanto.
Non ce la faccio più. L’unica cosa che mi spinge a non cadere per sempre nell’oblio sono i miei idoli, i miei amori adolescenziali come li chiama mia mamma.
Ciò che ho scritto con loro protagonisti è prodotto nei momenti sereni, quindi piuttosto lineari.
Se qualcuna è arrivata fino qui in fondo e sta leggendo una mia storia che magari non è aggiornata da un po’ mi scuso, sono ricaduta. Mi farò sentire quando mi sarò rialzata.
Sally_
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