Mistralia
  
Membro dal: 08/01/14
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"Ho promesso all'universo che si parlerà di me per le strade, come un profeta e ciò in cui crede" Tiziano Ferro.

Quando ero molto piccola, ancora nella culla, mi ricordo che mia madre, invece di leggermi Cenerentola o le fiabe dei Fratelli Grimm, era solita prendere dalla libreria un vecchio e consunto libricino, che narrava di mostri, sirene, viaggi epici in terre sconusciute, uomini dal grande coraggio e intelletto, dei ed eroi; più tardi avrei anche saputo il suo nome: Odissea.

Fin da bambina sono stata abituata alla lettura, ai libri, alla carta che vibra tra le mani, ai personaggi che prendono vita nella mente come animazioni di un cinema, con la sola differenza che le sedie rosse e i pop-corn sono nel cervello, assieme alle più svariate fantasie.

Sono una ragazza come tante altre: Liceo Classico, buoni voti, una casa pefetta in un piccolo paesino sperduto dell'Umbria, una famiglia più o meno incasinata e una vita sociale pressochè a rotoli.

Ho due migliori amiche, una mamma per idolo, un cugino a cui tengo più di me stessa, le scarpette da danza sempre pronte all'uso, i karaoke sul telefono, gli ebooks sull'iPhone, il computer per animale domestico, una fame insaziabile e una lista di 119 cose da fare prima di morire.

Sono ambiziosa, all'esterno Serpeverde, ma cuore da Grifondoro, porto le cicatrici degli iratze e delle rune della difesa, la mia mente vaga nella foresta di Sherwood, mentre mi siedo con i cavalieri di Camelot alla Tavola Rotonda. Sogno il mio Shouganeze, un cotillon ballato sulle note di Čajkovskij, con rose rosse, odore di limone e rosmarino, in attesa della mia sedicesima luna.

Mi piace pensare che, un giorno, prima della fine della scuola, i miei compagni si ricorderanno di me e mettano What Time is It, così che si possa ballare liberi per le aule, almeno l'ultimo giorno, l'ultima volta, in quell'austera aria grigia che aleggia tra i dizionari di greco e latino.

Non voglio il Signor Darcy, non voglio Christian Grey, nè Harry, Ron, Edward, Ethan, Artù, D'Artagnan, Robin, Alec, Magnus, Jace, Simon, Troy o Franz, non voglio la storia da film, non voglio nemmeno l'amore.

Amo la vita e voglio la libertà, l'avventura, l'amicizia, la fiducia, viaggiare, imparare lingue, ballare fino a non sentire più i piedi, voglio che il mondo mi ricordi, sappia che io esisto; voglio lasciare un segno, una traccia vera, indelebile, che cambi qualcosa, che renda la Terra migliore di quello che già è. 

Io non sono come gli altri, mi sono sempre sentita fuori posto o sbagliata, come se continuassi a cadere e a farmi male per tutta la vita.

Io non mi sento normale e non voglio nemmeno esserlo, perchè sono diversa, forse non migliore, ma diversa. Ed esserlo non è una passeggiata.

Ma a me il coraggio non è mai mancato.
 
"Tu non sai cosa può fare una donna innamorata, una donna innamorata della vita come me." Laura Pausini.

 
 
 
 
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