How easy it would be to show me how you feel
More than words is all you have to do to make it real [...]
1) Kalsarikannit: Ryou, Ichigo
2) Torschlusspanik: Ryou, Minto
3) Kalsarikannit #2: Minto, Kisshu
4) Itadakimasu: Ryou, Ichigo
5) Kenshō: Zakuro, Minto, Kisshu
6) Kilig: Ryou, Ichigo
7) Dor: Ryou, Ichigo
8) Fylleangst: Ryou, Ichigo
9) Kattebel: Ryou, Ichigo
10) Shu: Ryou, Ichigo
11) Ishin-deshin: « Sarebbe stato molto più facile, se fossi stata tu. »
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.

Bertolt Hoover ha quindici anni e tanti problemi alle spalle. Ha sempre vissuto la sua vita passivamente, lasciandosi trascinare dalla corrente e senza mai porsi grandi obiettivi. La sua vita procede tranquillamente, finché un ordine dei suoi superiori non stravolge la sua esistenza. Affiancato dai suoi amici, Bertolt conoscerà verità amare e condurrà una vita precaria, mentre tenta di adempiere all'unico compito che gli è stato affidato: sopravvivere.
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Tratto dal Secondo Capitolo:
Bertolt li prende e li infila nel quaderno aperto sul tavolo. Li ha stropicciati, ma non gliene importa poi molto. Tanto tra qualche anno dovrà lasciarla la scuola.
«Posso farti una domanda?»
«Dovrai farmene un’altra, allora, perché una l’hai già fatta» scherza Armin, ma Bertolt non riesce a ridere, dato ciò che sta per domandargli.
Attende qualche secondo, durante il quale l’altro ordina in base alla sfumatura del colore alcuni post-it all’interno di un libro, poi mormora:
«Se fossi… costretto a fare del male ad un’altra persona, perché non hai altra scelta... Ciò ti renderebbe meno cattivo?»
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{Setting: Modern!Era | Pairing: GalliRei, past!SeruAni, side!YumiHisu | Avvertimenti: Tematiche Delicate}

Di come Pervinca va da Grisam convinta che lui la voglia aiutare a studiare, e invece...
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[Vì/Grisam: come li avete sicuramente immaginati (spero, o ci faccio una brutta figura. Mentite, se serve), senza avere il coraggio di scriverci sopra.]
{Inserisco OOC perché... Beh.}