Si tratta di una storia di schizofrenia, di paranoia, di pazzia.
Non ci sono momenti di lucidità, frangenti di calma in cui il cuore può riprendere a battere a un ritmo più tranquillo, ma solo crudo subconscio che si proietta nell'aria, saturandola, avvelenandola, rendendola irrespirabile. Capitoli brevi, rapidi, come una coltellata, come un colpo di pistola. Nella pazzia non valgono le parole, ma solo le immagini che come una reazione a catena esplodono nel cervello nell'udire un solo suono, nel respirare un solo odore.

Mi è sembrato doveroso omaggiare questo personaggio creato nel 1976 da Leo Ortolani (chi non lo conosce, è tenuto ad informarsi).
Questa FF (short) ha inizio quando si conclude il racconto “Dimenticato da tempo”, in cui Rat-Man, oramai 87enne, abbandona il costume per iniziare una vita da semplice uomo (in ogni caso, ne farò un sottile riassunto all’inizio della FF).
Quello che leggerete sarà Rat-Man, una rivisitazione della sua vita e della sua (eventuale) fine, in onore di un grande personaggio!