-Comunque il mio regalo fa schifo rispetto al tuo- disse Liam tutto teneramente imbronciato.
-Ah, ma sta zitto! Questo ciondolo è così bello! Così ora avrò il mio panda sempre con me- lo rassicurò Zayn passandogli una mano tra i capelli morbidi del piccolo, che iniziavano a crescere di nuovo.
- Resta il fatto che tu mi hai regalato ben tre cose e io una sola! E che sono curioso come una scimmia di sapere cosa ti tatuerai.-
-Ripeto, Leeyum. Sta zitto oppure mi costringerai a tapparti la bocca a modo mio-
-Beh se il tuo modo comprende un bel bacio, penso che continuerò a parlare!- scherzò ridendo civettuolo, ricevendo comunque un bacio a stampo dall’altro.

Non è la mia fanfiction, mi sono solo limitata a copiarla in italiano!!
99 days without you di Ashley

"Tu sei forte Harry, vorrei essere come te. So che ti ho deluso"
Harry sentì il suo cuore stringersi in una morsa. E nonostante il risentimento, l'amarezza e la delusione delle ultime settimane, lo abbracciò.
"Tu vai benissimo così, non hai bisogno di essere come me. Altrimenti non ti amerei"
Finalmente il pianto di Lou si calmò, i suoi occhi acquosi si fissarono in quelli di Harry.
"Quindi tu mi vuoi ancora?" soffiò.
Harry sorrise, lo aiutò a sollevarsi. "Avevi qualche dubbio?"
*ATTENZIONE*
-La storia si evolve gradualmente, il rating rosso è relativo solo ad alcuni capitoli.
-Accenni Ziam.

E gli dico ti amo, lo faccio con gli occhi, con le labbra, con le mani, ma soprattutto con il cuore, e lui sembra capirmi, perché lui mi conosce, perché lui mi completa, lui è semplicemente la parte migliore di me.

“Ma perché gli lasciate in mano potenziali oggetti contundenti?”
“Louis è un bimbo di due anni che appena vede qualcosa di nuovo se ne innamora fintanto che non si annoia. Siamo arrivati in aeroporto e ha visto in un negozio questo modellino, così ha cercato subito di comprarlo con l’aiuto di Niall e Paul non è riuscito a dire di no alle loro faccette da cuccioli.”, beh, capivo il loro tour manager perfettamente.
“Immagino! Siete anche voi, quindi, in felice attesa all’aeroporto”, scrissi senza pensare.
“Anche tu sei qua? Dove? Vediamoci!”
“Cosa? No! (...)