-Sono sicuro che a me arriverà! Insomma..tu sei una strega e papà è un mago,come posso non esserlo anche io?-sbottò James,sperando in una risposta rassicurante e timoroso di non poter mettere mai piede a Hogwarts,il suo più grande sogno.

Agitazione, paura, trepidazione. Sarà vero?

*AVVISO*
Forse un pochino OOC... ^_^"
***
“Il punto, comunque, è questo: quando ti trovi davanti alla persona di cui ti accorgi essere innamorato, non importa quello che pensavi in precedenza, tutto cambia..” Concluse Marshall, sorridendo e annuendo.
Barney continuò a fissarlo, aggrottando le sopracciglia.
“See.. Questo potrà valere per te e Ted, Marshall, ma non per me: Barney Stinson è e sarà sempre il più incallito, attraente, leggen… aspetta…” Proclamò, mettendo un primo piede sul tavolino posto di fronte al divano dell’amico, che lo incitava a scendere.
“Veramente Lily avrebbe appena pulito..”
“… DARIO Donnaiolo di sempre!” Terminò, fissando un punto non bene determinato del soffitto.
“Sì, come vuoi. Ora però muoviti, che Ted ci deve far conoscere una ragazza, ci aspettano al MacLaren’s!” Il ragazzo scese dal tavolo.
“Perfetto, così, dopo averla conosciuta, potrò farmi un giro su una delle sue amiche” Annuì, ammiccando.
Improvvisamente la porta si aprì.
“Ciao ragazzi! Scusate se ho anticipato, ma ho incontrato Lily al bar che mi ha detto che potevamo salire, così… Lei è Robin Sherbatski, Robin, questi sono i miei amici: Marshall…”
“Piacere!” Rispose, sorridendo.
“… E Barney…”

“Ora ascoltatemi bene, tutti. Siamo una famiglia, Guy è uno di noi. Se ci sono problemi sicuramente li affronteremo, ma non distruggetelo. Non fate gli stronzi o ve la vedrete con me.”

“Bhe, sapevo che la storia con quel tipo sarebbe finita presto: Vedi, Robin, tu sei un uno, nella scala numerica…”
“Ohhhoh, sarai bello tu, biondino!” Rispose lei, portando gli occhi al cielo.
“No, lasciami finire… Sei un uno nella scala numerica dei numeri primi!”
La ragazza inarcò un sopracciglio: Certo, in quegl'anni aveva sentito Barney enunciare ogni sorta di teoria sulle donne, sugli uomini, su ogni cosa, ma quella… Quella era nuova.
“Numeri Primi?”

*ATTENZIONE, NON CLICCARE SE DEVI LEGGERE GREEN!*
La storia dell’immortalità mi rendeva nervosa.
Magari, se non fosse capitato a me, bensì ne avessi analizzato la prospettiva grazie ad uno dei tanti film che mi piaceva guardare sempre con la mia migliore amica Leslie, non mi sarebbe parso così strano.
L’avrei dato per scontato nell’insieme della trama e mi sarei rallegrata di sapere che il finale dei due innamorati -ci sono quasi sempre, nei film con esseri allergici alla morte- sarebbe davvero stato degno della frase e vissero per sempre felici e contenti.
Il fatto, però, che i due innamorati fossimo io e Gideon -non la ritenevo mica una prospettiva amareggiante… anzi- e che la mia era davvero una favola senza fine, metteva le cose su un piano diverso.
Insomma, per quanto il pensiero di vivere per sempre sembrasse fantastico e assolutamente entusiasmante, quando sei tu a doverlo subire è un tantino diverso.
Ma un tantino troppo.
Io, Gwendolyn Sheperd -difficile pensarmi in altri termini, o quanto meno cognomi-, solitamente mi descrivevo come un tipo banale e pauroso, perfettamente nella norma.
L’avevo fatto per sedici anni della mia vita, perché avrei dovuto cambiare idea?