Nessuno conosceva il suo vero nome, infatti si pensava che Jawaad fosse il suo secondo.

La mia vita?! Un inferno.
Mia madre mi ha abbandonata quando ero piccola, così fui cresciuta da mio padre che morì quando avevo 15 anni. Da quel giorno la mia vita cominciò ad andare di male in peggio.. Perché?!
Perché la mia matrigna Tania, che stava con mio padre solo per i suoi soldi, mi costringeva a prostituirmi per portare più soldi a casa. Lei lo faceva per divertimento, io per costrizione. Costringeva me perché ero una bellissima ragazza: un bocconcino. Tutti volevano me, perché ero la più bella. Molte volte pensavo ‘Perché a me?! Perché tutti dicono che sono bella?! Cos’ho di bello?! I tagli sul polso?!’ Ecco. Ero autolesionista. Ormai era una droga per me. Non potevo farne a meno.. Iniziai da quando cominciai a frequentare le scuole superiori.. Vi chiederete il perché.. Beh, ero vittima di bullismo. All’ inizio cominciai con un taglio.. Poi due.. Tre.. e così via. Quella non era la vita che sognavo. Io volevo diventare una cantante, volevo poter aiutare i bambini poveri.. Ma soprattutto volevo che qualcuno mi amasse e non che mi usasse come un oggetto.

Hm, dunque, dicevo…
13 Novembre 2012. Liv compiva trentadue anni.
Max e Connie sono in viaggio. Dal Rhode Island alla California macinano chilometri sul pick-up del padre. Un viaggio all'apparenza tranquillo, una storia di contrasti all'apparenza normale fino a che non incontrano, poggiata sul medesimo asfalto, sullo stesso terreno, un cartello stradale:
Welcome to Smith Field!
5.434 abitanti
La strada non continua e, senza rendersene conto continuano a girare in tondo, come se non venissero da nessun luogo, come se il tragitto fosse improvvisamente divenuto un anello d'asfalto infinito. Impossibile uscire. A meno che... Cosa nasconde Smith Field? Cosa fa alla gente? Scopritelo...
[Estratto dal capitolo I] : “tesoro…” il tono di Donald era spaventosamente monocorde.
Tesoro mi passeresti il cacciavite? Mi passeresti il cacciavite, tesoro? Tesoro…
Era impossibile. Sembravano non essersi accorti di nulla...