"Fa male" pensi.
Urli.
Fa male.
Urli più forte che puoi. Urli con tutta l'aria che hai in corpo. Urli fino a quando non ti si svuotano i polmoni.
Ma lei non la smette.
Ride. Una risata completamente pazza e malata, senza cuore.
Mostro.
-Ti è piaciuto eh!? Ti è piaciuto eh!? Che ne dici se allora passiamo alla mano???-
Sghignazza come solo un malato di mente saprebbe fare.
Tira fuori un paio di tenaglie.
No.
Ti prego no.
La guardi negli occhi, alla ricerca di anche solo un minuscolo frammento di umanità.
Ma vedi solo crudeltà, odio, rabbia, e tanta, tanta pazzia.

Luna è una ragazza di quindici anni dall'aspetto minuto e adorabile, peccato che odi questo termine riferito a lei, come se la caverà in una casa da condividere con altre quattro famiglie, in una nuova città, lontana dal suo adorato nonno?
Lu decise di sorpassare sulle ultime parole del padre. La ragazza odiava appellativi come “piccola”, “tenera”, “bambolina” , “bambina” o cose del genere. Aveva avuto la “sfortuna” di nascere in un corpo piccolo e minuto, aveva provato a sminuire quel “difetto” facendosi crescere i capelli fino ai polpacci, ma non era servito a nulla, visto che tutti la trattavano come una bambolina di porcellana.
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-N-non pensate che sia...troppo solo per noi!
-Infatti non è solo per noi- sorrise il padre -Questa è un'abitazione condivisa offertaci dalla fondazione in cui lavoriamo. Ce ne sono una dozzina circa in tutto il Paese, in cui abitano in tutto cinque famiglie...
-Strano che non ci sia nessuno ad accoglierci- sopraggiunse la madre.
Attraversarono il giardino, Lu tremava ancora, se una famiglia la trattava così, come sarebbero state cinque? La casa era vuota, c'era un biglietto appostato sulla porta d'entrata.

Vi è mai capitato di avere un punto fisso? Di passare la giornata a pensare soltanto a una cosa, nonostante tentiate di distrarvi? Be’ a me sì, il mio unico pensiero era quale sensazione mi avrebbe dato uccidere qualcuno, come doveva essere infilare un lungo coltello nel petto di un uomo, il corpo di un ragazzino distratto che vola sul parabrezza della vostra auto. Chi sa che esperienza deve essere…

'Sup gente!
Sono tornato dopo tanto tempo, con questa nuova storia completamente originale (solo il mio personaggio è ispirato a Dante di Devil May Cry).
La storia narra di un uomo e della sua maid (serva o cameriera), la quale è innamorata del suo padrone mentre quest'ultimo non ricambia.
È affezionato a lei ma la usa e basta per il resto.
I capitoli saranno alternati: un capitolo in prima persona dalla parte del padrone ed uno da parte della maid.
Sappiate che il rating rosso è dovuto al fatto che ben presto sfocerà in un erotico molto intenso basato sul bondage.
Buon divertimento!

Robert sembra un normale funzionario di banca, ma lo stress, le delusioni e le incazzature fanno risvegliare qualcosa che era assopito nella sua mente... Quali saranno le conseguenze del suo risveglio?