"Non voglio renderti infelice," Dissi lentamente, scegliendo le parole con cura.
"Tu mi rendi felice Rose, non mi hai mai reso infelice. Mi piaci davvero. Non puoi semplicemente crederci?" Chiese Louis.
Era molto vicino a me in quel momento ma c'era ancora un po' di distanza fra di noi.
"Come potrei? Sono solo Rose. Non sono nessuno di speciale. Non lo capisco." Dissi sinceramente.
"Sei davvero speciale, non dire mai più una cosa del genere. E Rose, sei molto di più di quello che credi. Io ti piaccio?" Mi chiese Louis seriamente.
"Si," Risposi onesta.
"Ti piaccio davvero?" Mi chiese di nuovo posizionandosi proprio difronte a me.
"Si," Dissi emettendo una piccola risata.
"Allora non capisco quale sia il problema," Disse annullando la distanza fra di noi, appoggiando le sue labbra sulle mie.

Le calde giornate d'estate erano ormai finte e il vento freddo dell'autunno cominciava a farsi sentire. Le porte delle scuole si erano appena riaperte per accogliere le masse di studenti già disperati per la fine delle vacanze. Melissa era una studentessa come altre, una vita noiosa, monotona e ripetitiva. La sua famiglia era così indifferente nei suoi confronti che sospettava di essere stata adottata, poteva contare solo sulle sue migliori amiche. Niente sembrava poter cambiare, finché lui non le fece capire cosa si stava perdendo del mondo, portò una scintilla, anzi, un'esplosione di profumi, colori, battiti, contatti nella sua vita.
Ci saranno momenti bui e momenti più luminosi delle stelle che la porteranno a volere una sola cosa: andarsene.