Alice non conosce il mondo al di fuori della tanto rinomata Manhattan, luogo in cui abita con una mummia dagl’occhi dorati e il carattere duro, ma non è certo all’oscuro dei numerosi dibattiti televisivi che inchiodano l’esistenza delle creature della notte nel ventesimo anniversario della sua realtà.
A primo impatto potrebbe sembrare una ragazza come tante altre, ma troppi misteri avvolgono la sua esistenza a partire dalla nebulosità dei ricordi, frammenti che non hanno che Nathan come figura di riferimento; non è un essere umano e neppure un vampiro come lui, è qualcosa di diverso e inquietante, legata a un’identità ignota che la vede come pedina s’una scacchiera d’intrighi di tempi passati e rancori sopiti.
Un curioso individuo di nome Lawrence è la chiave delle sue memorie e solo un nome saprà farle intendere cosa il fato ha voluto per lei, quello di Giulio Alfieri che, morto nel 1828 e rinato come immortale, è dichiarato come nemico dalla vendetta che intossica le vene dell’antico.

[Ukoku/Komyo]
Per diventare un vero monaco Sanzo non basta ottenerne il titolo con la forza e l’astuzia: proprio per questo, Komyo Sanzo, dopo aver soppesato l’idea a lungo, ha deciso d’intraprendere un viaggio con il giovane Ken’yu – nominato Ukoku da lui stesso, ma non ritenuto sufficientemente maturo per evitare d’infangare il nome e l’onore del defunto maestro, nonché caro amico dell’altro, con la sua leggerezza. Intenzionato a renderlo degno del Muten Kyomon, Komyo cercherà di fargli apprendere una lezione importante sul significato di quest’ultimo; attraverseranno il tempo, ma anche lo spazio, spingendosi a ovest, verso le terre sconfinate dal fascino estero. Ci sarà soltanto un anno a disposizione per la scalata del corvo.
Dal testo: Si voltò s’un fianco solo per scrutarne i lineamenti apparentemente rilassati, scivolando sulla sommità del suo naso con un guizzo sensuale, senza avvicinarsi, semplicemente scrutandolo in silenzio a ogni piccolo sibilo che il suo respiro sospingeva fuori dalle narici strette.

Tutti i componenti dello Shohoku, se dovessero associare Hanamichi ad un astro, sicuramente direbbero che è come il Sole. Allegro, caldo, una continua esplosione di vitalità. Presto però saranno costretti a ricredersi, e Kaede capirà che il suo do'aho in realtà è come la Luna, ha un lato che nasconde a tutti. Un lato che la kitsune ha forse intuito prima degli altri e di cui non può fare a meno.

Dopo innumerevoli giorni di viaggio, di fronte ai malanni comuni e alle scorte che iniziano a scarseggiare, i quattro viaggiatori del Togenkyo vengono richiamati all’attenti da una pira infuocata al centro di un piccolo insediamento umano non segnato sulla piantina: qual è la scelta?
Level up or go back.
[Momentaneamente interrotta]

[Momentaneamente interrotta]
[Ukoku/Komyo]
Questa è la storia che, procedendo al contrario, dalla parola fine segna l’inizio di un racconto.
Komyo, dopo aver perso il suo compagno in un incidente, ha iniziato a vivere in solitudine nel suo appartamento di città e in un giorno di pioggia, dopo aver deciso di provvedere al cibo per un cane incontrato nel parco qualche tempo prima, si decide a portare con sé l’animale e il sedicente padrone dello stesso. Ken’yu, dal canto suo, sa benissimo che quel ruolo non gli si addice affatto, ma da quando ha iniziato a vivere nel parco ha avuto modo di seguire le azioni del biondo da lontano, chiedendosi dove l’avrebbero portato e quale fosse il motivo del suo buon cuore.
Nel momento in cui Komyo decide di aprire casa sua ai due nuovi ospiti, qualcosa di sopito si risveglierà e i segreti verranno lentamente a galla.

[Momentaneamente sospesa]
Raccolta di 100 drabble sulla coppia Ukoku/Komyo.
#Lips: L’aria era così piena da sembrare quasi irreale.
#Eyes: Un cielo senza stelle sapeva brillare ugualmente.
#Childish: Il suo cipiglio infantile, pur non desiderandolo, non faceva che avvicinarlo a sé..
#Breath: Il suo sospiro era caldo e soffice, mentre gli carezzava il collo.

Prima dell'appparizione dell'umanità su questo pianeta nasceva una creatura immortale, ella era nota in molte culture tra le quali quella giudaico-cristiana, che la identificarono con la prima vera donna creata da Dio nello stesso modo di Adamo, allontanata dall'Eden prima del peccato originale, per il semplice fatto di non essersi sottomessa all'uomo e sostituita dalla più "innocente" e remissiva Eva, il suo nome è Lilith. Per molti ella è la sposa di Lucifero per altri invece è una dea benefica, altri credono di averla sconfitta ma altri ancora credono che viva ancora tra noi. Questo è ancora un mistero l'unica cosa certa è che tra di noi vive una donna, più precisamente una vampira diurna, dotata di poteri immensi che, assieme ad un ristretto manipolo di accolite, diurne anch'esse, combatte nell'ombra per difenderci dalle creature dell'oscurità. Esse sono:
THE DAYDANCERS