“Sapete troppo, vuole uccidervi.” Era sofferente e il suo corpo era scosso da spasmi.
Oh bè, se voleva tranquillizzarci, ci era riuscito perfettamente.
“Chi?” Chiesi.
“Lui vuole Brian e Scott, non voi. Ma voi sapete e dovrete morire tutti.”
Fanfiction horror scritta a 4 mani. Speriamo piaccia, fateci sapere =)

ATTENZIONE! QUESTA STORIA È NOSTRA, L'AVEVAMO GIÀ PUBBLICATA SU EFP POCO TEMPO FA, MA POI L'ABBIAMO CANCELLATA. ADESSO L'ABBIAMO RIPUBBLICATA CAMBIANDO IL TITOLO, MA VI ASSICURIAMO CHE LA STORIA E' LA STESSA. Eravamo @Teenectioner
Non il solito contratto.
Non una casa da vendere..
O un capannone da affittare.
Questa volta no.
Il contratto riguardava lei...
Riguardava loro.
Lei: Jane. Segretaria, dipendente a tutti gli effetti da lui: Harry. Il suo datore di lavoro, nonché proprietario di una grande azienda dove si stipulavano contratti per la vendita di case.
Lei lo odiava. Lo odiava con tutto il suo cuore. Non avrebbe mai permesso che un ricco sfondato, sciupafemmine come lui, prendesse il controllo del suo corpo. Ma questa volta era stata costretta...
Un contratto che la teneva legata a lui senza una data di scadenza.
Dipendeva soltanto dal volere di lui...l'avrebbe manipolata fino a quando non si sarebbe stufato di lei. O meglio...del suo corpo. Ma riuscirà davvero a fare del male a una povera ragazza indifesa?
Leggete e lo scoprirete. ;)

Tutto al mondo si può comprare. La vostra casa, il vicino, i sogni, voi, io. Tutto al mondo si può pubblicizzare: la vostra casa, il vicino, i sogni, voi, io. Sono colei che inquina il mondo e lo fa sottovoce, lanciando messaggi subliminali, scavando il vostro inconscio mai soddisfatto, dandovi quello che volete e togliendovelo un attimo dopo. Siete condannati ad essere perennemente insoddisfatti, e io faccio sì che compriate e desideriate sempre di più.
La grafica definibile come 'erotica' è quella in cui il visibile viene utilizzato per evocare ciò che non si può vedere, mentre pornografica è l’opera che in qualche modo risulta oscena, cioè, secondo l’etimologia latina , “ob scena”, che significa “ciò che non si può mostrare apertamente sulla scena”.