Modern setting; Jon non ha alcun grado di parentela con gli Stark ma è il più caro amico di Robb ed è cresciuto praticamente assieme a lui e ai ragazzi Stark.
È una Jonsa con un Jon un pelo più intraprendente (spero di non averlo fatto troppo OOC).
Dal testo [...]
Una voce profonda la fece sussultare dallo spavento mentre quasi si strozzò col tè rovesciandoselo addosso almeno in parte; voltandosi per capire chi avesse dato origine a quel’ironica affermazione si ritrovò, seduto all’isola di fronte a lei, con in mano la sua immancabile tazza di caffè nero bollente Jon Snow, materializzatosi da chissà dove con il suo caratteristico sguardo impenetrabile e l’ombra di un livido all’altezza dello zigomo destro.
Il figliol prodigo è davvero tornato quindi...

Storia ambientata nelle puntate 8x01 e 8x02.
Lei non aveva emozioni. Non avrebbe dovute averne e se solo avesse rinunciato al suo passato, al suo “ego”, alle sue emozioni forse sarebbe riuscita ad affrontare meglio la morte. Alla fine era tutta colpa del suo cuore, perché non aveva mai smesso di battere e di spegnere le sue emozioni e ora era schiava dell’emozione più grande di tutte, perché ora aveva paura di perdere di nuovo tutto quello per cui aveva lottato fino a quel momento.
Come si poteva sopravvivere se il nemico alla loro porta era la morte?!
Aveva timore, Arya, ora più di quanto non avesse prima, quando era solo una ragazzina.
Per quanto fosse diventata fredda, cinica e addestrata al nulla, la verità era che lei non era mia diventata nessuno, non per davvero.
Una ragazza non aveva mai rinunciato a se stessa.
Una ragazza era sempre stata Arya Stark.
Una ragazza, ora, aveva un ulteriore nuovo motivo per dire al dio della morte “Non oggi!”

Semplicemente Arya e Gendry che si ritrovano dieci anni dopo essersi persi di vista.
Per quella notte almeno, aveva ritrovato un pezzo della sua vita passata da tenere stretto.