"Muoviti Holly!" le disse l'amica, tirandola per il braccio.
"No!Non voglio venirci!" protestò la ragazza, impuntando i piedi.
"Avanti!Non impuntarti come un mulo!Vedrai, sarà divertente" le disse, cercando di convincerla.
"Hai una strana concezione del divertimento" commentò lei, alzando un sopracciglio.
"Sei tu che sei troppo seria e rigida, ti farà bene e dopo mi ringrazierai!" esclamò, facendole la linguaccia e continuando a trascinarla.
"Come potrebbe farmi bene andare a letto con un gigolò?"
"Ragazzina, esiste il sesso senza amore e coinvolgimenti di sorta. Ti divertirai e il tuo cuore sarà al sicuro da qualsiasi dolore, fidati"
Si fermò e guardò l'amica con uno sguardo truce e titubante.
* * * * * *
Il giovane si portò indietro i capelli e sospirò, poi si poggiò allo stipite della porta con l'aria stanca.
Si voltò verso Holly: occhi nero pece contro azzurro cielo.

dal Cap 7
" Jiyong non ha senso ciò che dici. Non so che idea tu ti sia fatto di me
ma io non sono una facile. Se speravi di finire in bellezza la serata ti sei sbagliato "
"Se sapevi che era tutto programmato perché sei rimasta "
" Beh…nessuno mi ha costretto ad andarmene "
" Ma nessuno ti ha costretto a restare "

Cosa succede quando due ragazze e due idol si incontrano?
_____
-Allora? Vuoi spiegarmelo o devo tirare a indovinare?- chiede .Anzi, facciamola più semplice.. Chi di noi cinque ti piace?- è sicuro di sé. “Beh, può permetterselo! Qualsiasi donna venderebbe l'anima per essere con lui qui in questo momento” pensa Pamela valutando la possibilità di non rispondere. -Sono io vero? Altrimenti perché la tua amica ti avrebbe passato la bottiglia prima durante il concerto? Sbaglio?-. Lei non sa cosa dire, cosa fare. Non riesce a capire come possa ricordarsi di lei, di loro. -Sei carina. Possiamo divertirci un po' se vuoi- le dice accarezzandole la guancia con le dita -Ma ti avverto, sarà solo per una notte. Sei una fan, non ci potrà essere niente di più tra noi-
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-Hai da fare domani?- le chiede dopo qualche minuto. Deve averci riflettuto molto sull'eventualità di incontrarla di nuovo o meno.
-Eh?-
-Ti ho chiesto se hai da fare domani- ripete lui.
-N-no- risponde dubbiosa lei.
-Bene da questo momento allora sei impegnata. Hai un'amica da portare con te?-
-Si, ma che intenzioni hai?- “A cosa gli serve una mia amica?”
-Creo un diversivo-

Finalmente poteva ricominciare.
Uscì da quell’edificio senza voltarsi indietro.
Dopo tutto quel tempo poteva sentirsi di nuovo libero. Non avrebbe più guardato al passato, non si sarebbe più chiesto cosa sarebbe successo se quel giorno avesse fatto una scelta diversa.
In fondo, non se ne era mai pentito.
Avrebbe riniziato la sua vita da dove l’aveva lasciata sei anni prima e l’avrebbe continuata come se nulla fosse cambiato. Ma sapeva che questo non era possibile.
Perché i giudizi, i dissensi, gli sguardi di disprezzo e la paura degli altri, da quel giorno, lo avrebbero accompagnato in ogni momento della sua quotidianità.
Tutti avrebbero continuato a considerarlo un mostro.
E Ji Yong non riusciva più a sopportarlo.
Ciao!
Questa è la mia seconda ff spero vi piaccia ^.^
Baci :** _Veronik_

Anno 2045. Impero di Jarath. I continenti sono "spariti" unendosi tra di loro a formare un' unica grandissima isola nell'oceano. Solo i due poli e l'Oceania, con le sue svariate isole, sono rimaste come in origine. Non esistono più le varie etnie, è proibito definirsi americano, africano, asiatico o europeo, ma solo umano. Negli zoo non ci sono più gli animali terrestri, ma quelli alieni, portati sulla Terra da vari esploratori spaziali. Le città sono completamente computerizzate.
Anno 240; Artide. Laboratorio di sperimentazione illegale sugli esseri umani. Gli scienziati riescono a catturare due ragazzi che non avrebbero dovuto trovarsi lì e li usano come cavie.
Nel 2044 il laboratorio viene chiuso a seguito di una denuncia contro i diritti umani.
I ragazzi non vengono trovati.