I suoi occhi ardevano, ancora di un colore indefinito, mentre mi fissava con astio.[...] Il mio sguardo rimase intrappolato dal suo, mentre tentavo di identificarlo alla luce fioca della stradina male illuminata. Era giovane, poteva avere pochi anni più di me, ed era inspiegabilmente minaccioso[...]
“Adesso vai a casa. E corri, se non vuoi che qualche altro ubriacone ti violenti” allungò una mano, sfiorando con le dita una ciocca dei miei capelli e sistemandola dietro l'orecchio.[...]“Stavolta non vengo a salvarti, principessina” rise prendendo fra le mani i lembi del mio vestito di jeans per poi sollevarlo fino al ginocchio. Tremai a quel contatto, congelandomi. Sentivo le morse del panico attanagliarmi le viscere, e i muscoli diventare improvvisamente spugnosi. Poi le sue dita mi lasciarono e le sue labbra premettero sulla mia mascella. Le gambe risposero e allora mi voltai e corsi via, incespicando sulle pietre sconnesse della strada.
***
"Posso?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra. [...]
"Harry..."cercai di richiamarlo. [...] Non volevo che mi baciasse, non ero pronta. Ma lui si avvicinava sempre più, chiudendo gli occhi...
"Ti prego" implorai.
NUOVO TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0KJdI3SHd7o&feature=youtu.be

"Giocava a poker,il ragazzo. Era uno svago: gettava soldi sul tavolo con quelle piccole tessere,gettando anche la sua vita lì dentro.
Zayn Malik,era un gioco."

“Hei Harry, ti va di uscire stasera?” Louis alzò improvvisamente il viso sorridendo come se nulla fosse.
‘Hei, Lou, ti va di scopare stasera?’ avrei voluto rispondere io, ridendo mentalmente per la mia fantastica dimostrazione di poca romanticheria. Ero un tipo diretto, questo assolutamente sì. Mi morsi la lingua al pensiero di lui steso sotto di me completamente nudo.
“Certo Lou!” mi limitai a replicare, sorridendo malizioso.
.....
Larry Stylinson. Rating Rosso.
Se non ami questa coppia non entrare. A noi non manchi.

-Larry os.
Sapevo che il suo silenzio, riusciva a controllare le mie sfuriate che celavo davanti a un sorriso, sapevo che lui per me c’era sempre.
Era presente su quel palco, cantando.
Nei miei tatuaggi, incisi nel petto.
Nelle mie labbra, ogni qualvolta sussurravo il suo nome.
Era presente nella camera d’albergo, nascosta da tutti.
***
Era così strano che a letto ero io quello violento, che provocava, faceva urlare, ero il grande nella vita sessuale e poi, poi nella vita reale era lui quello che mi aiutava.
Quello che mi coccolava dopo una serata d’amore.
Quello che mi sussurrava parole dolci prima di dormire.
Quello che mi baciava, accarezzava, quando ne avevo bisogno.
Quello che m’infondeva forza ogni qualvolta non ce la facevo più.