Elrais
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Nuovo recensore (45 recensioni)
       
Inserisco, come presentazione personale, un estratto da un post che ho scritto sul forum... credo che descriva bene il mio rapporto con la scrittura, l'abbandono e la ripresa.

"Ho iniziato a buttare giù pensieri sconclusionati quando ero alle elementari: inventavo situazioni, personaggi, ma tutto questo poi difficilmente si concludeva in una vera storia. Erano immagini separate tra loro, che mi affrettavo a fissare per iscritto, con un'urgenza di cui non mi spiegavo il motivo.

Fino alla fine del liceo, fondamentalmente, ho preso appunti. Appunti su tutto ciò che mi circondava, su quello che vedevo o che credevo di vedere.
Non so da cosa derivasse la necessità di avere sempre in borsa una penna e un pezzo di carta, pronta a fermare un'idea o un'immagine. So solo che, in quel modo, vivevo bene.

Poi è arrivata l'università e, di fatto, ho perso la mia bussola personale. Mi sono dimenticata cosa desse un gusto particolare alle mie giornate.
Ero sommersa da altri impegni, altri bisogni, che mi sembravano più importanti.

Ho smesso di andare in giro con una penna e un pezzo di carta in borsa.

Al termine della laurea triennale, mi sono ritrovata sui gradini di una casa, nel centro storico della mia città: era primavera, faceva caldo e avrei discusso la tesi da lì a due settimane.
Ho ripensato a cosa avessi fatto di buono in quei tre anni e i conti non tornavano.
Così, ho tirato fuori dallo zaino uno dei quaderni dell'università, quello in cui avevo tutti gli schemi per la tesi, e ho strappato un foglio.
Ho ripreso a prendere appunti, da quel giorno. E i conti, adesso, sembrano giusti."

A causa di questo andamento "tormentato", il mio stile è un po' arrugginito. Ho deciso di pubblicare quel che ho scritto perché spero che qualcuno abbia voglia di leggerlo e darmi una mano a migliorare. :)

Dal testo: Veniva il buio dentro le scarpe e la veste. Tirava per le ossa e strappava le carni. Non c’era colore che resistesse al suo abbraccio. Pure il fuoco s’era spento e di fiamma c’era solo la lingua del gelo, che si spandeva a ogni minimo respiro.
Una piccola storia ispirata al quadro La ragazza sul tappeto di Felice Casorati.
| Prima classifcata al contest Storie nei dipinti indetto da Melissa Pressywig sul forum di EFP. |
Autore: _sonder | Pubblicata: 31/05/15 | Aggiornata: 31/05/15 | Rating: Giallo
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Storie originali > Drammatico |  Leggi le 4 recensioni