RosaBuo
  
Membro dal: 27/02/11
Recensore Junior (122 recensioni)
Ok. Dovrei presentarmi ora? Ok, cerchiamo di farla decente sta descrizione. Mi chiamo Rosa e che ho 21 anni. Ok, grazie per l'attenzione.

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No dai scherzo. Mi chiamano in mille modi, Rosa, Rose, Rosellina, Pink, Pinka, Pinketta, Puffa, Nana, Miss, RosaBuòòò... chiamatemi come volete. Ma voi vi chiederete. Rosa chi è? Bhe, non lo so. Rosa è quella che fa la dura ma in sostanza è buona. Una bambina troppo grande per gli anni che ha realmente. Vive così, e si protegge con delle mura che piano piano butta giù conoscendo le persone. A volte però sbaglia, si, sbaglia a fidarsi subito e troppo e viene usata. Rosa viene usata e piange. Piange tanto. E' forse troppo buona e non riesce mai a dire di no e sarebbe capace di perdere tutto per gli altri, ma col tempo è riuscita a capire che deve smettere di farsi usare dalla gente. Rosa è quella che vive per i suoi sogni e per vederli realizzati. Forse è troppo umile per pensare di riuscirci e mettersi così d'impegno e non è così egoista da pensare solo ai suoi. Anzi pensa SEMPRE prima ai sogni degli altri. Rosa è gelosa di ciò a cui tiene di più. Rosa non ha niente, ma ha paura di perdere tutto. Lei ama stare ore e ore a guardare le stelle, adora pensare che prima o poi riuscirà a fare quello che vuole fare, ama guardare l'orizzonte e pensare che prima o poi l'orizzonte sarà il posto dove lei è ora... VIVE PER LA MUSICA. Lì ha trovato 3 tipi strani che provengono da Marte e che in 30 secondi riescono a farla stare bene. Loro le hanno fatto capire quale sia il suono della felicità. E poi ci sono 6 matti che le hanno spiegato che nella vita non tutto è facile, che l'hanno aiutata ad andare avanti nel momento più brutto della sua vita. Quei sei matti, i Linkin Park, le hanno detto che "a volte gli inizi non sono così facili e che gli addii sono l'unica soluzione". Rosa ha capito che una canzone può cambiare il modo in cui ti soffermi sulle cose, ha capito che una canzone può insegnarti più di un libro su un banco di scuola. Ha capito che è intorno alla musica che vuole far girare la sua vita. Rosa non suona uno strumento, Rosa non canta, Rosa vuole semplicemente parlare di musica e ha fatto una scelta. Ha scelto di studiare, di iscriversi in una di quelle facoltà che non ti danno garanzie, ha scelto di farsi prendere per culo da quelli che pensano che ai corsi si balla e si canta. Ha scelto le arti visive, la musica e lo spettacolo. Ha scelto di mettere nelle mani dell'arte e della musica la sua vita. E' a lei, alla musica che sono legati i suoi più grandi sogni, forse irrealizzabili. E così Rosa cerca di diventare la fan perfetta... fan se la musica la emoziona davvero, e quando le emozioni arrivano c'è poco da fare ed è capace di rimandare quelle emozioni indietro, riesce a farle tornare a boomerang a chi le trasmette stando a guardare da sotto un palco. Spende il suo tempo e si mette d'impegno per un cartellone che poi tornerà a casa strappato. Aspetta ore davanti ad un cancello chiuso solo per far vedere che lei c'è e per poter urlare grazie. Oppure resta a casa. Si, resta a casa e piange in silenzio a telefono ascoltando la musica della sua vita. Rosa è strana. Rosa ha imparato grazie a una canzone che quando alza le mani al cielo chiede aiuto proprio come se stesse annegando nell'oceano che è pronto ad inghiottirla -with hands held high into a sky so blue as the ocean opens up to swallow you- . Rosa è difficile da spiegare e qualcuno dice che ha una gran faccia da stronza. Non è quella figa che sculetta per strada. E' quella che preferisce le Converse alle Manolo Blahnik, non è quella tutta mollettine, Hello Kitty e borsa a metà braccio. Rosa è complicata. Dietro la stronza c'è la brava e strana bambina che non piange mai, ma che nel sonno ha paura e si copre sotto il piumone per non farsi sentire dagli altri. Lei ha semplicemente bisogno di un abbraccio per sentirsi al sicuro. Rosa ha una famiglia. Rosa è un Echelon. Rosa crede. Rosa crede che qualcosa lì nel cielo ci deve pur essere. Ha le sue idee. Rosa avrebbe voluto vivere negli anni '60. Rosa diventa grande giorno dopo giorno. Rosa non si descrive. Rosa preferisce che la gente la conosca poco a poco. Rosa non sa "dire qualcosa di se". Rosa ama scrivere, ma non lo fa molto bene. E' Rosa. Sono io.Non so parlare di me.
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