C'è troppo da dire su di me.

O forse troppo poco.

Posso assicurarvi che non sono totalmente pazza, solo in parte (una parte molto piccola, non disperate).

Le mie storie stanno seguendo il filo della mia vita, alcune molto speranzose, altre rassegnate, altre ancora sono morte come è morta una parte di ME.

La mia vita, per quanto io sappia di essere molto fortunata, continua a ricevere scossoni, più o meno forti, che mi destabilizzano, ma si va avanti: si va sempre avanti.

Benchè alcune mi abbiano abbandonata lungo la strada, ci sono ancora persone molto importanti con me, e mano a mano mi aiuteranno a dimenticare chi li ha preceduti.

Non ho soprannomi, il mio nick non ha significati particolari, mi firmo con il mio nome, perchè prima o poi riuscirò a corrispondervi; mentre continuo a inseguirlo, lo scrivo per ricordarmi chi (in fondo) sono veramente.

Gli amori, le amicizie, i parenti, scorrono come il fiume sotto un ponte, sta a noi pescare più pesci possibili mentre quello scivola via.

Per farvi capire che non sono pazza mentre scrivo queste cose, sappiate che i pesci sono gli insegnamenti che la vita ci lascia: cicatrici di dolori, tradimenti, delusioni, ma anche gioie, sorrisi, baci innamorati.

Forse questo è solo un modo come un altro per sfogarmi, e se così fosse spero funzioni, perchè ne ho bisogno; se invece sono io,allora sono felice di aver incastrato un altro pezzo del puzzle del mio essere.

Forse vi ho solo confuso la mente, quindi mi scuso, ma se avete capito allora vi faccio i miei complimenti, perchè io ancora non ci sono riuscita.

Sara.