IN PAUSA
“Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli...
-Salve! Questa è la segreteria telefonica di Shinichi Kudo. Ora non posso risp...
Ran spense la chiamata, lasciò il cellulare sul pavimento e appoggiò la fronte sulle ginocchia strette al petto. Una lacrima calda cadde sulla sua maglietta, lasciando una piccola macchia rotonda sulla stoffa gialla.”
Dopo cinque anni di relazione, Shinichi scompare nel nulla come dopo la sera al Tropical Land e senza dare una spiegazione concreta a Ran.
Quando ritorna in Giappone, quattro anni dopo, il detective scopre che Ran ha avuto una figlia, ma non sa che quella bambina è anche sua...

Winsor, matite e pennelli.
Jungkook amava il nero. Taehyung amava i colori.
Jungkook aveva paura della luce. Taehyung del buio.
Tele, tavolozze e tempere.
L'amore al museo d'Orsay.

Ti avvicinasti a me e, dopo esserti chinato per raggiungere le mie labbra desiderose d’incontrare le tue, mi baciasti rudemente. E quello fu il momento esatto in cui persi definitivamente ogni contatto con la realtà.
''Perché Jungkook, pur di rimanere
accanto alla persona della quale era
innamorato, avrebbe fatto di tutto.''
{ vkook }

Una catena di omicidi seriali attira l’attenzione di Conan Edogawa, costringendolo ad assumere apertamente i panni di Shinichi Kudo nella cittadina di Aomori per indagare e, contemporaneamente, proteggere il segreto della sua doppia identità. Dal primo capitolo:
"Prima, però, si voltò con il capo lanciandole un sorriso e quando lei ricambiò gli parve le si fossero imporporate le guance. Tornando a guardare davanti a sé, si abbandonò a un mezzo sorriso di autocompiacimento: dalla mattina precedente anche quelle piccole inezie, cui per anni era stato abituato a vivere giorno dopo giorno e che dunque gli erano per lungo tempo parse delle ovvietà da dare a volte persino per scontate, lo compiacevano, almeno in un primo momento. [...] Quando si sedeva di fronte a lei e la scrutava in volto, Conan faticava a trattenersi dall’aggiustarle dietro l’orecchio tutte quelle ciocche di capelli che le sfuggivano dalla coda di cavallo così come mesi prima che le dichiarasse i propri sentimenti faticava a non prenderla per mano quando, da bravi fratellini, passeggiavano nel parco di Haido-cho nelle mattine libere per le feste natalizie"

Sonoko, fra il frastornato e il dubbioso, la guardò mentre lanciava occhiate nervose alla porta, per poi veder far capolino sul suo viso un rossore incontrollabile. La biondina si girò e vide Shinichi sulla porta, entrare a testa bassa e dirigersi senza guardarla al suo posto. Esausta, alzò gli occhi al cielo, prendendo posto anch’essa.

Io non li capirò mai.

E se il loro legame fosse nato proprio a quella stupidissima festa, grazie ad un banalissimo gioco, in un modo così misterioso, ma allo stesso tempo fottutamente eccitante, e per merito di quel meraviglioso pompino?
~
Faccio per sfilarmi la benda, ma una mano mi blocca il polso e me lo fa abbassare, ah allora c’è qualcuno, non sto parlando da solo, buono a sapersi. «Posso sapere come ti chiami?» tento di sorridere gentilmente. Nessuna risposta. «Almeno se sei un ragazzo o una ragazza» la mia voce è quasi implorante. Nessuna risposta.
«Oh, vedo che sei molto loquace, lo sai che un muro risponderebbe più di te?» domando retorico, ridacchio perchè mi sento molto in quei film horror stupidi dove l’assassino benda la sua vittima per poi ucciderla.
Certo avrei supposto un omicidio, ma di certo non una reazione di questo tipo da parte del mio interlocutore. Le sue labbra sono premute completamente sulle mie.
«Ottimo modo per tapparmi la bocca, te lo devo riconoscere» dico ghignando appena si stacca dai miei cuscinetti morbidi.
~
•WARNING•
!KOOKV!KOOKTAE!
!SMUT!
!LINGUAGGIO ESPLICITO!
!BOYXBOY!

-La verità è che...- esala con voce roca ad un passo dall'orecchio di Jungkook -...Avrei voluto farlo più a lungo.-
Jungkook manda giù un grumo amaro di saliva, sforzandosi di sorridere, poi Jimin spezza l'istante ridendo della sua risata argentina ed adorabile, il capo appoggiato con dolce intimità a quello più in basso di Kookie.
-È vero, anche all'estero Tae ha dato prova di una certa, entusiasta, resistenza – intercala con tono dimesso il minore, cercando di farlo passare per un'imitazione.
-Che razza di esempio stai dando al nostro maknae? - rincara Jimin, salvando galantemente la situazione. Questo live sta prendendo una brutta, bruttissima piega, pensa Kookie riconoscente, desiderando solo di poter staccare la telecamera.
One shot scritta a quattro mani con pesci_rossi
Grazie cara per avermi tenuto manina durante la stesura!! ;-)
( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=666193 )
Buona lettura e buona fortuna!!

La percezione dei sensi si divide in mille odori, gusti o sapori, sta soltanto a noi capire e associarli allo stimolo giusto.
E se un ragazzo percepisse i sensi diversamente dagli altri?
¤VKOOK¤