“Ma certo, vai Granger, ci vediamo dopo, non sentire troppo la mia mancanza!” e le ammiccò.
Lei disse tra se e se qualcosa che somigliava a “stupido” e ancora rossa, girò sui tacchi e scomparve.
A Fred venne da ridere.
Ce ne sarebbero state delle belle.

| GeorgexLee |
La scusa che ha trovato per venire lì scompare come una bolla di sapone che raggiunge le foglie più alte degli alberi, ma non riesce proprio a tornare a dormire. Basterebbe così poco, basterebbe aprire la bocca e dirgli che gli piace.
“Resti qui ancora un po’?” gli domanda Lee, “Sei molto comodo.”
George appoggia il capo alla testata del letto e sorride verso il soffitto. “Resto qui.” L’ho già detto, ho già detto che Jordan sarà la sua morte?
[La storia partecipa alla Challenge "Tre tiri di dado" indetta da me sul Forum della Penna.]

“George, mi sbaglio o sembra che la Granger, sia interessata alle nostre attività sportive extra curriculari?” Domandò quello che finalmente si rivelò essere Fred. La scrutava con un ghigno diabolico dipinto in volto.
“A me sembra molto più che interessata. Magari dovremmo portarcela” insinuò George, assumendo lo stesso ghigno del gemello. Hermione sentì improvvisamente le guance andare a fuoco. Quei due stavano cercando di metterla in imbarazzo e ci stavano riuscendo alla perfezione. Lei li guardò e sostenne quegli sguardi carichi di sottintesi.
“Perché no? Per me possiamo andare anche subito” li sfidò. Entrambi rimasero un secondo interdetti dalla sua sfrontatezza, poi scoppiarono a ridere.
“Sei veramente spassosa. Ne riparleremo quando sarai più grande” Fred le batté affettuosamente una mano sulla testa, come si fa coi cuccioli o coi bambini piccoli. Questo la fece infuriare.
“Ho sedici anni, cocco” sbottò, scansandogli la mano con uno schiaffo. Il sopracciglio di Fred scattò in alto.
“Sei al quinto anno, come fai ad avere sedici anni?” George sembrò confuso.
“Sono nata il sedici settembre 1979, genio” borbottò.
“Quindi tecnicamente il tuo compleanno è tra otto giorni e tu hai ancora quindici anni” calcolò George. Lo divertiva prendere in giro Hermione.
“Ripassa tra otto giorni

Albus e Scorpius stanno insieme da due anni ed è giunto il momento di entrare a far parte della grande famiglia Weasley, quale giorno migliore per farlo se non durante la vigilia?

Hermione si avvicinò a Ron e con la luce della candela notò che i gemelli Weasley dormivano in due letti dall’altra parte della stanza.
“Cosa ci fanno loro nella stanza di Ron?”
“L’hanno lasciata a degli ospiti che vengono alla partita.” Sbadigliò Harry, “cosa stai facendo?”
“Sta a vedere.” Sussurrò lei maligna.
Si avvicinò al letto di uno dei due, osservando bene il suo volto addormentato profondamente. Era senz’altro Fred. Dormiva sereno, aveva fatto crescere i capelli ed erano fiamme di fuoco sparse sul cuscino. Hermione avvertì l’impulso di sfiorarli e toglierli un ciuffo ribelle dalla fronte.
“Ma che diavolo ti prende Hermione?” Si chiese scuotendo la testa. Si avvicinò lentamente fino a che fu ad un soffio dal suo volto.
“FRED WEASLEY! MAMMA HA SCOPERTO I NOSTRI ESPERIMENTI!” Gridò a pieni polmoni imitando la voce più profonda di George.
Fred scattò a sedere sbarrando gli occhi, “No, no, no! George nascondi le prove!” Gridò spaventato e ancora mezzo addormentato.
Come nasce l'amore tra Fred ed Hermione, tra battibecchi, frecciatine, sguardi... ma sembra non esserci davvero speranza, finché tre anime buone non interverranno in loro aiuto, con una piccola... spinta.

Albus Potter e Scorpius Malfoy hanno intrapreso una relazione seria da qualche mese. I sentimenti si palesano ed è il momento di capire se può funzionare tra loro o no. Albus teme che il suo passato possa influire negativamente, poi capisce di corrispondere i sentimenti di Scorpius.
Dal testo:
- Papà, stasera esco- era sceso nel salone di Villa Malfoy e si rivolse al padre, seduto comodamente sul divano.
- Con chi?- ribattè Draco.
- Con Al.-
Malfoy senior alzò gli occhi al cielo, "Potter" pensò tra sè. Aveva ormai imparato a sopportare l'amicizia del figlio col giovane Potter, ma ancora non era a conoscenza della storia tra i due. Un paio di volte Albus era andato a Villa Malfoy con la scusa di studiare, scusa plausibile, dato che erano allo stesso anno. La cosa non insospettì mai nè Draco, nè Harry, forse perchè entrambi erano impegnati a vivere la loro storia. Infatti, dopo la prematura morte di Astoria, Draco si era abbandonato alle consolazioni di Harry, risvegliando l'amore che avevano vissuto molti anni prima ad Hogwarts.

- Fa bene, tornare indietro dico. - Hermione gli aveva preso la mano, baciando le dita una ad una, - E poi ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti qui, qui dove ti ho conosciuto bene, qui dove ti ho urlato dietro tante volte, qui dove poi ti ho baciato e amato. -
Fred aveva sorriso, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio, perdendosi poi nei suoi occhi nocciola, - Sarebbe? -
- Vorrei solo chiederti di continuare ad amarmi, di continuare a farlo per tutto il resto delle nostre vite. - aveva sussurrato Hermione.
- Mi stai chiedendo di sposarti? -

Fred Weasley, gemello amante delle passione ma molto poco dell'amore si riscopre innamorato dell'ultima persona che avrebbe mai immaginato!
Tra divergenze, battibecchi e una resistenza da portare avanti vivrà il suo ultimo anno felicemente!
E la prefetto-perfetto Granger resisterà al suo fascino oppure verrà trasportata dalla Follia??
Leggete, recensite e fatemi sapere :)
Cenni alle coppie Lily/James e Remus/Tonks

Una storia Malandrina, una storia d'amore e una storia di guerra: tutto in un'unica fanfiction.
Signori e Signore, Maghi e Streghe tutto questo e molto altro... lo scoprirete solo leggendo!
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Dal capitolo 5:
“Oh la festa! Festa? Ali ma perché non mi hai informato che stavo per segnare la fine della mia amicizia con Lily. Per Godric Grifondoro, protettore della mia casata, mi ucciderà. Prenderà il mio corpo e lo getterà in pasto agli schiopodi sparacoda di Hagrid…no, no…mi porterà nella foresta proibita e mi abbandonerà incatenata ad un albero aspettando che un qualsiasi bestione peloso mi mangi. Lily Evans mi ucciderààààà!” gridò Marlene.
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Dal capitolo 16:
“Vuoi essere la mia fidanzata, Lily?” le domandò guardandola dritto negli occhi.
Lily sorrise timidamente e prese il volto del ragazzo fra le sue mani, poi disse: “Sì…sì. Direi di partire dal per sempre”.