passavo i pomeriggi ad aspettare che mi scrivesse, ad aspettare che mi dicesse mi manchi... un amore straordinario quello che provavo per lui, una compatibilità assurda.. eppure di lui io sapevo solo un soprannome, si, sapevo solo il soprannome di quel ragazzo che viveva dall'altra parte del mondo, quel ragazzo a cui ogni giorno davo sembianze diverse, cervavo di immaginarlo, quel ragazzo con cui condividevo una chat e non voleva fare webcam: "tanto non ci incontreremo mai",ripeteva sempreee, infatti, il nostro è un mondo a metà, due esistenze parallele irraggiungibili alle quali aspiri, ignorando, forze forzatamente, la realtà in cui vivi... ma non avrei mai immaginato che proprio lui, il ragazzo del mio cyberlove...... LEGGETEEEEEEE DAI DAI DAI DAIIIII :)

il nostro è solo un mondo a metà, due esistenze parallele irraggiungibili alle quali aspiro, ignorando, forse forzatamente, la realtà in cui vivo. Mi piacerebbe ammirare la trasparenza dei tuoi occhi, mi piacerebbe capire quanto in fondo devo scavare per poter trovare al tua realtà, e io vorrei con tutta me stessa essere lì, in fondo al tuo cuore, e non uscirne MAI. Mi piaci, devo solo ammetterlo a me stessa.

"ei tu, la palla !" disse uno alquanto familiare, sia per la voce che per l'aspetto quando feci una mossa impercettibile per guardarlo con la coda dell'occhio. non rosposi , non volevo ,non ce n'era bisogno, non si era nemmeno degnato di chiedermi scusa o mi dispiace o magari ti ho fatto male ?? no, niente , e bene, la palla te la vai a prendere da solo. i miei pensieri vennero interrotti dal respiro affannato del ragazzo che si avvicinava " ei ma che sei sorda ? ti ho chiesto la palla, deficiete! " con un gesto lento, molto lento , prese la palla sbuffando e, allontanandosi,si scontrò con i miei occhi neri, talmente infuriati che mi sembrarono un esplosione di fuoco improvvisa al quale neanche loro avrebbero avuto il privilegio di resistervi.