Il calcio è sempre stato la passione di Louis, questa è l'ultima partita della coppa e deve vincerla ad ogni costo. Per la coppa e in più per una persona speciale e una sorpresa post partita...
Avvicinò le labbra al mio orecchio, mi sussurrò poche parole, parole decise e piccanti, mi disse passo per passo ciò che voleva farmi, ciò che aveva desiderato fin da quando mi aveva vista, prima della partita, davanti a quello specchio. E io non potei fare altro che chiudere gli occhi e immaginarlo. Sentire le sue mani perquisire ogni centimetro del mio corpo; il suo respiro quasi tremante mentre faceva di me ciò che voleva; le sue labbra, fuoco sulla mia pelle; il battito del suo cuore accelerare in una corsa con il mio. Lo strinsi più a me, lasciando che ogni spazio tra di noi scomparisse.

Era passato tanto tempo, e ancora molto ne doveva passare, prima che potessi rivederla. Ormai mi ero messo, quasi, il cuore in pace. Ma ogni tanto il destino, con un piccolo aiuto degli amici, cambia, inaspettatamente.
Diedi una rapida occhiata all'orologio del cellulare, mezzanotte e mezza. "Buon mesiversario, amore mio" sospirai, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, per poi lasciare una scia di baci che terminò pericolosamente vicina alle sue labbra.

Mancavano poche ore all'inizio del tour, saremmo stati separati per troppo tempo, troppe settimane l'una senza l'altro. E allora facemmo in modo di assaporare ogni piccolo ultimo istante.
Sorrisi, mentre le sue braccia mi sollevavano per poi appoggiarmi sul suo petto. “Non abbiamo tempo Lou, c’è così tanto da fare…” gli dissi, per poi riprendere a baciarlo, come non avessi detto nulla. “Quel così tanto può aspettare, noi siamo più importanti” fu la sua risposta.

E' una sera di settembre, forse. O forse ottobre. O forse novembre. Non le importa tanto, sa solo che sta vedendo foto e articoli di giornale sul suo ex ragazzo. E' felice, dicono. Ma lei lo vede, lei lo sa, lei conosce la verità. E allora trova un foglio, butta giù le prime parole che le vengono in mente, parole che non arriveranno mai al destinatario, parole che vanno a formare il racconto del loro primo incontro.
Mi dicevi che saremmo stati assieme per sempre.
Mi dicevi che non avresti lasciato che le nostre carriere interferissero.
Mi dicevi che noi due saremmo sempre stati più forti di qualunque idiota su internet e nella realtà.
Mi dicevi che avremmo combattuto tutto e tutti per noi due.

“Sono Sophie” mi disse avvicinandosi all’orecchio “e tu di certo non hai bisogno di presentazioni, Liam James Payne”. Quel suo tono così sfrontato, quel suo essere così sicura di sé mi colpì subito. Sorrisi a mia volta, grattandomi la nuca e offrendole la mano per stringerla.