Noi siamo plurale maiestatis, siamo uno e quando ci gira anche in tre o multipli di tre. Questo profilo è nato dall'idea di prendere bonariamente (o forse no) in giro gli OC femminili che sfociano o si avvicinano pericolosamente alla tanto leggendaria quanto minacciosa figura della Mary Sue.
E se per caso le nostre storie di vita non vissutamente vera vi fanno arrabbiare e sentire tirati in ballo, inserite qui la solita frase "ogni riferimento è puramente casuale". La nostra persona scrive per divertimento.





Il progetto di Plurale Maiestatis è nato in una notte buia e tempestosa (era pomeriggio) da una persona (o forse dodici) dalla mente contorta (o magari semplicemente annoiata).
Noi, loro eccellenza e altrui grazia, nonché santità un po’ di tutti e un po’ di nessuno, i sottoscritti e sovracitati Plurale Maiestatis parliamo spesso con la nostra persona, e durante questi dialoghi al limite del socratico e al confine del patologico è capitato di portare alla luce, sì come da nostra maieutica abitudine dopo l’happy hour, l’argomento Mary Sue.
L’argomento tende a causare alla nostra persona conati, brividi, e raccapriccio generale, accompagnati da tutti i sintomi che di solito vengono letti velocemente alla fine delle pubblicità dei medicinali.
Qui non ci riferiamo alla teoria, magnificamente espressa nell’articolo di Nonciclopedia, ma alla pratica, a quello che ci è capitato di vedere e di leggere.
Discutendone è così nato il progetto di quello che vedrete. Ossia fan fiction in cui la Mary Sue di turno viene messa davanti a quelle che sarebbero davvero le reazioni dei personaggi presi in causa. Ossia restando fedeli ai personaggi originali. Che è la prima cosa che le creatrici di Mary Sue non fanno.

Quindi prendete pop corn e bibita, mettetevi comodi, e godetevi le nostre storie.




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