John scostó lo sguardo dagli occhi scuri dell'uomo e si voltó verso l'unica fonte di luce pur di non guardarlo in faccia. Ai raggi del sole, i suoi occhi diventavano ancora più blu. Jim, guardandoli, li avrebbe paragonati al blu delle profondità dell'oceano, e come l'oceano lo risucchiavano. Notó alcune pagliuzze d'oro brillare attorno alla pupilla, spezzando il colore delle iridi. No, non era il mare. Quello era un intero cielo stellato e ci poteva scorgere tutte le stelle e ogni piccolo granello di luce.
Era un essere bellissimo e unico. Ora sarebbe stato solo suo.
- Bene John, iniziamo con gli esperimenti -

Quasi tre anni, tre maledettissimi anni. A tormentarlo erano tornati gli incubi e sembrava quasi che la cicatrice dolesse nuovamente. Se solo fosse morto assieme ai suoi compagni...

Da classicista mi sono appassionata ai miti greci e romani. Ultimamente mi sono appassionata particolarmente alla storia di Eurialo e Niso, da Virgilio. Perchè non provare a scrivere una storia simile a quella sui miei personaggi preferiti di Sherlock?
" E piegò la testa sul petto, così come fanno i fiori purpurei tagliati dall'aratro al limitare del campo, o così come fanno i papaveri, costretti a piegare la loro testa sotto il peso della pioggia."