xjdirectioner_
Membro dal: 27/02/13
Nuovo recensore (0 recensioni)
Una volta, su un pezzo di carta gialla con le righe verdi, scrisse una poesia, e la intitolò “Chops” perchè quello era il nome del suo cane. E i versi palavano di lui. Il professore gli diede una A e una stella dorata; e sua madre la appese alla porta della cucina e la lesse a tutte le sue zie. Era l’anno in cui Padre Tracy portò tutti i ragazzi allo zoo, e li lasciò cantare sull’autobus; l’anno in cui nacque la sua sorellina, con quelle unghiette minuscole, senza capelli,. Sua madre e suo padre si baciavano sempre, e la ragazza che abitava dietro l’angolo gli mandò un biglietto di San Valentino con una fila di X, e lui dovette chiedere a suo padre che cosa significassero. E suo padre la sera, gli rimboccava sempre le coperte. Era sempre pronto a farlo. Una volta, su un pezzo di carta bianca con le righe blu, scrisse una poesia, e la intitolò “Autunno”, perchè quella era la stagione che stava vivendo, e i versi parlavano di questo. Il professore gli diede una A e gli chiese di scrivere in modo più chiaro; sua madre non la appese alla porta della cucina, perchè aveva appena imbiancato. E i ragazzi gli dissero che Padre Tracy fumava sigari, e lasciava i mozziconi sui banchi, e a volte questi facevano dei buchi. Era l’anno in cui sua sorella mise gli occhiali con le lenti spesse, e la montatura nera; e la ragazza che abitava dietro l’angolo rise, quando le chiese di andare a vedere Babbo Natale. E i ragazzi gli spiegarono perchè i suoi genitori continuavano a baciarsi: suo padre non gli rimboccava mai le coperte, e s’infuriava se glielo chiedeva piangendo. Una volta, su un pezzo di carta strappato dal suo taccuino, scrisse una poesia, e la intitolò “Innocenza: una domanda”, perchè quello era il quesito che si poneva su di lei, e i versi parlavano di questo. Il suo professore gli diede una A, e gli lanciò uno sguardo strano, serio; e sua madre non la appese alla porta della cucina, perchè non gliela fece mai leggere. Era l’anno in cui Padre Tracy morì, e lui dimenticò come finiva il Credo degli Apostoli. Sorprese sua sorella a fare sesso in veranda, sul retro; e sua madre e suo padre non si baciavano mai, e non si parlavano. E la ragazza che abitava dietro l’angolo si truccava troppo, e lui tossiva quando la baciava, ma la baciava lo stesso, perchè era la cosa giusta da fare. Alle tre del mattino si infilava nel letto, e suo padre russava rumorosamente. Ecco perchè, sul retro di un sacchetto di carta marrone, provò a scrivere un’altra poesia, e la intitolò “Il nulla assoluto”, perchè i versi, in realtà, parlavano di questo. E si diede una A, e si tagliò i suoi dannatissimi polsi. E la appese alla porta del bagno, perchè questa volta, pensò, non sarebbe riuscito a raggiungere la cucina. Earl Reum
Nessuna storia trovata.