|IN REVISIONE.|
|ATTENZIONE: Questa fanfiction è in corso di una revisione. Queste correzioni potrebbero portare, oltre al cambiamento stilistico, il mutamento di alcuni dettagli pressoché trascurabili.|
Perché avevo dato ascolto a quel grandissimo deficiente? Me ne potevo stare a casa, tranquilla e comoda, e invece ero costretta a stare per un‘estate in una catapecchia insieme a cinque uomini di cui quattro ero sicura fossero idioti al 100%. Quanto al pakistano, non posso dire molto: so solo che quando lo vedo faccio solo enormi figure di merda.
Bello, vero?
Ma non potrà essere tanto più intelligente di mio fratello se frequenta questo tipo di persone.
Vabbè che frequento anch' io questi minorati mentali.
Un secondo.
Ciò significa che lo sono anch' io?
...Nah, decisamente impossibile.

"Brutto figlio di..." Mi scappa, ma non finisco la frase.
"Continua, forza. Dillo!" Mi provoca lui.
"Brutto figlio di puttana!" Rispondo a mo' di sfida. Se credeva che non ne avrei avuto il coraggio, si sbagliava di grosso!
"Non sono mica figlio tuo!" Ribatte. Nessuno dei due è veramente arrabbiato, stiamo giocando, e anche dando spettacolo, ma questi sono dettagli!
"Stronzo!" Urlo avvicinandomi a lui in modo altezzoso.
"Ti amo..." Risponde lui. Quasi mi sento svenire, ha appena detto di amarmi. Tutti l'hanno sentito. Centinaia di occhi sono puntati su di noi. Che faccio ora? Meglio optare per la verità, tanto ormai siamo pericolosamente vicini.
"Ti amo anch'io..." Ho giusto il tempo di rispondere prima che lui mi tappi la bocca con un bacio.

-Senti Aury perché sei in una lavanderia? La mammina non ti ha insegnato a fare il bucato?-
-La tua non ti ha insegnato a succhiare cazzi invece di parlare per niente?-
-Sei così stronza!-
-Già è vero…un motivo in più per andartene e lasciarmi in pace.-
-Verginella frigida- Sussurro per poi girarmi per ritornare alla mia postazione.
-Ahahahahahhaha… povero illuso, tu non sai nemmeno quanti anni ho e credi di sapere con chi scopo.-
Ps: Grazie alle recensioni ho deciso di continuare questa storia. Quindi non è una raccolta di Os ma una ff vera e propria.
Ci tengo a precisare che la storia è ROSSA CON TERMINI ESPLICITI, quindi chi ha problemi con questo genere di storie non apra niente.

–Che fai ci eviti?- Quella voce, quella voce di cui avevo così tanta paura…
-Z-Zayn- Dissi con un filo di voce
-Hai paura di me per caso?-Mi guardò con un sorriso compiaciuto, non risposi ma abbassai la sguardo.
Avevo tantissima paura di lui
-Ah capisco,chi tace acconsente...
Cercai di andarmene ma fui di nuovo bloccata –Dove vai? Mancano ancora 10 minuti a quando suoni la campanella
Si avvicinò al mio orecchio –E fino a quel momento sei mia.

..“Farsi mettere i piedi in testa da Parker, è un po’ da sfigati.” –senti ridacchiare un ragazzo dai capelli ricci alle mie spalle.
“E tu saresti?” –mi girai e lo guardai da testa a piedi con aria interrogativa.
“Un ragazzo che fa parte del gruppo dei babbei.” –Il ragazzo mi sorrise mettendosi le mani in tasca.
..

ATTENZIONE: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato
Un piano complicato e rischioso. Tutto per avere il potere.
Stupide scommesse. Tutto per dimostrare chi è il più forte.
Un amore sbagliato. Effy e Louis. andranno contro tutto e tutti ma prima devono fare i conti con i propri sentimenti.

«Hey!».
Il mio respiro si fece pesante.Girai leggermente la testa,il necessario per vedere che il ragazzo che era in pedi mi stava raggungendo.
Iniziai a correre,ma con scarsi risultati,le mie gambe sembravano paralizzate.
Il ragazzo riuscì a raggiungermi,afferrandomi il polso.
«Dove credi di andare dolcezza?» sussurrò al mio orecchio.
Il cartone del latte mi cadde,finendo malamente a terra.
Mi divincolai sotto la sua presa,senza riuscire a liberarmi,la sua presa era troppo forte.
«Guarda Malik,una ragazzina si vuole unire a noi!Non sei contento?Eh,non sei contento?» disse trasportandomi verso il ragazzo accasciato a terra e tirandogli un altro calcio.

"Allora? Giochiamo a scacchi o facciamo ciò per cui mi stai pregando da un anno?" Sorrido beffarda alzando un sopracciglio. Può essere dolce quanto vuole lui, ma quando si tratta di certe cose sappiamo tutti che non si trattiene.
"Io non so giocare a scacchi..." Alza un sopracciglio anche lui e mi sorride furbetto.

-Lui ti farà del male come ti ha già fatto- Ribatté Horan, questa volta però i suoi occhi erano lucidi , stava per piangere.
-Tanto che differenza ti fa, non ti importa se io soffro o se qualcuno mi fa del male , a te non cambierebbe niente- ormai anche io avevo le lacrime agli occhi, inclinai la testa all'indietro per cercare si frenare l'imminente pianto.
-Certo che mi importa!! Non lo hai ancora capito ?! Io mi sono INNAMORATO DI TE ! E non posso sopportare il fatto che tu non sia mia-fece una pausa- sei come il mio ossigeno, ho bisogno di te- a queste parole le lacrime incominciarono a graffiarmi il viso.
Poco dopo ci baciammo.