"Bieber,te lo ripeto per l'ultima volta,se vuoi portarmi a letto...devi prendermi"
Dissi mordendogli il labbro.Lui emise un gemito e mi spinse contro il muro.
"Piccola,non giocare con il fuoco,potresti pentirtene"
Disse lui a due centimetri da me.
"La vita è fatta di rischi piccolo.Ed io giocherò con il fuoco! A dopo"
Dissi con voce sensuale.
"Mi farai impazzire se continui così sai??"
Disse lui,io ridacchiai e lo baciai a stampo
"Guarda che è proprio quello il mio intento"

Mi stava semplicemente aiutando.
Lui ne aveva 20, io ne avevo 16.
Perchè ignorare gli insulti, se la gente non fa altro che giudicarti?

"Devi starmi lontano...ragazze sexy come te devono stare lontano da..da..uno come me..ecco."disse deglutendo più volte e ansimando. "E perche' dovrei starti lontana,bel biondino?" mi staccai dal suo collo,che ho scoperto essere il suo punto debole, e avvicinando le mie labbra alle sue. Si sfioravano. Sentivo il suo desiderio di toccarle,di assaporarle,di farle sue. Il suo desiderio era anche il mio. Non mi sarei limitata ad un singolo bacio,o due...mi sarei spinta più oltre. "Perche' sono malato,malato di sesso!" esclamò ad alta voce.

Si, lei doveva essere sua. Sorrise a quell’idea “ Tu vieni con me”-le disse. Non era una domanda, né una proposta gentile, era un ordine e Jessy non si fa dare ordini da nessuno . Lei rimase lì dov’era. Justin, piuttosto spazientito le prese il polso e la tirò con sé.

A.A.A
è tutto sbagliato...
Anche quando due migliori amici iniziano un gioco un pò troppo spinto

Si sono innamorati,lei è rimasta incinta,lui è scomparso
*Justin non è famoso*

Eppure erano perfetti insieme (come amici).
Eppure... anche se è diventato col tempo una persona pericolosa, terribile e aggressivo a Charlotte mancava...
Le mancava il suo migliore amico ma sopratutto, le mancava il vecchio Justin..

-Dammi almeno un buon motivo per restare, sei pazzo Justin!- Sbottai con il ragazzo castano difronte a me. Non sapevo che fare nemmeno io. Insomma era stupido tenere stretta qualcosa che fa cosí male, ma é altrettanto stupido lasciare andare l'unica cosa che riesce a farmi sorridere.
-Si, forse saró anche pazzo, ma solo di te.- Mi disse con quel suo sguardo pieno di fascino. Mi spistó una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi sussurró.
-Non te ne andare, ti prego. Potrei morire senza di te piccola.-

Faith non è come le altre. Lei è la "piccola Faith", quella che non infrange mai le regole, quella che non va a letto con il primo che incontra, quella che secondo tutti quelli che le stanno attorno non oserebbe mai.
Ma quando Justin, con lo scopo di vincere una scommessa entra nella sua vita, tutto cambia.
Faith cambia, Faith osa, Faith ama...

Tre settimane. Tre settimane di buio. I brividi percorrevano la mia schiena. Fino a quel momento la mia vita era stata una giostra, giravo, prima veloce poi piano, ma in ogni caso sapevo che sarei scesa prima o poi. Eh ora è arrivato il mio momento, il momento di una nuova vita, di una nuova giostra. Mio padre mi aprì le porte dell'ospedale, quel maledetto luogo che mi aveva tenuta prigioniera per molto tempo. L'aria fresca e pulita mi avvolse, sembrava che il tempo si fosse fermato e che il mondo aspettasse solo me per ricominciare a vivere. Degli occhi color miele, per qualche secondo vidi solo questo, ma non erano degli occhi qualsiasi, no, erano degli occhi familiari, i suoi occhi color miele, che erano stati l'unica mia salvezza in quelle tre settimane di terrore. Non poteva essere vero, avrei detto questo fino a qualche minuto fa. Ma ora lui era qui, e nonostante tutto ciò che era successo mi sentii finalmente al sicuro.

?:”Ciao Hailey, io sono Justin, Justin Bieber, ti aiuto?”
-:”Ti ringrazio.” Sorrisi dolcemente.
J:”E’ un piacere.” Prese le mie valige e le portò dentro, lo seguii e si girò verso di me, chiuse la porta finendomi quasi addosso, si mise dietro di me e si avvicinò al mio orecchio respirandoci sopra.
J:”Benvenuta nel tuo inferno, piccola.” Mi disse.
Il resto lo scoprirete :)

Prologo:
E se venissi rapita da due ragazzi?
Due ragazzi davvero carini ma fottutamente stronzi…
E se i tuoi genitori non volessero pagare il riscatto e per anni non si facessero sentire?
E se il tuo sogno si realizzasse grazie ai ragazzi che odi, i ragazzi che ti hanno portato via dalla tua vita normale, i ragazzi che ti hanno sconvolta…
E se un patto potrebbe renderti la persona più felice a questo mondo e contemporaneamente la persona più triste?

Baila odiava il suo lavoro,ma odiava più se stessa per aver avuto fiducia in quell'uomo che la ingannò quando lei era ancora un'innoqua sedicenne.
Dal primo capitolo:
.Posizionò una mano dietro la mia schiena e con una spinta mi avvicino a lui fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso.
'Com'è che ti chiami bellezza?' sussurrò.
'Baila' risposi continuando a muovere il mio bacino.
'Che ne dici se continuiamo di sopra?' disse con una voce eccitata e allo stesso tempo frustata.
.......
‘Fammi divertire’ disse senza staccare gli occhi dal mio seno.
‘Com’è che ti chiami?’gli chiesi.
‘Justin’ dsse sollevando i fianchi per far sfiorare le nostre intimità.
‘Ti farò divertire come non mai,Justin’.
STORIA COL BOLLINO ROSSO,CONTIENE TERMINI E SCENE FORTI E SESSUALMENTE ESPLICITE.

”mi cinse i fianchi sorridendo maliziosamente.
«è sbagliato tutto questo,lo sai?» dissi sussurando contro la sua pelle.
«ho provato a starti lontano, ma non ci riesco.»
sentii il suo corpo irrigidirsi non appena i nostri bacini si scontrarono, una, due, tre spinte.
«Justin...» Si mordicchiò le labbra guardandomi.
«Si Dacey?»
Lo guardai negli occhi, vidi quei occhi color caramello penetrare dentro i miei con uno solo sguardo.
Misi una mano nei suoi capelli accarezzandoli delicatamente, per fargli sentire ogni sensazione.
«Non rimpiango il fatto che tu sia mio fratello.»
«Fratellastro.» mi corresse sfiorandomi le labbra con il dito.