Nei tuoi occhi non c'è odio, non c'è cattiveria.
C'è il riflesso di mondi lontani,
di stelle lucenti e suoli sabbiosi.
Ti chiedo un'unica cosa, quindi. Senza obbligo alcuno; senza costrinzione, o minaccia.

Uccidimi pure, senza prenderti una pausa
tra un colpo e l'altro.
Senza avere nessuna incertezza.
L'odio porta a questo in fondo, no? Porta ad essere crudeli e insensibili...ma se lo sono loro, gli umani, così costretti dentro a grotte profonde...
come possiamo non essere crudeli anche noi anime, che li costringiamo a nascondersi?
Che rubiamo loro le perone amate, occupandone il corpo.
Ma Jared...sappi che lei è ancora presente.

Pensi che non possa capirti,
pensi che io sia ancora un bambino,
ma ti sbagli.
Tra fratelli non ci sono segreti. Ogni cosa appare subito ovvia, ed i problemi dell'uno diventano in qualche modo i problemi dell'altro.
Ma il punto è...se uno dei due non vuole risolvere questo problema, come può fre l'altro a convincerlo?

Dissenatori, almeno un centinaio, che scivolavano in una massa nera attorno al lago, verso di loro. Si voltò di scatto, mentre il familiare freddo gelido gli pervadeva le viscere e la nebbia cominciava a offuscare i suoi occhi; altri ancora ne apparivano dall'oscurità, da tutte le parti, li stavano accerchiando...
[tratto da "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" cap. 20 pag. 324]

Si udì una sonora esplosione e il bidone dietro Harry scoppiò; Harry tentò un Incantesimo delle Pastole, che rimbalzò sulla parete dietro l'orecchio di Malfoy e fracassò la cassetta sotto Mirtilla Malcontenta, che strillò ancora più forte; l'acqua si riversò dappertutto e Harry scivolò in terra, mentre Malfoy, il volto deformato dalla rabbia, urlava "Cruc..."
"SECTUMSEMPRA!" gridò Harry dal pavimento, agitando furiosamente la bacchetta.
[pezzo tratto da "Harry Potter e il principe mezzosangue" capitolo 24, pg. 475]

Al buio, in quella stanza, la osservi.
La osservi senza fiatare, perfino senza muoverti. E se si svegliasse?
Speri di no. Vederla così serena, ti fa star bene.
Vorresti sapere se è te che sogna...

Un pezzo, due pezzi, tre, quattro...e così via
E' così facile, dividersi in tante parti uguali?
E se sì...la prima, dove va a finire?

Da certe persone, nessuno si aspetta vari tipi di comportamento.
Da un bambino, soprattutto.
Ma se quello stesso bambino, non fosse come tutti gli altri?
Se avesse capacità superiori e una spiccata predilizione per la tortura?

"Da una tasca interna del suo pastrato nero estrasse una scatoletta leggermente schiacciata. Harry l'aprì con dita tremanti. Dentro c'era una torta al cioccolato grossa e appiccicosa con su scritto: Buon compleanno Harry.
Harry guardò il gigante. Voleva dirgli grazie, ma le parole si persero prima di arrivargli alla bocca..."
[tratto da "Harry Potter e la pietra filosofale"]