kri87
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Recensore Junior (106 recensioni)



Peter Pan -James Matthew Barrie

Le stelle sono belle, però non possono partecipare attivamente a nessuna vicenda umana: possono soltanto guardare giù in eterno, sulla terra. E' una punizione caduta su di esse per qualche mancanza commessa tanto tempo fa e che ora più nessuna stella sa quale fosse.

Così le più vecchie, le colpevoli, sono diventate occhiute e taciturne (il linguaggio delle stelle è il loro continuo ammiccare), le più piccole si meravigliano di tutto e tutto vogliono vedere. In realtà non sono molto amiche di Peter perchè egli ha il deplorevole vezzo di giocare a rimpiattino dietro di loro e di soffiare sopra le loro fiammelle.

Ad ogni modo, si divertono sempre agli scherzi, perciò quella notte parteggiavano tutte per lui ed erano ansiose che gli adulti sparissero dalla circolazione.






On Fantasy -George R.R. Martin

Il miglior fantasy è scritto nella lingua dei sogni. È vivo, proprio come sono vivi i sogni…più reale della realtà, almeno per un momento: quel magico momento prima di svegliarsi.

Il fantasy è colorato d’argento e di scarlatto, indaco e azzurro, ossidiana venata da delicati lapislazzuli. La realtà è legno e plastica, fatta di marrone fango e triste verde oliva.

La fantasia sa di peperoncino e miele, cannella e chiodi di garofano, rare carni rosse e vini dolci come l’estate. La realtà è fagioli e tofu, con cenere sul fondo.

La realtà è un centro commerciale a Burbank, il fumo di ciminiera a Cleveland, un parcheggio a Newark. La fantasia è le torri di Minas Tirith, le antiche pietre di Gormenghast, le sale di Camelot.

La fantasia vola sulle ali di Icaro, la realtà sulle South - West Airlines.

Perché i nostri sogni diventano tanto più piccoli quando finalmente si realizzano?

Noi leggiamo il fantasy per ritrovare i colori credo, per assaggiare forti spezie e udire le canzoni cantate dalle sirene.

C’è qualcosa di antico e vero nel fantasy, che parla direttamente a qualcosa di insito in noi: al bambino che sognava, un giorno, di cacciare nelle foreste di notte, di festeggiare al di sotto di cave colline e di trovare un amore che sarebbe durato per sempre in qualche luogo tra il sud di Oz e il nord di Shargri-la.

Tenetevi il vostro paradiso: quando morirò preferirei di molto andare nella terra di mezzo.



Sabbie mobili –Jaques Prévert


Demoni e meraviglie venti e mare

Lontano di già s’è ritirato il mare

E tu

Come alga dolcemente accarezzata dal vento

Nelle sabbie del tuo letto ti agiti sognando

Demoni e meraviglie venti e mare

Lontano di già s’è ritirato il mare

Ma nei tuoi occhi socchiusi

Due piccole onde son rimaste

Demoni e meraviglie venti e mare

Due piccole onde per annegarmi.



Terry Pratchett - Il tristo mietitore
(...)"Perchè ti chiami Un-Secchio?"
tutto qui?credevo che un tipo sveglio come lei potesse capirlo da solo. nella mia tribù ci viene dato il nome della prima cosa che la madre vede uscendo dal teepee dopo il parto. è l'abbreviazione di un-secchio-d'acqua-versato-sopra-due-cani
"Bella sfortuna" disse Windle
non è così male, disse Un-Secchio. è a mio fratello gemmello che è andata veramente male. lei per dargli il nome ha guardato fuori dalla tenda dieci secondi prima di dare a me il mio.
Windle Poons ci pensò sopra.
"Non dirmelo, lasciami indovinare" disse. "Due-Cani-Che-Comabattono?"
due-cani-che-combattono? due-cani-che-combattono? disse Un-Secchio. uau, avrebbe dato il braccio destro per chiamarsi due-cani-che-combattono!





Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

- Pablo Neruda

"Se per un istante Dio si dimenticherà  che sono una marionetta di

stoffa e mi regalerà  un pezzo di vita,

probabilmente non direi tutto quello che penso,

ma in definitiva penserei tutto quello che dico. Darei valore alle

cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano,

starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri

parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,

mi sdraierei al sole  lasciando scoperto non solamente il mio corpo

ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il

mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh  sopra le stelle un poema di

Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la serenata

che offrirei alla luna.

Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle

loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.

Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo

giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.

Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e

vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini proverei  quanto sbagliano al pensare che smettono

di innamorarsi quando invecchiano,

 

senza sapere che invecchiano quando

smettono di innamorarsi.

A un bambino gli darei le ali,

 

ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma

con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!

Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,

senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.

Ho imparato che  quando un neonato stringe con il suo piccolo

pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,

lo tiene stretto per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro

dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non

mi serviranno a molto,  perché quando mi metteranno dentro quella

valigia, infelicemente starò morendo” –GABO-



Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)





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Settimo anno di Hogwarts: lei studentessa brillante e impeccabile, la personificazione dell'orgoglio e del coraggio; lui freddo e diabolico, la personificazione dell'opportunismo e del peccato...è una storia senza pretese: solo quella di strappare un sorriso ed un attimo di tenerezza alla giornata di chi legge!
Autore: kri87 | Pubblicata: 22/11/08 | Aggiornata: 17/03/12 | Rating: Rosso
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Capitoli: 25 | In corso
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Categoria: Libri > Harry Potter |  Leggi le 572 recensioni