«Chiamami Papà da oggi in poi. Ma prima di tutto voglio spiegarti delle cose.»
Fece una pausa prima di continuare.
«Sono un uomo di disciplina. Odio quando le persone mi disubbidiscono o mi mentono. Credimi, non lo sopporto. E da uomo di disciplina quale sono, ho delle regole per te Annabelle.»
[…]
«Devi mangiare correttamente tre pasti al giorno, con vari stuzzichini intermedi. Potrai andare a scuola e studiare, ma ogni volta che vorrai uscire, dovrai chiedermi il permesso. Puoi fare quello che vuoi in casa, ma alle nove ti voglio a letto. Chiaro, piccola?»
E Annabelle spalancò le labbra. Non poteva credere a tutto questo. E si girò di scatto, notando l’orfanotrofio allontanarsi sempre di più dalla sua visuale.
Lui non era suo padre, non poteva comportarsi da tale.
E da quel giorno tutto nella vita di Annabelle cambiò.
Il vero inferno ebbe inizio.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=pe1DpVdSNIM

Ronnie non era una semplice ragazza, lei possedeva tutto, ville, riviste di moda, negozi….apparentemente sembrava felice, ma si sa….i soldi non danno la felicità.
Non poteva essere se stessa, doveva sempre mantenere alto il nome della sua famiglia e questo le costava tanto.
Non era la più popolare della scuola, ma non era nemmeno una sfigata, semplicemente se ne stava sempre in disparte con le sue fedeli cuffiette e i suoi libri tra le mani.
Ovviamente i suoi voti scolastici erano ottimi, lei era contenta dei suoi risultati, ma i suoi genitori pretendevano sempre di più.
Lei voleva solo godersi la vita, voleva passare un po’ di tempo con i suoi genitori, ma questo non era mai stato possibile.
Voleva essere amata, nient’altro….il destino però era stato crudele con lei, genitori assenti, vita difficile e soprattutto, amori non corrisposti.
Ogni volta il desiderio di buttare tutto all'aria e gridare tutto quello che sentiva si faceva sentire ma come narrava uno dei suoi libri preferiti… “se parlo rovino tutto, 
se non parlo mi rovino dentro.”
Quindi preferiva soffrire dentro, continuando a far felici le persone che la circondavano.

INTRODUZIONE...
Una ragazza fragile, con problemi di bullismo e autolesionismo, ricca ma vuota dentro, la sua vita non è più la stessa dopo la morte di suo padre, sua madre ormai è come se non ci fosse in casa.
Troppo impegnata a lavorare per accorgersi di sua figlia.
Troppo impegnata a lavorare per accorgersi dei tagli sui suoi polsi
Troppo impegnata a lavorare per chiedere a sua figlia come stava
Troppo impegnata a lavorare per dire a sua figlia che le voleva bene.
Ormai ci aveva fatto l'abitudine, tutti odiavano lei e lei odiava la sua vita, il suo corpo, i suoi capelli...odiava tutto di lei.
Ma proprio quando la sua vita stava giungendo ad un bivio un ragazzo la salverà, lo stesso ragazzo che la farà sentire una nullità sin dall'inizio.
- SPERO VI PIACCIA -

[MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
ormai è passato più di un anno....tutto è cambiato....
loro sono cambiati
la loro musica è cambiata
le vecchie coppie sono rinate...
Forse l'unica cosa che non è cambiato è l'amore.....
- CONTINUO DELLA FF "FORSE CON LUI POSSO IMPARARE AD AMARE...DI NUOVO"
- miri

Questa storia racconta la vita di due ragazzi che si conoscono da bambini.
Lei Ally.
Lui Louis.
I One Direction.
Una proposta, l'inizio di tante avventure e disavventure.
Vi avviso dicendovi che i primi capitoli saranno tutti flashback poi inizierà la storia nel presente!!
Non sono brava a scrivere introduzioni quindi entrate e date una letta a i capitoli e vedete se la storia vi piace! :)

il primo capitolo era stato creato come one-shot ma ho deciso di continuare trasformandola in una storia vera a propria :)
entreranno a far parte della storia anche gli one direction :)

TRATTO DALLA STORIA
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Mi portò al centro del palco, mise le mani sui miei fianchi iniziando a ballare, d'un tratto si avvicinò al mio orecchio
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Lui sorrise lasciandomi un lungo bacio sulla guancia.
La canzone purtroppo finì e io venni "scortata" di nuovo al mio posto, ricominciai a seguire il concerto con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, ne ero sicura, il ragazzo sul quel palco mi aveva salvato la vita