Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
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«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
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Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
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In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

"Ciao a tutti, io sono Jake e il mio migliore amico Steve è perfetto."
è questa la prima cosa che ci dice il nostro protagonista, innamorato del suo migliore amico da diversi anni e incapace di rivelargli i suoi sentimenti.
Il motivo? semplice: Steve è fidanzato e lui e la sua ragazza Becca sono la coppia perfetta.
Jake non intende intromettersi nel loro bellissimo rapporto e per questo decide che non si dichiarerà mai.
Già si immagina diversi anni dopo, al matrimonio dei due, come testimone di Steve. Felice per lui, certo, ma triste per sé.
Questa è la storia di come Nathan, membro della squadra di football del loro liceo, si dichiara improvvisamente a Jake sconvolgendo pian piano la sua vita.

Lance, fotografo ventisettenne senza un soldo in tasca, tutto a un tratto si ritrova catapultato nell'Antico Egitto, in una dimensione parallela alla nostra. Tutto quello che gli viene in mente di fare al momento è correre fino alla città più vicina, ma lì avrà la (s)fortuna di imbattersi in un ragazzino che, per racimolare qualche soldo, lo darà in pasto ai venditori di schiavi. Ma uno di quegli schiavi è destinato al faraone...