"E in quel momento una voce sconosciuta ti riscuote dal rassegnato torpore che ti fluttuava intorno.
[...]
E quando incontri i suoi occhi, è la fine del mondo."
Flashfic assolutamente senza pretese, nata più che altro come sfogo, e, perché no, utile per metterci finalmente una pietra sopra.

La sorpresa di Hongbin si chiamava Sanghyuk.
- Mi capitava di vederti dietro la porta quando io e tuo fratello eravamo in camera.-
La pelle nivea di Hyuk si fece a dir poco paonazza sul viso imbarazzato.
- Mi dispiace, non avrei dovuto spiarvi. -
Hongbin si voltò a guardarlo, braccia intrecciate sulle ginocchia e il viso appoggiatovi sopra con delicatezza.
- Eri solo curioso, a quell'età è normale e poi...è un po' imbarazzante da dire, ma credo che mi piacesse sapere che eri lì a guardarmi. -
[...]
La sorpresa di Wonsik si chiamava Haekyeon.
- Penso che Dio, o chi per Lui, stia cercando di dirmi qualcosa. Magari mi manda tanti ragazzi carini e tante ragazze troie per farmi capire che è arrivata l'ora di sperimentare un po'...-
E Wonsik sperimentò per la prima volta cosa si provava a baciare le labbra di un ragazzo
[...]
La sorpresa di Taekwoon si chiamava Jaehwan...
...e aveva una scadenza...
-Secondo te hyung, un amore che ha una data di scadenza vale la pena di essere vissuto? -

Vacanze estive: tempo libero, fin troppo. Voglia di impiegarlo: pari a zero.
Sono come la girandola arcobaleno piantata in giardino: non gira. Dovrei, è quello il mio compito, il mio scopo, il mio… divertimento?, ma non lo faccio. Sono immobile, nonostante il forte vento di tempesta capace di sradicarmi: non mi muovo. E tutti mi guardano, delusi.
Eppure esiste qualcosa -qualcuno- in grado di trasformare l'impossibile in possibile.