LiamxZayn. 2750 K.
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Tre anni, che saranno mai? aveva detto Zayn mentre l'altro lo abbracciava e non aveva intenzione di mollarlo, quasi con la paura che potesse volar via come un palloncino o come un pensiero felice; aveva anche aggiunto lo sai che noi siamo più forti di qualsiasi distanza? Conta i km che ci separano ed eleva la cifra alla seconda. Quello è solo un millesimo dell'amore che ti voglio. Noi siamo più forti di qualsiasi cosa e poi, son solo tre anni. Gli aveva sorriso e aveva sciolto l'abbraccio sigillando la promessa dell'aspettarsi con un bacio.

LiamxZayn. Football!AU. 26'150 k.
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"Ho firmato con il Bayern."
E il cuore di Zayn andò in pezzi. Andò in più pezzi di quanti ne componessero il suo cuore. Sentì la distanza inculcarsi tra sè e la sua felicità. E lo sapeva. Lo sapeva che non aveva nulla di bello da dirci, che non aveva nulla di giusto nei suoi confronti. Lo stava abbandonando come un cane prima di partire per le vacanze e Zayn avrebbe voluto inventarsi qualsiasi cosa per tenerlo al suo fianco. Arpionargli il cuore e tenerlo al laccio. Al suo fianco. Avrebbe addirittura voluto fingersi malato. Nessuno lascia un malato, Liam non lascerebbe un malato. Gli avrebbe detto che se se ne fosse andato avrebbe pianto fino a guastarsi gli occhi, gli avrebbe detto che avrebbe fatto il bagno subito dopo essersi mangiato il suo cuore e sarebbe morto di indigestione e congestione. Perchè quando Liam lo guardava Zayn riusciva a dare un senso alla sua vita. Anche le cose brutte prendevano senso: gli infortuni, i posti in panchina, quell'anno di prestito al Gladbach. Tutto assumeva un senso perchè erano cose necessarie a rendere Liam possibile. Ma non disse nulla. Rimase in silenzio.

26'840 k ~ LiamxZayn ~ BasketballPlayer!Liam Singer!Zayn
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Liam era attraente, santo cielo se lo era.
Lui lo sapeva, Louis lo sapeva, i suoi fans, il mondo. Era una di quelle verità indiscutibili di fede.
Liam era il giocatore che tutti avrebbero voluto avere nel proprio team.
Liam era una di quelle persone solite ad entrare nelle persone e non uscirne più.
Eppure quel giorno non trovava altro che difetti. Si sentiva suscettibile, irritabile, arrogante, stupido. Soprattutto dannatamente stupido, perchè tutta quella insicurezza e quel senso di malessere avevano un nome e un cognome -anche se lui si ostinava a fingere di essersi preso una terribile influenza emotiva-: Zayn Malik.