"Shin-chan?"
"Hn?"
"Qual era il tuo portafortuna di oggi?"
[212 parole di Mido/Takao, perché volevo scrivere una drabble e il Karma mi ha detto di no]

«Avanti, dillo. Si vede lontano un miglio che non aspetti altro».
E Naruto non si trattiene, ha gli occhi liquidi, il cuore che sta per scoppiare e il sorriso più luminoso che abbia mai fatto, quando «Okaeri, Sas'ke» dice, e non importa se sia troppo evidentemente felice.
Perché Sasuke sorride, prima di rispondere.
«Tadaima, usuratonkachi».
[Finale alternativo in SasuNaru all'OOC e caramello]

«Ho sempre nutrito in maniera ingorda le mie aspettative, nelle cose che faccio, nelle persone che conosco» tornò a guardarlo. «Anche su te».
«E sono riuscito a raggiungere queste tue aspettative?». Gli parve di vederlo tremare, trattenere il fiato, sotto nient'altro che un pallido raggio lunare.
È ridicolo aver paura di una manciata di lettere. Sei troppo debole, Uzumaki, ti spezzi in fretta.
«No» fu il lapidario commento, ignorando la silenziosa litania nascosta negli occhi di quel ragazzo tanto paradossalmente rumoroso, occhi che gli vennero negati da un velo dorato di ciocche scomposte, quelle che aveva afferrato e tirato più volte.
Naruto sembrò realmente sfaldarsi fra le sue dita. Poi però Sasuke fece un passo avanti, improvviso e rapido come lo scatto di una pantera sulla preda inerme, sussurrandogli pianissimo qualcosa sulla pelle gonfia delle labbra prima di toccargliele, lentamente, e tutti i pezzi tornarono al loro posto.
«Sei andato oltre».
[SasuNaru principalmente, ShisuIta]