Il boato degli applausi si richiuse quando le dita della pianista sfiorarono di nuovo i tasti.
Una melodia dolce avvolse la sala calata nel silenzio totale.
Il lungo pianoforte a coda nero lucido si stagliava luminoso al centro del palco.
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Indossava una camicia bianca di l
ino, i pantaloni neri in completo con la giacca. I capelli biondissimi e gli occhi di una strana sfumatura di azzurro, anzi, del colore dell'argento.
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La Vostra Autrice è ancora qui...
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Cissy è tornata :)

Erano agitati, entusiasti per l’imminente partenza. Harry, Ronald, Hermione e Ginny occuparono un vagone. Hermione si sedette accanto a Ron per far sedere la rossa e il moro vicini che presero sonno subito dopo Ron. Solo Hermione non riusciva a dormire.
Dall’altra parte del treno, c’era un altro ragazzo che non riusciva a chiudere gli occhi. Pansy Parkinson si era addormentata sulla sua spalla e lui la guardò come se fosse un moscerino fastidioso ma desiderabile. Era spaventato dal futuro, da quello che sarebbe potuto accadere, da cosa Lui avrebbe sentenziato. Era tormentato da un pensiero, era rabbuiato da esso. Draco Malfoy non voleva tornare a casa, non voleva rientrare tra quelle mura buie e attendere quel momento in cui la sua vita sarebbe cambiata.. per sempre.