Unforgivable Curses

di MaryLouise
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Crucio.

 

«E' morto».
Le parole di suo marito le risuonavano ancora in testa, vorticando come trottole.
Non ci credeva ancora, non poteva essere morto: lui era Lord Voldemort, era potente, era forte, era l'Oscuro Signore. Non poteva essere stato ucciso da un semplice neonato.
I due Auror erano stesi a terra, sul pavimento.  
Non rispondevano alle sue domande, poste con rabbia e ferocia. Illusi, idioti, si contorcevano come orribili insetti. Rise, chissà quanto faceva male...
Voleva far loro del male, dovevano pagare per quello che avevano fatto.
Lui non è morto.
Se era in pericolo allora doveva salvarlo. Non poteva permettere che rischiasse la vita, non poteva permettersi di perderlo.
Egli era il suo mentore, il suo Signore, la sua bramosia più ardente.
Gli Auror resistevano, eccome se resistevano. Non per molto.
Lui tornerà.
I Paciock urlarono di dolore.
Devono pagare, devono essere puniti, ancora e ancora.
Finalmente i due smisero di cercare di resistere alla maledizione e rimasero sul pavimento, inermi come bambole.
Bellatrix rise diabolica. Giustizia, finalmente.
Puntò la bacchetta verso il cielo. «Morsmordre!».
Il Marchio Nero comparve tra le nubi: il serpente circondò il teschio, simbolo della sua lealtà.
Lui non sarà morto finché la sua Mangiamorte più fedele lo sosterrà.
Non sarà morto finché sarò in vita.




E con la Maledizione preferita da Bellatrix chiudo la raccolta.
Spero vi sia piaciuta, davvero. Fatemi sapere se la risposta è affermativa o meno *corre a nascondersi*
Buona serata
Jo





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