Il tredicesimo apostolo_ cap 9
IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE_ (Il Tredicesimo apostolo)
CAPITOLO 9
Si odiava per come aveva trattato Gabriel, non avrebbe mai pensato di
usargli un tono simile e di rivolgergli certe parole, ma era giunta al
culmine del baratro: aveva attaccato per prima per evitare di venire
colpita e sprofondare giù. Non ritrovarlo al suo risveglio, dopo
che si era prodigato tanto per lei, che si era dimostrato così
preoccupato, era stato peggio di una pugnalata al cuore, l'aveva
lasciata senza fiato e la solitudine aveva rischiato di sopraffarla;
era stato un pò come rivivere tutto di nuovo. Questa volta
però non avrebbe lasciato scivolare tutto, come se non fosse il
suo il cuore spezzato, come se non fosse il suo il dolore che riempiva
la stanza; questa volta avrebbe tirato fuori le unghie e avrebbe
reagito: Gabriel doveva capire quello che lei stava passando.
Allora perchè Claudia si sentiva peggio di prima? Non erano
di certo i postumi dell'incidente a tormentarla, era qualcosa di
più profondo e interiore, qualcosa che la faceva sentire la
colpevole della situazione anche se era l'esatto opposto; era stato
qualcosa nello sguardo di Gabriel, nel modo in cui aveva chinato la
testa e se n'era andato, che aveva colpito la psicoterapeuta: dannati
sensi di colpa!
Altre lacrime si unirono a quelle già versate, in un pianto senza fine.
Alonso entrò bussando piano alla porta della sua camera;
"Fragile piccola Claudia, quanto male vi state facendo?" pensò,
guardando la dottoressa raggomitolata in mezzo a un letto troppo grande per lei.
Si sedette accanto a lei e con fare paterno le asciugò il viso,
poi iniziò a parlarle, a raccontarle del motivo per cui Gabriel
si era allontanato momentaneamente da lei e dell'incubo su Serventi,
della preoccupazione che quest'ultimo aveva scatenato nel giovane
prete, dell'ansia per lei sapendo che quella serpe aveva violato la
mente di lei e l'aveva messa in pericolo; Gabriel ora sentiva il
bisogno di trovare Serventi e sconfiggerlo una volta per tutte dal
momento che aveva conosciuto la paura di perderla.
- Sei ancora la cosa più importante per Gabriel e tutto quello
che fa, lo fa per te Claudia; perciò non essere troppo dura con
lui.
- Alonso lui mi ha ferita enormemente. E poi ormai ha fatto la sua scelta...
- Gabriel ha una storia difficile alle spalle; certo non è una
giustificazione questa, ma cerca di comprenderlo: è stato
cresciuto nella menzogna da una persona che non sapeva cosa volesse
dire amore vero, lo stesso amore che lui prova per te; come poteva riconoscere subito un sentimento così potente?
- Se mi ama perchè non me lo dice allora? Perchè non ha
il coraggio di dirmi quello che prova e di seguire ciò che gli
dice il cuore? Io sono innamorata di lui, lo
amo come non ho mai amato nessun altro e per lui farei qualunque cosa
ma sono stanca di aspettare in vano; ho bisogno di lui e ho bisogno di
lui adesso perchè non ce la faccio a sopportare tutto questo: o
esce per sempre dalla mia vita o ci rimane ma non come sacerdote. Mi
dispiace per come l'ho trattato, sono stata troppo dura e gli
chiederò scusa per questo però ora tocca a lui.
Ormai non c'era più niente da dire, Alonso aveva raccontato alla
psicoterapeuta tutto quello che doveva sapere e Claudia, dal canto suo,
si era liberata di un peso confidandosi con qualcuno riguardo alla
tomentata storia con Gabriel. Altre parole ora non sarebbero servite a
niente, adesso era il momento di agire.
Perciò Alonso si congedò dalla donna, assicurandole che
entro pochi minuti sarebbe arrivata Giulia a farle compagnia, e si
affrettò a raggiungere quello che per lui era diventato quasi un
figlio, Gabriel, la persona che in questo momento aveva più
bisogno d'aiuto.
- Hermano, io ti aiuterò in tutti i modi e sarò al tuo fianco in questa battaglia. Che tu lo voglia o no.
- Alonso...grazie ma sono già stato sconfitto. Ho perso la
battaglia più importante di tutte, quella per il cuore di
Claudia. Tutto il resto ormai non ha più molta importanza.
Sì, doveva assolutamente fare qualcosa per quel ragazzo: in
tanti anni che lo conosceva, non lo aveva mai visto perdere le
speranza, gettare la spugna, arrendersi in questo modo, senza prima
aver provata qualunque cosa possibile.
- Avrai anche perduto una battaglia, ma la guerra non è ancora
finita! Devi reagire ragazzo, non puoi aver smarrito la speranza; Dio
mette degli ostacoli sul nostro cammino per renderci sempre più
forti e meritevoli di ciò che si trova al di là del muro.
Se davvero Claudia per te è così importante non puoi
farti scoraggiare da un piccolo screzio, l'amore non è sempre
rose e fiori, è un rapporto che si basa su fiducia e rispetto
reciproci, e soprattutto in amore ci si deve dire sempre tutto.
- Come fai a sapere tutte queste cose riguardo all'amore?
- Questo non ha importanza. Quello che ti volevo dire è che ho
parlato con Claudia dopo che te ne sei andato, le ho raccontato il
motivo della tua assenza e del sogno che hai fatto. Gabriel tu devi
parlarle! Devi aprirti con lei, ha bisogno che tu sia sincero nei suoi confronti,
una volta per tutte; non credere che un sentimento forte come quello
che vi lega possa affievolirsi in una manciata di giorni, lei è
ancora innamorata di te.
A quelle parole Gabriel, che per tutto il tempo aveva tenuto il capo
chino per colpa di un enorme peso che minacciava di schiacciarlo, alzò di
colpo lo sguardo sull'amico, una scintilla di speranza negli
occhi. Ma le lacrime di Claudia erano ancora impresse a fuoco nella sua
mente, le sue ultime parole gli risuonavano ancora nelle orecchie, "per favore, vai via", una supplica che non poteva ignorare o cancellare.
- Non avresti dovuto raccontarle tutto. Mi sono intromesso già
abbastanza nella sua vita e adesso il minimo che posso fare è
lasciarla in pace, cercare di restituirle la serenità. Se mi
chiedesse di sparire per sempre sarei disposto a farlo! Prima,
però, devo trovare Serventi e impedirgli di nuocere a qualcun
altro o di fare ancora del male a Claudia; è il minimo che posso
fare.
- Gabriel, ti stai sbagliando: non è quello che Claudia vuole.
Nel momento in cui gli era venuta in mente non gli era sembrata poi una
cattiva idea; ora che stava per varcare la soglia della Congregazione,
però, temeva di aver fatto uno sbaglio: cercare aiuto nella
lotta contro Serventi dentro quelle mura, aspettarsi di
trovare alleati fra le stesse persone che avevano dubitato di lui
e che si rifiutavano di aprire gli occhi di fronte alla realtà,
perchè schiave di un moralismo che non aveva niente a che vedere
con la religione, non era stata la scelta migliore. Ma Gabriel non
sapeva più che fare: da solo non aveva mezzi sufficienti per
intraprendere quella missione perciò sperava che quella che era
stata la sua unica famiglia per moltissimo tempo potesse aiutarlo.
Trovò Isaia in uno dei cortili interni, intento a passeggiare leggendo il breviario.
- Isaia! Devo parlarti.
- Fratello, come stai? E' da diversi giorni che non ti vediamo qui alla
Congregazione, ero un pò preoccupato; Alonso mi ha detto che
avevi una questione molto importante da risolvere...
- Si, in parte è di questo che ti volevo parlare. Serventi si
è rifatto vivo, mi è apparso in sogno, e adesso
più che mai è di vitale importanza trovarlo e
sconfiggerlo. E' una creatura diabolica, rappresenta un pericolo troppo
grande...e non solo per singoli innocenti ma anche per la Chiesa stessa!
- Raccontami cos'è successo; l'hai visto? Ti ha minacciato? Oppure...in tutto questo centra la dottoressa Munari?
Isaia con quelle parole colse di sorpresa il confratello e
potè notare sorpresa mista ad imbarazzo sul viso di padre
Antinori.
- Come?
- Gabriel, in passato ho fatto i miei errori e sono stato cieco a
non comprendere alcune cose, ma non sono stupido. Ho capito che Claudia
è importante per te, che ciò che vi unisce è molto
forte. Perciò...non avere timori, ti ascolto.
Così il gesuità raccontò all'amico ciò che
era accaduto nei giorni precedenti, dall'incidente di Claudia
all'incubo che aveva fatto, tralasciando solo le parti più
personali e private: sapeva di potersi fidare di lui ma sapeva anche
che la visione di Isaia sul mondo era troppo ortodossa per comprendere
davvero certe cose.
Dopo che ebbe ascoltato in silenzio il resoconto fatto da Gabriel,
padre Morganti capì l'importanza della situazione e l'urgenza di
trovare Serventi per evitare che altro male venisse liberato sulla
Terra.
- La situazione è davvero critica. Dobbiamo unire tutte le
nostre forze per trovarlo e riuscire a cancellare questo pericolo. Ne
parlerò subito al Direttorio spiegando quanto sia fondamentale
un intervento immediato. Vedrai che in pochi giorni ci saremo
organizzati e avremo elaborato un piano d'azione.
- Grazie Isaia, sei davvero un amico! E grazie anche per aver capito.
- Non ti preoccupare Gabriel, ce la faremo anche questa volta.
Nonostante il problema restasse, ora il giovane Antinori sapeva di non
essere solo in quella battaglia e il peso che sentiva addosso si era
alleggerito, seppur di poco.
Uscì dalla Congregazione con la consapevolezza di avere una
possibilità, di avere ancora una carta da giocare nella partita
contro il male; anche se non aveva più Claudia al suo fianco, la
Chiesa non gli aveva voltato le spalle.
Il cellulare suonava insistente e Gabriel non aveva molta voglia di
rispondere, ma quando vide il nome sul display premette immediatamente
il pulsante verde:- Pronto?
- Gabriel, scusami per prima. Mi dispiace di essermi comportata in quel
modo. Potresti venire a casa mia?...ho bisogno di parlarti...
- Ma certo, arrivo subito.
Fu quando chiuse la chiamata che si accorse di quello che era appena
successo: Claudia l'aveva chiamato, si era scusata con lui e l'aveva
invitato da lei. E lui ovviamente aveva accettato all'istante, senza
riflettere, senza pensare al significato di quella telefonata, senza
chiedersi cosa fosse cambiato in quelle poche ore che erano trascorse
dall'ultima volta che l'aveva vista, da quando si era umilmente
ritirato, da quando aveva gettato la spugna.
Lo so, è passato davvero tantissimo tempo
dall'ultima volta che ho aggiornato questa storia, ci ha messo meno
tempo Omero a scrivere l'Odissea, sono imperdonabile, mi odiate,
nessuno ha più voglia di leggere questa ff...ma io pubblico lo
stesso! =)
A parte gli scherzi, mi dispiace davvero di averci messo una vita a
pubblicare un nuovo capitolo ma ho avuto un periodo un pò
complicato (come se l'università non bastasse ci si è
messa anche la vita privata a sconvolgermi) ma ora sono tornata e spero
che ci sia ancora qualcuno che abbia voglia di leggere questa fanfic e
magari darmi un suo parere; ovviamente siete liberi di insultarmi, me
lo sono meritato!! ;)
Detto ciò, vi lascio e vado a scrivere...il prossimo capitolo sarà mooolto interessante.
Un abbraccio a tutti e scusatemi ancora per l'attesa infinita.
Carly
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