Note dell'Autrice con avvisi vari e sparsi: E torno ancora qui - veramente io smetterei volentieri di aggiungere storie su storie, ma purtroppo loro mi disturbano durante gli esami. Questa poi l'avevo in mente da parecchio.
In effetti so di avere ancora la serie su Chrome/Mukuro da portare a termine, che vi ho anche linkato spudoratamente, ma come dire per quanto loro mi piacciano da morire, sono parecchi impegnati da scrivere. Quanto segue invece non m'è costato la minima fatica XD.
Precisazioni importanti, la storia è chiaramente su Fran che è l'ultimo entrato nella lista dei miei amori e quindi al momento mi richiama più attenzioni. E' ambientata subito dopo la fine della battaglia nel futuro. Ordunque, sappiamo come Squalo ha salutato a insulti Yamamoto (dopo averlo preso a sprangate per essere andato a sbattere ignominiosamente contro un muro. Ahhh, Squalo e il suo orgoglio tutto siciliano <3), ma non quello che combinavano gli altri Varia, quindi io la metto missing moment.
Non ci saranno Bel-sempai per il seguente motivo: io capisco che i giapponesi giapponizzino tutto, ma guardiamo un po' al contesto. Fran è nato in Francia, è stato cresciuto da quell'italiano nordico di Mukuro e lavora poi con quei terroni (in senso buono, lo sono anche io <3) siciliani dei Varia, che sinceramente fanno invidia a scaricatori di porto. Inoltre, siccome nel futuro alternativo Mukuro non è mai stato liberato, e che persino Chrome dopo cinque anni va in Italia, ci sono buone probabilità che Fran in Giappone ci vada per la prima volta contro Byakuran.
Pertanto, non c'è la minima speranza che dica sul serio Bel-sempai in una contestualizzazione un po' più reale. Al massimo, può dire Bel picciotto, visto che va a vivere in Sicilia, ma mi sono risparmiata una vaccata simile XD.
Altra cosa importante, sono tre flashfic (le avevo previste come drabble, ma come al solito esagero), ma tutto ciò non ha un titolo intelligente in realtà. (Ormai faccio come i latini che mettevano il De+argumentA). Non fateci caso.
E’ quando gli Arcobaleno tornano in vita,
dopo il sacrificio di Yuni, che Fran capisce molte cose, a cominciare dal suo
stupido cappello.
A quanto pare, ci sono alcune cose che i
Varia non gli hanno detto prima di assumerlo – come se il suo reclutamento fosse
stato lontanamente consensuale. Ad esempio, non sapeva che il suo
predecessore fosse una donna. Alta uno sgabello nano, ma sempre una donna.
In realtà, è abbastanza sicuro che buona
parte dei suoi colleghi siano così rimbambiti da non averlo neanche notato.
Finocchi pervertiti.
L’altra novità è che il Principe Sfigato è
innamorato perso. Di una Arcobaleno. Ossia di una donna che, oltre ad essere
alta quanto un cassetto, ha anche il corpo di una bambina di neanche due anni.
Lo capisce nell’istante stesso in cui
l’Arcobaleno riprende forma, e i due si guardano come se fossero i protagonisti
di una telenovela per Perverse Drag Queen.
Dunque, è perche soffriva d’amore, che Bel lo
ha costretto ad indossare un cappello idiota. Quella è pedofilia per psicopatici,
decreta.
“Bel, non sapevo fossi il più deviato, qui
in mezzo.”
“Di che stai parlando, Rana?” domanda la
Tempesta dei Varia, ridendo minaccioso.
“E’ perché sei stato molestato da piccolo,
che ora ti piacciono i bambini, Principe Pedofilo?” chiede con il solito tono
apatico.
“Fran” ride quello, già pronto
all’omicidio. “I principi non vengono mai molestati” specifica
accoltellandolo. “E non mi piacciono i bambini” lo accoltella ancora.
“Ah no?” chiede, come se cadesse dalle
nuvole.
Tuttavia, non dà al Varia il tempo di
rispondere che si avvicina a Mammon. “Ciao, io sono quello che ha preso il tuo
posto” si presenta. Poi si piega e le dà un bacio sulle labbra.
“Fraaan! Fottuta Rana!”
Quando vede il fuoco della Tempesta
incendiare tutto l’ambiente circostante, Fran pensa che deve proprio fare un
corso avanzato di ecologia a Bel.
“Ma non dovevi essere in viaggio per
l’Italia, tu?” domanda Mukuro, infilzando Fran con il suo tridente, tanto per
fargli sapere cosa ne pensava del suo cappello ad ananas.
“Maestro, mi fai male” ribatte il più
giovane e non proprio con voce sofferente.
I due continuano a camminare verso l’ex
istituto Kokuyo, con Ken, Chikusa e M.M. alle spalle. E’ di fronte la loro
vecchia base che hanno appuntamento con Chrome.
“Credevo che i Varia non si sarebbero
fermati un secondo di più.”
“Infatti.”
“E perché non sei con loro?” chiede
scocciato, infilzandolo ancora solo per divertimento.
“Ouh. E’ scoppiata un’epidemia tra i Varia,
non volevo che contagiasse anche me.”
“Epidemia?” si informa il Guardiano,
sinceramente incuriosito.
“Sì, sono diventati tutti più scemi. Per un
po’ non è sicuro stare con loro.”
“Chi hai fatto incazzare, che vuole
ammazzarti?” capisce al volo l’altro.
Fran non risponde neanche, in realtà è anche
abbastanza risentito: il Principe Fallito avrebbe dovuto ringraziarlo per
avergli aperto gli occhi. Non che con quella frangia servisse a molto.
“Piuttosto, che hai intenzione di fare
adesso che sei libero, Maestro? Ti sposerai con Chrome e metterai al mondo
tante piccole riproduzioni della tua malefica essenza?” domanda, facendosi
infilzare di nuovo.
“Smettila di dir cazzate, Fran! Ora che
Mukuro è libero è solo mio e non ha bisogno di quella stupida sgualdrina” urla W.W.
alle sue spalle.
“E’ così, Maestro?”
“Piantala, Fran.”
Il gruppo continua a camminare in uno
strano silenzio. Quando raggiungono il luogo di destinazione l’altra Guardiana
della Nebbia è già lì ad aspettarli.
“Chrome” la saluta Mukuro con un sorriso e
una strana luce negli occhi.
“Mukuro” risponde la ragazza radiosa, ben
consapevole che quella è la prima volta che si vedono davvero dopo dieci anni.
Tuttavia, la sua attenzione è presto
distolta da una curiosa ananas viola, e Fran sotto di essa. “Eccoti,
Chrome” l’accoglie afferrandola per la vita e baciandola non esattamente casto.
“Fran, che stai facendo?” lo infilza
Mukuro, gelido come una lastra di ghiaccio, e gli anelli dell’Inferno che
brillano di una fiamma oscura. Entrambi.
“Mh?” si volta il Varia “Credevo di aver
capito che ora che sei libero, Chrome non ti interessasse più, Maestro.”
“Fran,” l’avvisa “corri.”
“Ma certo, puoi rimanere tutto il tempo che
vuoi qui.”
“Grazie, Vongola.”
“Comunque” comincia dubbioso Tsuna
guardando il più giovane ufficiale Varia e il suo cappello a forma di… Era davvero
un marshmellow quello? “Perché sei venuto qui e non dai Varia o
Mukuro e i suoi?”
“Non posso stare da loro. Ma è solo colpa
mia” spiega atono il ragazzo.
Tsuna lo fissa incuriosito. Per quel che
conosce Fran, non si aspettava una risposta simile. “Colpa tua?”
“Sì. Non sono riuscito a fare a meno di
sviluppare una reazione allergica alla stupidità. Non hanno fatto niente di
male, sono io che a contatto con loro mi sento soffocare da troppa idiozia
vagante. E’ colpa mia, loro erano scemi anche prima, posso confermarglielo,
Vongola.”
Tsuna, dall’alto dei suoi venticinque anni,
sente la mascella che sta per dislocarsi, e non può fare a meno di chiedersi se
Xanxus sia al corrente del perché uno dei suoi uomini non sia tornato alla sede
dei Varia.
Fran, d’altra parte, osserva l’espressione diversamente
intelligente dei Boss dei Vongola, e sente un curioso prurito un po’
dappertutto.
“Beh, Vongola, grazie ancora. Vado nella
mia stanza, allora” si congeda il più giovane, grattandosi furiosamente un
braccio.
E Tsuna, a quel gesto, capisce che se Fran
gli ha chiesto asilo politico, è perché lo vogliono ammazzare un po’ tutti
quanti.
“Ah, Vongola” si ferma il Varia, sulla
porta.
“Che c’è?”
“Mi toglie una curiosità?” domanda Fran,
sempre apatico.
“Certo, dimmi.”
“Si può sapere se le piace Sasagawa Kyoko o
Miura Haru?” |