Solo un'altra lunga notte

di Jane_30
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Solo un’altra lunga notte
 
 
Riuscirò mai a liberarmi?
Riuscirò mai ad uscire da questa gabbia che mi sono creata intorno?
Da tempo ormai non vivo più.
Osservo la mia vita come fossi una spettatrice passiva,
invece d’intervenirvi attivamente.
Continuo a guardare immobile i giorni che si susseguono,
tutti uguali, tutti vuoti.
 
Guardo il cielo,
vedo l’alba di un nuovo giorno,
ma dubito che questo sarà diverso dagli altri.
Sarà solo un’altra lunga notte,
che si confonderà tra le tenebre della mia vita.
 
La risata di un bambino,
due innamorati che si tengono per mano,
l’abbraccio di una madre al figlio:
sono tutte cose che vedo e sento in questo mondo a me estraneo,
sono tutte cose che non conosco.
Non riesco a godere di quello che dona la vita.
In fondo sono una semplice comparsa della mia esistenza
Ed una comparsa non gode molto della riuscita di un film.
 
Nonostante tutto mi alzo,
cammino verso il nulla,
verso il vuoto della mia vita,
e continuo ad osservare quello che mi sfiora,
ma non mi tocca.
 
Le stagioni si susseguono
Ed io rimango qui
Ad aspettare forse un miracolo.
Aspetto qualcosa che sconfigga la forza che mi rende immobile.
Ho bisogno di una spinta.
Preferisco cadere che rimanere ancora qui
ferma nella mia solitudine.
 
Questa storia partecipa al concorso “Una poesia senza una rima” indetto da Hime Chan.
 




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